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23/07/2013 - La Politica

MA LA CRISI SI VINCE COL PORNO? "MESTIERE PIU' ANTICO DEL MONDO"

Quando non sappiamo sfruttare il cervello, allora sfruttiamo altro...

23Luglio 2013 (Ultimo aggiornamento il 27.07.2013 alle 10,05 - Pdf)

COSI' SIAMO MESSI...

Ne avevo già parlato di quella Coppia di Pordenone che si era data al Porno  (clicca qui) ,  ora tornano alla ribalta, ma la novità è che la notizia l'ho presa da  CalcioSport24.it un Sito che si occupa di Sport, o almeno cosi si pensa, invece hanno inserito nel loro Menù anche la voce Gossip (ma sarebbe meglio dire Hard), forse per aumentare le "entrate"... 

Dunque il sesso "tira" sempre ! Soprattutto quello mercenario, con tutti i risvolti sociali che  ben conosciamo, molti lo chiamano il mestiere più antico del mondo...

Allora visto che non siamo capaci di creare nuovi posti lavoro, perchè non cercare di valorizzare quello che già abbiamo, magari disciplinarlo meglio  e tirarci fuori dei soldi, così deve aver pensato il Sindaco di Mogliano Veneto Giovanni Azzolini, che ha presentato una richiesta per un Referendum per riaprire le Case Chiuse, o se volete, i Bordelli ! (clicca qui)

Bel modo di risolvere le cose, ma la Politica è donna ?  "Bocca mia statte zitta"...

G.B.

 


 

Xhamster, numeri da record per il filmino hard

della porno casalinga di Pordenone

 

PORDENONE. La crisi scalda l’eros, a Pordenone. Dall’alcova al set del “porno casalingo”: il genere è quello dei film amatoriali e boccaceschi girati da coppie insospettabili. Che nel privato diventano hard. Lucy e suo marito, pordenonesi doc quarantenni, sono una di queste.

Casalinga lei, impiegato lui: due figli e una vita normale. Irreprensibili. Fino a un certo punto. «Sette ore di riprese dopo il primo ciak: abbiamo girato un hard». Lucy lo dice chiaro: ora cercano produttori per altri film. Non ci sarà il podio di Cannes o Venezia, ma fare la sexy star, dice, magari dà un aiutino ai bilanci e alla fantasia.

«E se ci scappasse il successo con il primo film in uscita – dice lei sotto la mascherina “fetish” con il marito che la tiene d’occhio -?

 La vita da sexystar potrebbe arrotondare il budget familiare». Intanto fa girare la fantasia e il loro primo film amatoriale sarà sugli scaffali del sexy shop “Le tentazioni” di Valentino Scottà sulla Pontebbana. Se il settore dell’hard commerciale è in affanno con l’esubero di offerta sul web, scatta la ripresa amatoriale.

«Abbiamo finito di girare qualche settimana fa il primo lungometraggio – racconta Lucy -. Un’esperienza nuova. Distribuiremo il dvd in migliaia copie, non solo a Pordenone e in regione, ma in tutta Italia». Il genere è quello del porno casalingo, «girato in digitale, ma con attori non professionisti.

Il settore dell’hard è in crisi, per via di internet – ammette Scottà – ma con questo filone locale sta avendo successo: la vicina di casa attira ancora». L’insegnante focosa e precaria. La casalinga e l’artigiano in crisi di immaginazione e di risorse. La studentessa che deve arrotondare. Insospettabili, appunto. Come Lucy, star del nuovo dvd a luci rosse “Lucy in… party”.

Il film sarà in edicola questa settimana.

«La svolta è arrivata un paio di anni fa – ricorda Lucy -. Mio marito ha chiamato a casa quattro uomini: ero bendata e la sorpresa mi è piaciuta. Siamo sposati da circa 20 anni e ci piace vivere la fantasia e l’avventura hard». Protagonisti di un’avventura che, dice, supera la noia e offre prospettive di successo. Anche economico, ancvhe se sulla leva monetaria Lucy glissa.

«Sono un’attrice non professionista per diletto – si qualifica -.

 Frequentiamo anche i Club privè del Veneto,

il “Botero” a Fossalta di Portogruaro:

ma niente scambi di coppia».

Volto coperto e identità tenuta nascosta. «L’idea di girare a Reggio Emilia nasce dal reclutamento di coppie, in locali o siti internet per altri film emiliani – sorride Scottà -. Nella distribuzione di dvd, il trend amatoriale tira sul mercato».

Il video hard casalingo fa tendenza nel Triveneto. Già nel 2002 ne avevano parlato i media nazionali, con una serie di casalinghe da cinque titoli per patiti del genere. Ora sul mercato sbarca questa coppia di Pordenone.

di Deborah Bollente 

                                                          (Fonte: CalcioSport24.it)

 


BORDELLI: REFERENDUM

ANCHE AZZOLINI ESULTA

Il Sindaco è per le case chiuse:

"ora servono 500 mila adesioni, e invito tutti ad andare nei gazebo"

 

 

di Nello Duprè                                                                   Domenica 21 Luglio 2013       

Prostituzione di strada. Alla fine il sindaco di Mogliano Giovanni Azzolini l'ha spuntata. 

È di ieri l'annuncio della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, sotto la voce Corte Suprema di Cassazione, del referendum popolare abrogativo della legge Merlin.

Un obiettivo al quale puntava da tempo il primo cittadino del maggior comune della Bassa trevigiana, che in questi anni ha portato avanti la battaglia contro il racket del mercato del sesso a pagamento proponendo la riapertura delle case chiuse.

La soddisfazione di Azzolini: «Sono felice per la pubblicazione dell'annuncio sulla Gazzetta Ufficiale, ma è solo il primo passo di un cammino, oserei dire di una corsa contro il tempo. Infatti, entro il 30 settembre si devono raccogliere 500 mila firme. Missione difficile, ma non impossibile. Chiederò aiuto a tutti, a cominciare dai sindaci i d'Italia (oltre 8.000, ndr) a cui invierò immediatamente il modulo per la raccolta firme. Poi chiederò l'aiuto a tutti gli italiani che vogliono attivarsi con gazebo ed eventi vari».


Il sindaco Azzolini precisa i contenuti della sua proposta di abrogazione della legge Merlin del 1958. «La mia proposta prevede di abrogare parte della legge Merlin, quella che impedisce l'apertura del case di prostituzione o di tolleranza, ma non la parte della normativa che prevede lo sfruttamento.

Se il referendum avrà successo, sarà possibile riaprire le cosiddette casa di tolleranza, come attività imprenditoriale, ma non sarà possibile sfruttare le prostitute. In altre parole per lo Stato, ma anche per i comuni, sarà possibile aprire un registro o gli albi per chi esercita la professione più antica del mondo, al fine di controllare sia gli aspetti sanitari, ma soprattutto quelli fiscali dell'attività.

Così finalmente anche le prostitute pagheranno le tasse».

Il sindaco Azzolini azzarda una cifra sul giro d'affari della prostituzione.

«Si parla di 4 miliari di euro l'anno.

Con una cifra del genere si potrebbe cancellare l'Imu, oltre a ripulire le strade dall'indecoroso fenomeno della prostituzione di strada».

Il sindaco di Mogliano aveva recentemente protestato per il Decreto ministeriale che ha considerato illegittime le ordinanze sindacali contro la prostituzione di strada.

 

(Fonte: Gazzettino di Treviso)

 



 
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LA_CROCIATA_DELLE_CASE_CHIUSE_MA_DONNE_SEMPRE_SFRUTTATE_.pdf

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