13 Settembre 2013 (Nei Pdf anche la replica di Bertoncello a Tamai sulla Sanità)
FINIREMO TUTTI IN "OSPEDALE" ?
(Guarda anche il video a fondo pagina!)
Di certo il sindaco Antonio Bertoncello ha bruciato tutti sul tempo, ma è altrettanto certo che in Ospedale rischia di finirci lui (e non solo), che sia unico o meno, perchè adesso le sue coronarie sono sotto pressione e lo stress a mille, anzi a 170 milioni, come gli euro sotto-stimati per costruirlo, dai non molto stimati "economisti" veneti...
Dico questo con ragion veduta, ve lo dico "ADESSO!" che si sanno alcuni nomi della neo Associazione politica e culturale, di cui il Coordinatore è Marco Geromin, seguito da Luigino Moro e Matteo Cappelletto, tutti pezzi da novanta (sono Sindaci o ex) che hanno sempre indicato la zona di San Stino (guarda caso) come la più indicata per l'Ospedale Unico...
Considerando che "ADESSO!" Bertoncello si ritrova in Consiglio Comunale anche tutta la "fanteria pesante", composta da Ivana Franceschinis, dalla deputata Sara Moretto, dai ruspanti Leonardo Moras e Cristian Moro, con l'aggiunta probabile di Vincenzo Artino Innaria, salvo poi aggregazioni dell'ultima ora, capite bene che il Sindaco prima di parlare dovrà quasi chiedere il permesso su cosa dire!
In ogni caso il Pronto Soccorso da noi funziona benissimo, almeno quello...
G.B.
LA RICHIESTA UFFICIALE !
Prot. n. 37379
Città di Portogruaro
Provincia dì Venezia
Portogruaro 6 settembre 2013
AI Presidente
della Conferenza dei Sindaci
dell'ULSS 10 della Venezia Orientale
Al Direttore
Dell’ULSS l0 del Veneto Orientale
Carlo Bramezza
p.c. AI Presidente del Consiglio Comunale
p.c. Ai Consiglieri Comunali
p.c. Agli Assessori Comunali
SEDE
Sin dal 1794 la Città di Portogruaro ospita strutture pubbliche con funzione sanitaria per il territorio e questo grazie all'acquisizione da parte del Comune del complesso di San Giovanni in accordo con la confraternita di San Tommaso dei Battuti.
Tralasciando le numerose vicende storiche che sin da quella data hanno interessato Portogruaro, i fatti più recenti vedono la presenza dell'ospedale nel quartiere di San Giovanni presso l'area appunto denominata di San Tommaso dei Battuti fino 'agli anni sessanta, quando fu creato il nuovo polo ospedaliero, agibile dal 1961, in via Zappetti, a cui si aggiunsero negli anni ulteriori strutture, fino ad arrivare ai 130 mila mc odierni.
Durante Questi anni non solo si è sviluppata quest'area strutturale importante, ma la rete dei servizi ospedali eri si è ampliata, rafforzata anche da un tessuto sociale associazionistico molto valido, che ruota attorno al fulcro dell'ospedale.
Sono, infatti, numerose e qualificate le associazioni di volontariato con sede nel portogruarese o che nel portogruarese estrinsecano la loro attività.
Un mondo costruitosi con esperienze importanti come quelle del dottor De Salvia o del dottor Moro che hanno impegnato la comunità intera a realizzare una rete di servizi socio sanitari correlati rilevante.
Testimonianza di questo sono anche l'istituzione di un corso universitario di infermieristica che dal 2001 raccoglie studenti dall' intero territorio, che propri o qualche mese fa la stessa ULSS 10 , assieme a questa Amministrazione. ha contribuito a salvare da un'ipotetica chiusura, per la sua valenza formativa.
Da non dimenticare infatti che la Città oltre ad accogliere un polo universitario, è il secondo polo scolastico della Venezia Orientale con in totale circa 7700 studenti, provenienti da tutto il territorio.
Portogruaro oltre ai requisiti citati, è candidato naturale ad essere sede del nuovo Ospedale Unico, non solo per la posizione geografica e per il ruolo istituzionale di riferimento per il comprensorio, ma anche per la rete di servizi ed infrastrutture che possiede, che lo rendono polo logistico viario fondamentale per il Veneto Orientale.
Infatti già attualmente è il centro maggiormente servito del territorio che soddisfa l'utenza sia del Veneto che del Friuli Venezia Giulia: asse viario e ferroviario di collegamento con Ire linee ferroviarie, asse di scambio per il commercio gomma rotaia, stazione di testa della metropolitana di superficie, svincolo autostradale di collegamento con tutte le spiagge della zona ed interessato dall'attraversamento della tangenziale.
