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15/03/2015 - Primo piano e Cronaca

CHIUDONO LE POSTE A POZZI... COMITATO CITTADINI IN RIVOLTA !

San Michele al Tagliamento: Unico ufficio eliminato in Provincia di Venezia!

14 Marzo 2015 (Guarda anche la video-intervista a fondo pagina...)


POSTE ITALIANE...

Chiude l'ufficio di Pozzi !

 

Comitato di cittadini in rivolta

 

Incontro Pubblico Venerdì 20 Marzo 2015

con il Sindaco Pasqualino Codognotto

(clicca qui)

 

Pino Galasso, portavoce del Comitato di cittadini della Frazione di Pozzi, che si trova nel Comune di San Michele al Tagliamento, mi aveva mandato una mail chiedendomi di dare visibilità alla loro vicenda, rendendola nota, nella speranza si possa risolvere il loro problema, illustrato anche in una lettera... (clicca qui)

Stiamo parlando della chiusura del loro Ufficio postale di Pozzi, prevista per il 13 Aprile 2015, come da Programma di Poste Italiane e noto da tempo, ma l'Amministrazione comunale afferma di avere ricevuto comunicazione ufficiale solo il 2 Febbraio. (clicca qui)

Il sig. Galasso ha raccolto oltre cento firme di cittadini pronti a dar battaglia per conservare questo ufficio postale ritenuto fondamentale per i residenti, specialmente ai molti anziani, e che sta lavorando bene e con un notevole deposito di denaro dei residenti, e pertanto ha scritto una Lettera al Sindaco Pasqualino Codognotto... (clicca qui)

Io sono andato a intervistare il sig. Galasso (sotto il video), proprio davanti all'Ufficio Postale di Pozzi, dove il Sindaco aveva fatto affiggere in mattinata un manifesto che invitava la cittadinanza ad un Incontro Pubblico per Venerdì 20 Marzo 2015, alle ore 20,15 nella palestra di San Giorgio al Tagliamento, per discutere sulla chiusura decisa da Poste Italiane e quali contromisure l'Amministrazione comunale può prendere... (clicca qui)

Nell'intervista Galasso si lamenta dell'operato dei politici locali, avendo nel Territorio un Consigliere Regionale, due Assessori comunali e tre Consiglieri comunali, che poco hanno fatto, visto che hanno dovuto mobilitarsi con una Petizione i cittadini, vedremo come andrà a finire, ma io sono pessimista...

Concludo dicendovi che ho informato Galasso che l'onorevole Sara Moretto (PD) ha presentato una Interrogazione parlamentare sulle chiusure degli Uffici postali periferici (clicca qui), e che sarebbe il caso di coinvolgerla, visto che Pozzi è l'unico punto postale che viene eliminato in Provincia di Venezia, e trovandosi nel portogruarese dove risiede anche la Moretto, sarebbe il caso di sentirla...

 

PS.

Naturalmente seguirò gli sviluppi di questa annunciata chiusura, e vi terrò informati, i cittadini devono essere solidali tra loro, e poi non si sa mai, capitasse anche a noi... 

 

G.B.

 

 


 

Dal Comitato di cittadini

Motivi oggettivi per non procedere alla chiusura dell'Ufficio postale di Pozzi

L'ufficio è situato in una posizione strategica del territorio e copre una vasta area facilitando e permettendo un accesso e servizio comodo per la popolazione locale peraltro formata per la maggior parte da persone anziane e deboli.

La chiusura determinerà, inevitabilmente, una mancanza od inadeguata erogazione dei sevizi, in particolare della fruizione dei servizi finanziari, ossia l'erogazione delle pensioni in considerazione sempre del fatto che la clientela è formata per di più da persone anziane.

Scarsa o mancata trasparenza da parte di Poste Italiane nel fornire motivazioni o giustificazioni; non viene attuato un confronto preventivo tra Poste e istituzioni locali e/o associazioni dei consumatori per facilitare soluzioni alternative obbligando di fatto le medesime a ricorrere, per tutelare i propri cittadini, a dispendiosi contenziosi dinnanzi all'autorità giudiziaria o quantomeno coniugare le esigenze di equilibrio economico con quelle di tutela dell'utenza.

