16 Ottobre 2013 (Bilanci e gestione della Rai nel 2012, clicca qui)
PROGRAMMI... PROGRAMMATI ?
Ci risiamo, tra 14 mesi partirà il DVB-T2, ossia il Digitale Terrestre di seconda generazione, bisognerà cambiare nuovamente i Televisori o prendere un nuovo Decoder esterno, sperando che l'antenna sia a posto...
Ma dico, non si poteva aspettare e partire subito con il DVB-T2 come fatto nel 2010 dall'Inghilterra ? E no, troppo semplice, e poi c'erano tutti quei magazzini pieni di apparecchiature da smaltire, e allora ecco gli incentivi statali (?!) del Governo Berlusconi, che guarda caso, il fratello vendeva, e nascere il DGTVì, di cui fanno parte anche la RAI e Mediaset, per loro un affarone...per noi no!
Ma veniamo ora ai 30 milioni di euro del Milleproroghe che il Governo nel Febbraio 2011 ha stanziato a fronte di un ODG (clicca qui) presentato dagli onorevoli Viola e Strizzolo, preparato assieme al nostro Comitato, per risolvere gli innumerevoli problemi del Digitale terrestre esistenti nel Veneto Orientale e Friuli, ebbene, che fine hanno fatto quei soldi, quale strada oscura hanno imboccato?
Vogliamo dire che tutto questo è un "tantino" vergognoso e scandaloso?
Quanti soldi abbiamo già speso, e quanti ne spenderemo ancora, chi ci ha tutelato, e chi ha "programmato" tutto questo, non certo noi, la piramide è a Roma, ma resta in piedi perchè Regioni, Provincie e Comuni, non sanno farsi valere, vuoi per convenienza o incompetenza, fate voi...
Poi non manca molto all'odiato appuntamento con il Canone RAI, che vi illustrerò in separato articolo, perchè è stata presentata una Petizione Europea per abolirlo (clicca qui) dalla Europarlamentare Mara Bizzotto, e visto che si parla di RAI, vi voglio fare una breve traccia storica, tratta da un loro documento:
La storia
E’ il 3 gennaio del 1954 quando ha inizio il regolare servizio di televisione e la Rai appare sul piccolo schermo con il suo primo canale. Alla fine del ‘54 la televisione raggiunge il 58% della popolazione (nel 1961 raggiungerà il 97% degli italiani).
Le trasmissioni radiofoniche, invece, sono diffuse ormai regolarmente dai primi anni ‘20 con 3 reti nazionali: il Primo, il Secondo e il Terzo Programma.
Nei primi dieci anni di vita gli abbonamenti crescono costantemente: dai 24.000 del ‘54 a oltre 6 milioni nel 1965. In ogni casa e ritrovo pubblico si raccoglie tutto il vicinato per vedere la Tv.
La televisione, come Servizio Pubblico, viene pensata non solo come occasione di intrattenimento ma anche come strumento di educazione e informazione: si pensa che il mezzo televisivo possa aiutare a combattere il diffuso analfabetismo. In tal senso contribuisce a creare una lingua nazionale molto più di quanto sia stata in grado di fare la scuola.
Inizialmente i programmi durano quasi quattro ore, la pubblicità non esiste. Le trasmissioni iniziano alle 17.30 con La Tv dei ragazzi, s’interrompono per riprendere con il telegiornale alle 20.45 e durano sino alle 23.00. Nel 1957 una prima svolta: viene introdotta la pubblicità con Carosello, programma simbolo nel quale lo spettacolo prevale sullo spot.
Dopo Carosello i bambini e i ragazzi vanno a letto.
La Tv è resa presto popolare dall’intrattenimento, ma l’informazione rimane la vetta d’eccellenza della Rai: oltre il 70% dei telespettatori segue il telegiornale.
Gli sport più amati sono il ciclismo e il calcio, puntualmente illustrati da Rai. Sul finire del decennio si affermano i sistemi di registrazione. La Tv non è più ancorata alla diretta ma può registrare, conservare e riproporre.
Nel 1962 vede la luce anche il secondo canale televisivo, per la prima volta la Tv italiana si collega via satellite con l’America e pochi mesi dopo iniziano le prime sperimentazioni per le trasmissioni a colori che avranno un avvio ufficiale solo nella seconda metà degli anni ‘70.
Sempre nella seconda metà degli anni ‘70 esordiscono anche le trasmissioni regionali e il giornalista conduttore sostituisce il lettore del telegiornale.
Nel 1979 viene inaugurata la Terze rete Tv a diffusione sia nazionale che regionale e le prime reti locali commerciali fanno la loro comparsa nel panorama televisivo italiano.
Gli anni ‘80 vedono l’avvio sperimentale del Televideo, della sottotitolazione per i non udenti e della rilevazione degli ascolti dall’Auditel. Sono anche gli anni in cui fanno il loro ingresso sul mercato le emittenti commerciali nazionali.
A febbraio del ‘96 la Rai fa il suo ingresso ufficiale nella rete inaugurando il sito www.rai.it e a fine ‘97 lancia i primi tre canali tematici digitali via satellite, la cui sperimentazione era stata avviata all’inizio del ‘90.
A fine 2003 il CdA della Rai approva la costituzione dell’Associazione italiana per lo sviluppo del digitale terrestre e a gennaio 2004 la Rai lancia la sua prima offerta sulla nuova piattaforma dando il via a una nuova era per lo sviluppo del mercato televisivo italiano.
A partire dal 31 luglio 2009, Tivù Srl - società costituita insieme a Mediaset e Telecom Italia Media in data 24 settembre 2008 - lancia la piattaforma satellitare gratuita Tivù Sat che replica l’offerta televisiva gratuita in digitale terrestre.
PS.
La Rai con il solo Canone fattura oltre 1 miliardo e 700 milioni di euro l'anno, con circa 11 mila Lavoratori alle sue dipendenze!
Nell'articolo del Gazzettino di Domenica 20.10.2013 (clicca qui) , c'è una piccola imprecisone, non si potranno più vendere TV senza il DVB-T2 da Luglio 2015 e non da Giugno 2014 come riportato.
Il Decoder DVB-T2 sintonizza la migliore portante pilota tra le molte decine esistenti, al contrario del T1 che si ferma sulla prima che trova!
G.B. |