Inoltre in questi anni il Comune di Portogruaro ha fatto uno sforzo notevolissimo, anche in termini di investimento economico, per potenziare le strutture viarie e dei parcheggi che oggi garantiscono una piena e razionale accessibilità alle attuali ed anche future strutture.
Dal punto di vista urbanistico sin dai primi anni 2000 l'Amministrazione Comunale ha individuato, con gli strumenti di pianificazione urbanistici a disposizione, un'area di dimensioni adeguate contermine alle attuali principali strutture ospedaliere per la locazione di una struttura ospedaliera, compresa l'individuazione della piattaforma dell'elisoccorso.
Quest'ultima è attualmente in corso di realizzazione da parte dell'ULSS 10 in accordo con il Comune e realizzerà un altro sbocco viario via cielo ad esclusivo servizio sanitario che faciliterà ancor più l'accesso ai servizi in particolare per quanto riguarda le urgenze.
Questa scelte si sono manifestate sin da subito nei programmi di mandato di quest' Amministrazione con la volontà di realizzare una Cittadella della Sanità che fosse di riferimento per l'intera zona, al fine di rendere Portogruaro l'ultimo polo ospedaliero del Veneto che presidiasse la Sanità regionale all'interno dei suoi confini.
In questo senso va anche il costante interesse negli anni dell'Amministrazione per la realizzazione della Residenza Sanitaria Assistita, da adibire a servizi complementari già esistenti da realizzarsi, come dagli ultimi accordi con l'ULSS 10, nella struttura dell'ex ospedale di San Giovanni dei Battuti, già attrezzata allo scopo quindi, da ristrutturare e potenziare per realizzare i circa cento nuovi posti letto a servizio dell'ospedale stesso e delle lPAB del territorio.
L'Amministrazione Comunale ad ogni buon conto ha già da ora individuato ulteriori aree che potranno essere utili allo scopo.
Un'altra valutazione a livello urbanistico va evidenziata In termini di densità abitativa infatti Portogruaro e i comuni vicini costituiscono un'unica, e la sola nella zona, grande realtà territoriale, che merita un'attenzione particolare anche nell'ottica del recupero delle possibili migrazioni di utenza verso i poli ospedalieri del Friuli Venezia Giulia.
La localizzazione del nuovo Ospedale Unico a Portogruaro, inoltre, troverebbe la sua collocazione naturale nelle aree contermini all'attuale presidio, dando la possibilità di gestire anche tutta la fase di trasferimento dei servizi, che necessariamente sarà graduale, con il mantenimento nel contempo della qualità delle prestazioni ospedaliere e socio sanitarie nelle necessarie fasi di transizione del progetto.
Questa riconversione nell'ottica della valorizzazione delle vocazioni e delle eccellenze presenti dovrà trovare già da ora, nella definizione delle schede ospedali ere per la riorganizzazione dei servizi sociosanitari, delle risposte concrete in modo da investire sin da subito per valorizzare le peculiarità del Veneto orientale quale territorio di confine ed invertire in tal modo il micro fenomeno della mobilità passiva intra ed extra regionale con evidenti ed importanti risparmi di spesa sanitaria.
L'intero Consiglio Comunale all'unanimità da sempre e comunque a partire dal 2010 con le iniziali manifestazioni di riorganizzazione della sanità da parte della Regione Veneto, anche nell'ultima seduta dello scorso 26 agosto, ha ribadito la necessità di qualificare e potenziare la sanità nel territorio non rinviando scelte e decisioni urgenti ad una futura ipotesi di Ospedale Unico, ma nel contempo ha ritenuto di dover esprimere a riguardo la candidatura della città e ciò sulla base di tutte le argomentate motivazioni sopra esposte.
È con tale mandato e, quindi, con la forza dell'intero Consiglio Comunale e dell'intera Comunità che ribadisco la candidatura di Portogruaro a sede dell'ospedale unico in quanto, per le ragioni esplicitate, unica sede che potrà garantire risposte immediate e concrete ai cittadini sul mantenimento e potenziamento degli attuali livelli di assistenza sociosanitaria. rappresentando la scelta più razionale in termini di investimento finanziario e strategico per il futuro del territorio del Veneto Orientale, anche in rapporto alla funzione di integrazione tra "il sistema sanitario territoriale" Veneto e friulano.
In ogni caso l'Amministrazione Comunale si riserva di integrare la richiesta con ulteriori dati a supporto della candidatura, sulla quale comunque si auspica venga a tempo debito ed a seguito di progetti definiti e concreti sviluppato un ampio coinvolgimento delle istituzioni e dei cittadini
Distinti saluti.
Il Sindaco
Antonio Bertoncello
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