L'ufficio sta a cuore alla cittadinanza in quanto, in tutti questi anni, si è creato un rapporto proficuo vicendevole, per operatività, redditività, dedizione e rappresenta un punto d'incontro per le persone, storia e vita quotidiana.

Poste Italiane utilizza un criterio, per la chiusura degli uffici, che definisce di "diseconomia dell'ufficio postale" per individuare gli uffici che attualmente o in prospettiva, hanno un margine negativo o non produttivo; peraltro il regime dettato dal programma di Poste per razionalizzare la rete postale, è parametrato in maniera preponderante su obbiettivi di contenimento dei costi ed efficienza di gestione laddove la "ratio" del servizio universale è di tutelare il servizio ai cittadini anche se presenti bassi volumi di domanda e costi di fornitura che rendono l'attività non redditiva ed antieconomica; oltremodo, non è il caso dell'ufficio postale di Pozzi che, oltre a garantire di assoluto equilibrio economico, addirittura vanta un portafoglio clienti più che positivo e redditivo.

Criterio basato su rigido calcolo chilometrico che non consente di tener conto delle specificità delle zone rurali, alla preponderanza di popolazione anziana chiaramente in difficoltà negli spostamenti, al basso livello di scolarizzazione e pertanto bisognosa di supporto e consulenza, pertanto i criteri devono essere rimodulati o sostituiti, basati ad esempio sul dato anafrafico della popolazione, il tasso di istruzione, costo e qualità dei servizi di trasporto locali.

L'ufficio postale di Pozzi, già da diversi anni, è stato fortemente penalizzato in termini di risorse umane essendo l'ufficio retto da una sola unità operativa e conseguentemente penalizzato l'erogazione dei servizi a parità di altri uffici postali; nonostante ciò, l'ufficio di Pozzi ha garantito ottimi risultati in termini di efficienza, servizi e risultato economico addirittura se paragonato agli altri uffici postali presenti nel nostro comune (San Michele – Cesarolo - Bibione).

Se può essere in deterrente o ancor meglio un'arma a disposizione della popolazioneinteressata, è quella di intimidire un trasferimento dei propri risparmi e/o capitali presso banche (quindi altri istituti di credito).

Valutazione da parte dell'amministrazione comunale, che in caso di chiusura dell'ufficio, non ci si avvalga più come ente alla POSTE SPA ma ad altri ENTI CONCORRENZIALI.

L'ufficio postale di Pozzi è proprietà del comune, comprese le spese di riscaldamento e relativa manutenzione, pertanto, nel caso specifico, poste Italiane non sostiene alcun costo se non garantire il solo servizio dovuto ai cittadini.

CI CONSTA CHE L'ADDOVE POSTE NON SOSTIENE ALCUNA SPESA, AFFITTI E MANUTENZIONE DEI LOCALI, IL SERVIZIO VENGA GARANTITO DI DIRITTO.

Nel caso di Pozzi, vengono meno tutte le considerazioni di Poste italiane che possano giustificare la chiusura:

• diseconomia dell'ufficio postale (CI RISULTA INGENTI DEPOSITI E RISPARMI);

• Comune con popolazione inferiore a 1000 abitanti in cui siano presenti ben 3 uffici postali (nel caso di S. Michele gli uffici sono 4 ma legati ad una realtà economica, turistica e territoriale particolare e contingente);

ufficio limitrofo entro 3 Km di distanza da altro ufficio (la vastità territoriale ricoperta dall'ufficio postale di Pozzi è una delle più grandi presenti nel ns. Comune) come da scheda:

Di fatto Poste, procedendo alla chiusura di uffici RO tali, non solo determina disagi, disservizi, problemi di vario genere, ma intende praticare una politica non più legata alle esigenze della popolazione ( pur comprendendo la necessità di competitività e contenimento dei costi), ma esclusivamente di mera convenienza economica; secondo i piani di Poste, si cerca di chiudere il più possibile uffici postali che rappresentato costi fissi e promuovere figure professionali, tipo consulenti finanziari. per attuare la politica cosiddetta porta a porta per stipulare contratti finanziari di vario genere (polizze vita, ecc).

