18 Luglio 2013
NON HO SENTITO NESSUNA PAROLA DI AUTOCRITICA DA PARTE DEGLI SPECCHIA...
FORSE L'AMAREZZA ERA TROPPA, FORSE ANCHE LE PRETESE ERANO TROPPE...
DICO FORSE, PERCHE' SONO MOLTE LE COSE CHE NON SAPPIAMO,
E PRIMA DI DARE GIUDIZI E FARE CRITICHE , DOBBIAMO CAPIRE MEGLIO...
G.B.
PORTOGRUARO CALCIO:
SCOMPARE LA PRIMA SQUADRA !
di Andrea Ruzza
Niente serie D, il regolamento non lo permette, né Eccellenza e nemmeno Terza Categoria. Il Portogruaro non si iscriverà ad alcun campionato dilettanti, ma diventerà una «società pura» e, come tale, proseguirà la sua attività con il solo settore giovanile. Ecco il nuovo colpo di teatro orchestrato dell'ex Direttore Generale Giammario Specchia, adesso entrato a far parte del gruppo dirigenziale del Venezia, di fatto, però, azionista della S.r.l. controllante il sodalizio granata, che vede al vertice la sorella Cristiana.
Una conferenza stampa destinata a far parlare a lungo, che qualcuno ha giudicato come una sorta di ritorsione. Con molta probabilità, ha creato una frattura insanabile tra il Calcio Portogruaro da una parte e Amministrazione Comunale e tessuto produttivo locale dall'altra. Affermazioni che stridono con le dichiarazioni del giorno prima rilasciate dal presidente di «Io Portogruaro», Francesco Chesi, il quale aveva parlato in modo positivo dell'imprenditoria locale ed elogiato il comportamento del Sindaco Antonio Bertoncello, ringraziandolo per essersi prodigato sino all'ultimo alla ricerca di una soluzione in grado di salvare il calcio in riva al Lemene.
«È finita una favola - ha dichiarato - purtroppo, contro la nostra volontà. Abbiamo perso la categoria per pochi soldi, questo è il mio rammarico maggiore. Gli imprenditori locali non sono riusciti a tirare fuori 100mila euro. Questo, mi induce a pensare che non ci siano i presupposti neanche per fare l'Eccellenza».
Specchia ha rincarato la dose.
«Sarebbe singolare se qualcuno uscisse fuori adesso, proponendosi di investire in una categoria di basso rilievo. Se qualcuno lo farà, state certi che lo rifiuteremo. Perché sarebbe in malafede, perché farsi avanti a categoria ormai persa, sarebbe una presa in giro. A Portogruaro non ci sono soldi, manca il pubblico e non abbiamo nemmeno le strutture per fare calcio - ha proseguito - quindi, meglio azzerare tutto e lavorare dalla base per costruire un sodalizio solido. Solamente dopo, potremo pensare di ritornare ad essere protagonisti con una prima squadra. Magari dal prossimo anno».
Dunque, se Portogruaro sportiva vorrà vedere, già da questa stagione, un campionato di categoria al Mecchia, appare evidente che qualcuno si dovrà rimboccare le maniche e fondare un sodalizio nuovo.
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
IL SINDACO DI PORTOGRUARO ANTONIO BERTONCELLO:
"Amareggiato per un Progetto in cui cui credevano tante persone"
«Sono dispiaciuto e amareggiato per la sorte del Portogruaro Calcio. Come amministrazione locale abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità per venire incontro alle richieste della società». Così il sindaco della città Antonio Bertoncello sulla mancata iscrizione della squadra al campionato di Lega Pro2.
«Quanto la società era approdata alla serie B - ha ricordato il sindaco - abbiamo convintamente dato il nostro contributo alla messa a norma dello stadio. E il nome di Portogruaro ha fatto il giro di tutta Italia, veicolando un'immagine positiva della città.
Nonostante i vincoli che come Comune avevamo e che non ci permettevano di dare contributi a società professionistiche - ha aggiunto - abbiamo sempre dialogato con la società per mettere a disposizione i campi di nostra proprietà. E lo abbiamo fatto anche in questa circostanza.
Purtroppo le cose non sono andate come speravamo. Ci dispiace soprattutto - ha concluso il primo cittadino - per tutte le persone che hanno creduto e hanno lavorato per condurre a buon fine questo nuovo e ambizioso progetto». (t.inf.)
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
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