11 Gennaio 2014 (Comunicato stampa sindaco Andrea Cereser, clicca qui)
Riuscirà il renziano Cereser
a "domare" il felino Leo ?
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Ex Assessore invita Vicesindaco a "staccare la spina"
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Burqa, armi ai vigili e ospedale Tutte le uscite dell’ex colonnello
I PRECEDENTI - Convivenza difficile
SAN DONÀ - Una volta può essere un caso, tre comincia a diventare qualcosa di più di una semplice frizione. E se tre indizi fanno una prova, come insegnava Agatha Christie, allora sembrano esserci gli elementi per parlare di contrasti forti in Giunta tra il sindaco Andrea Cereser ed il suo vice Oliviero Leo. Tre come gli argomenti su cui quest'ultimo ha fatto in qualche modo sentire il suo peso, con dichiarazioni pubbliche che hanno fatto storcere il naso al primo cittadino. Il caso delle donne con il burqa: Leo sottolineò la necessità di fare rispettare la legge e in qualche modo di imporre di mostrare il volto, con Cereser più portato al dialogo e all'integrazione. Poi l'armamento dei vigili, con l'inevitabile passo in avanti del vicesindaco e la necessità di discutere l'argomento da parte del sindaco. Ed ora l'ospedale unico. Per Leo, il primo cittadino deve prendere una decisione, perché si rischia di perdere i soldi della regione; mentre per Cereser argomenti così delicati vanno condivisi. (f.cib.)
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
«Non decidi», «Parli troppo» Leo-Cereser, scintille in giunta
Il primo cittadino richiama il vicesindaco: «Basta con le fughe in avanti»
UN’ORA AL TELEFONO Dopo le ultime esternazioni di Leo, Cereser
è stato per un’ora al telefono con il vicesindaco
«Siamo stati eletti per prendere delle decisioni». «Su certi argomenti le fughe in avanti non fanno bene a nessuno».
Da una parte Oliviero Leo, decisionista come può essere un uomo di destra tutto d'un pezzo come lui, ancora forte del travolgente risultato elettorale che ha spaccato il centrodestra. Dall'altra Andrea Cereser, per cultura ed educazione personale, prima ancora che per indole politica (Pd), portato al dialogo e alla condivisione. Vicesindaco e sindaco, il colonnello dell'esercito e lo scout. La sensazione che al primo cittadino non fossero andate bene alcune dichiarazioni pubbliche da parte di Leo, fatte negli ultimi tempi a sua insaputa e sostanzialmente non vicine alla linea dell'amministrazione comunale, sembrava evidente. La conferma con le ultime esternazioni sull'ospedale unico, che hanno fatto sbottare e non poco il primo cittadino.
Prima ha preso il telefono e ha chiamato (o "richiamato") direttamente il suo vice, inchiodandolo al cellulare per non meno di un'ora. «In effetti era arrabbiato - ammette Leo -, ma si calmerà. Anch'io mi arrabbio quando non si decide». Poi Cereser ha convocato il suo addetto stampa per divulgare un comunicato che suona anche come una tirata d'orecchie ed un monito per il futuro. «Se è stato un segnale per lui? Diciamo che è un segnale di buon senso, per fargli capire che quando si fanno delle dichiarazioni su un argomento, queste devono essere condivise. Si può anche non essere concordi su alcune cose, ma allora si deve precisare che si parla a titolo personale». E giù un lungo sospiro.
L'argomento che ha evidenziato un certo imbarazzo nei rapporti tra i due personaggi di spicco del governo della città (anche se Leo ha precisato che «con il sindaco va tutto bene, è troppo buono, non gli torcerei un capello»), è l'ospedale unico. Il vicesindaco esige una presa di posizione forte e chiede a Cereser di imporsi. «Stiamo rischiando di perdere i finanziamenti regionali - ha aggiunto ieri - e noi amministratori siamo stati eletti dai cittadini per prendere delle decisioni». «Comprendo i timori - la replica -, ma su un argomento così delicato non valgono imposizioni, ma concertazione e dialogo. Queste fughe in avanti non fanno bene a nessuno». Il segnale è stato dato.
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
COMUNICATO STAMPA
OSPEDALE, CERESER: «NESSUNO IMPONE NULLA AD ALTRI»
«Le posizioni espresse dal vicesindaco Oliviero Leo sull’ospedale unico sono assolutamente personali e non rappresenta gli intendimenti dell’amministrazione di San Donà di Piave – dichiara il sindaco Andrea Cereser – Condivido la sincera preoccupazione del vicesindaco sul futuro dell’Ospedale di San Donà e ne comprendo i timori, ma su un argomento così delicato non valgono imposizioni ma concertazione e dialogo».
«Le prove di forza e i campanilismi non hanno mai portato a nulla, e l’esito della questione del Tribunale ne è un esempio – aggiunge Cereser – Non possiamo ragionare in termini di Portogruaro e San Donà ma quantomeno in termini di Veneto Orientale se non vogliamo subire nuove sconfitte».
«La Conferenza dei sindaci e la Conferenza dei sindaci sanità stanno svolgendo un ottimo lavoro di concertazione tra i vari comuni per giungere a posizioni il più possibile unitarie – conclude il sindaco - Le fughe in avanti di singoli amministratori o di sindaci di altri Comuni non solo non hanno nessuna utilità ma sono dannose ai fini della compattezza su questioni cruciali».
San Donà di Piave, 10 gennaio 2013
UFFICIO STAMPA
Pierluigi Tamburrini
Tel. 3496474663
Email: ufficio.stampa@sandonadipiave.net
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