TUTTO CIO' NON RIGUARDA L'UFFICIO POSTALE DI POZZI CHE ADDIRITTURA DOVREBBE ESSERE POTENZIATO!

 

                                                                                   Il Comitato

 


Chiude l’Ufficio postale di Pozzi

 

 

Sportelli sbarrati dal 13 aprile.

È già nato un Comitato di protesta

 

SAN MICHELE

L’ufficio postale di Pozzi di San Michele al Tagliamento sta per chiudere: le Poste hanno fissato per il 13 aprile la sospensione del servizio. Resteranno privi dell’ufficio gli utenti di San Mauro, Pozzi, Malafesta e di Villanova della Cartera, Biasini. Per non parlare di quelli che arrivano dal vicino Friuli: Mussons, San Paolo, Bolzano, Morsano.

Per cercare di fermare questa decisione è sceso in campo un Comitato di cittadini, formato grazie anche a Pino Galasso, residente nella frazione di San Mauro che ha radunato in oratorio a San Giorgio al Tagliamento un centinaio di persone per discutere il da farsi.

Tutti hanno firmato la petizione per sostenere il No assoluto alla chiusura.

Erano presenti gli ex sindaci Sergio Bornancin e Flavio Maurutto, l’assessore Luca Marchesan: «La decisione», ha comunicato Marchesan, era già stata presa da Poste SpA a giugno 2014, ma l’amministrazione è stata informata solo il 2 febbraio scorso. Sono state fatte telefonate ai vertici, scritte lettere al responsabile della provincia di Venezia e al capoarea del Triveneto, alle quali i dirigenti di Poste hanno risposto solo il 5 marzo, di fatto ribadendo la data di chiusura. Per questo abbiamo convocato un consiglio comunale straordinario per il 24 marzo».

Tra le motivazioni della chiusura il fatto che nel Comune ci sono già quattro uffici postali, che Pozzi appartiene a una zona marginale, a meno di tre chilometri si trova l’ufficio del capoluogo. Controbatte il Comitato sottolineando che l’ufficio ha un volume di affari annui che da solo giustifica la sua apertura, la distanza tra capoluogo e frazioni più lontane, come Villanova, è superiore ai sei chilometri.

L’apertura ha una valenza anche sociale: molti sono gli anziani che se ne servono per la pensione e non tutti hanno l’automobile. Tra i presenti all’assemblea c’è chi ha lamentato che già a San Michele si fanno file di oltre mezz’ora, se poi vi verranno convogliate anche tutte le frazioni più lontane allora il disservizio sarà completo. (r.p.)

 

(Fonte: la Nuova Venezia . 11.03.2015)

 


 

 

 

 

Ufficio Postale di Pozzi chiude! Cittadini in rivolta a San Michele al Tagl.

Pino Galasso, portavoce del Comitato di cittadini sorto per difendere la loro filiale di Poste italiane, sita a Pozzi (San Michele al Tagliamento), e destinata a chiudere entro il 13 Aprile 2015, qui spiega le loro ragioni e protestano nei confronti dell'Amministrazione comunale, rea di aver fatto troppo poco in difesa di questo servizio indispensabile alla comunità...



 
MOTIVI_OGGETTIVI_PER_NON_CHIUDERE_LE_POSTE_A_POZZI_.pdf

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COMITATO_CITTADINI_SCRIVE_AL_SINDACO_PER_POSTE_A_POZZI_.pdf

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SCAMBIO_DI_LETTERE_TRA_POSTE_ITALIANE_E_COMUNE_SAN_MICHELE_.pdf

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CS_DEPUTATO_SARA_MORETTO_NO_CHIUSURA_POSTE_PERIFERICHE_.pdf

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INCONTRO_PUBBLICO_SU_CHIUSURA_POSTE_A_POZZI_20_03_2015_.pdf

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