Portogruaro in ginocchio Colpaccio della Reggiana Decide un gol di Ardizzone nel secondo tempo.
Granata spenti e in difficoltà Addio alla salvezza diretta,
per i playout si profila un’altra sfida con gli emiliani
di Gianluca Rossitto
PORTOGRUARO Un Portogruaro disastroso perde lo scontro salvezza casalingo contro la Reggiana e vede svanire quasi del tutto le speranze di salvezza diretta. Ora i granata sono quartultimi con 30 punti e giocherebbero i playout proprio contro la Reggiana.
Tre punti nelle ultime sei partite comunque non lasciano intendere nulla di buono per il finale di stagione. Il Porto visto ieri è parso una squadra vuota, priva di gioco, di grinta, di voglia di salvarsi. Impossibile salvare un sol giocatore.
Unica attenuante è la condizione fisica precaria di tre difensori su quattro, fatto questo che ha reso tutto più difficile. La Reggiana ha preso in mano la partita fin dall'inizio, poi il Porto sembrava in grado di tenere botta, ma il gol di Ardizzone nella ripresa ha spento definitivamente le vellità dell'undici di Madonna. Pronti via e la Reggiana prende la partita in mano. Al 6' Sprocati arriva primo su una palla respinta e scocca la gran botta, traversa piena e palla che rimbalza vicino alla linea di porta.
Il Porto è nel dramma: non copre il campo, insegue sempre gli avversari che sembrano più tranquilli e meglio disposti in campo. La squadra di Madonna presenta in campo Pisani, Moracci e Pondaco, tre quarti della difesa, in condizioni precarie. La situazione d'emergenza si vede perchè i terzini sbagliano molto in fase di impostazione e vanno in affanno davanti alle puntate di Antonelli e Iraci.
Passato il momento peggiore, il Portogruaro se non altro tiene la Reggiana più distante dalla propria area e riesce ad accompagnare meglio qualche contropiede.
Al 29' maxi occasione per la squadra granata locale grazie a un'azione personale di Corazza che punta l'avversario, lo fa fuori con una finta secca e scocca il diagonale di interno destro, fuori di pochissimo sul secondo palo. Nella ripresa il copione cambia un po': il Porto ci mette più carica agonistica, vince diversi contrasti, anche se gli errori di misura sui passaggi e disipimpegni vanificano diverse giocate.
Porto comunque molto pericoloso al 10' quando Altinier parte in contropiede a destra, crossa bene al centro per Corazza che prova un gol alla Di Natale, in acrobazia. L'intenzione è buona, ma la palla finisce sopra la traversa.
Madonna fa il primo cambio al 13', togliendo l'impalpabile Sampietro, e inserendo Pignat (classe 1994).
Al 16' la squadra di Madonna batte un altro colpo: Pisani prende il fondo del campo a destra, crossa teso a mezza altezza, ma prima Corazza e poi Altinier non deviano abbastanza per indirizzare la palla verso la porta.
Al 24' il Porto rischia grosso quando Pignat entra in contrasto su Aya in area: i granata reggiani chiedono a gran voce il rigore, ma l'arbitro, su segnalazione di un assistente di linea ammonisce Aya per simulazione.
Al 26'il patatrac: cross rasoterra da destra (Pondaco dove sei?), Marcheggiani irrompe sotto rete, Tozzo è strepitoso a respingere, ma la palla perviene ad Ardizzone che insacca comodamente.
L'intera difesa appare colpevole nella circostanza. Al 39'il Porto batte il suo primo angolo: Cunico calcia lungo, Pisani fa ponte e De Sena fa l'acrobazia sotto rete ma la sfera finisce fra le braccia di Tomasig. Si chiude a testa bassa.
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