12 Febbraio 2014 (Ultimo aggiornamento Lunedì 17.02.2014 alle ore 17,45)
CAORLE:
LE "POLTRONE" FRONTE MARE !
Assessore Giovanni Comisso:
"La verità è molto più squallida delle citazioni
e di quello che si sente dire..."
Devo dire che dopo 40 minuti di Consiglio Comunale, era già tutto chiaro, ognuno manteneva le proprie posizioni, rincarando la dose di "veleno" su quanto espresso in precedenza, cambiava solo il fatto che se ,lo dicevano in faccia, anzi, a muso duro...
Il Sindaco Luciano Striuli se la prendeva anche con i media per il taglio dato alla vicenda, interessati, a suo dire, solo a "vendere" la notizia, e rimarcava che tutto era volto per farlo dimettere entro il 24 febbraio per andare al voto a maggio 2014, una pia illusione dei suoi avversari, perchè lui non ha nessuna ma proprio nessuna intenzione a dimettersi !
Ma a mio avviso, il "piatto forte" lo si è avuto con il duello o duetto tra il neo assessore Giovanni Comisso e la ex vicesindaco Sabrina Teso, se guardate gli 11 minuti del video capirete molte cose, Comisso ha iniziato dicendo che la verità è molto più squallida di quello che si pensa...
Anche l'intervento dell' ex assessore Luca Antelmo
è illuminante,
vuole nomi e cognomi dei colpevoli di minacce,
vuole sapere la verità,
vuole sapere chi è il bugiardo, e spera che non sia il Sindaco,
ma spera che non lo sia nemmeno Borin !
Ecco, su questo "paradosso" possiamo inquadrare questa vicenda che forse si è ingigantita su una bolla di sapone, dove speculazioni strettamente politico-locali si sono trasformate in azioni mafiose o para-mafiose, con i tentacoli della malavita tesi a ingabbiare Caorle, a qualcuno la situazione è sfuggita di mano e fermarla è diventato impossibile...
Dato il periodo, verrebbe da chiedersi se sia una "CARNEVALATA", e si sa, "a Carnevale ogni scherzo vale" ! Quello che bisognerà capire, e se tutta questa involontaria pubblicità a Caorle, alla fine scivolerà via senza lasciare traccia, o se sarà come la spiaggia quando viene erosa dal mare, senza più sabbia e bisognosa di interventi riparatori...
G.B.
NOTA
Devo purtroppo annotare che dopo 40 minuti di videoregistrazione,
mi è stato vietato dalla Presidente del Consiglio Comunale di continuare, perchè non autorizzato, ebbene, in questo contesto dove si cercava la verità e la trasparenza, non mi è sembrata una buona cosa, e comunque suggerisco al Sindaco di fare sua la procedura del Comune di Portogruaro, che prevede apposita modulistica e condizioni per la registrazione delle sedute consiliari, sempre se si vuole avvicinare il cittadino alla politica...
Striuli nega ancora: «Nessuna minaccia per il piano Terme»
Intanto resta in carica sostenuto
dalla nuova maggioranza
Ieri in Consiglio comunale le 2 posizioni contrapposte.
Borin: «Abbiamo le prove»
«Si mettano il cuore in pace. Io non mi dimetto». Striuli va dunque avanti sostenuto dalla nuova maggioranza, ribadendo che prima del Consiglio comunale del 23 dicembre mai aveva ricevuto minacce di morte.
Nemmeno esiste, secondo il sindaco, alcun sms che comproverebbe le affermazioni dei consiglieri Alessandro Borin e Marco Favaro i quali, parlando per primi di intimidazioni, hanno scatenato la bufera che ha agitato le acque della politica caorlotta. Secondo il sindaco tutto quello che è successo nelle ultime settimane non è altro che una sorta di disegno che mira ad ottenere le sue dimissioni prima del 24 febbraio. In questo modo, infatti, ci sarebbe ancora tempo per andare al voto già a maggio.
Anche il neo assessore Giovanni Comisso sembra pensarla allo stesso modo: «La verità è che i consiglieri Borin e Favaro vogliono andare ad elezioni. Hanno rinunciato ad una ghiotta occasione per entrare in maggioranza per raggiungere questo obiettivo. Stanno cercando di ottenere lo stesso obiettivo a cui mirano i sei ex Consiglieri di maggioranza che si sono dimessi».
Insomma, nulla sembra essere cambiato
dopo il Consiglio Comunale di ieri sera:
da una parte il Sindaco che continua a ribadire che
non esistono intimidazioni,
ad eccezione di quelle apparse su Facebook e delle due lettere anonime ricevute nei giorni scorsi, dall'altra i consiglieri Borin e Favaro che invece sostengono di aver saputo proprio da Striuli dell'esistenza di minacce di morte rivolte al primo cittadino ed ai due consiglieri.
«Abbiamo fornito le prove alle autorità competenti - ripete Borin -
Era un nostro dovere come amministratori
quello di denunciare quanto ci era stato riferito
perché le istituzioni non possono tollerare intimidazioni da nessuno».
Su tutto però risuona la domanda dell'ex assessore Luca Antelmo:
«C'è un bugiardo? E chi è?»,
poi ripresa anche dall'ex capogruppo Fabrizio Tonon.
Ciascuna delle parti ha dato le proprie spiegazioni, e non ha esitato a muovere accuse e a lanciare stoccate agli avversari, anche su questioni programmatiche. La seduta di ieri del Consiglio ha infatti rappresentato la prima occasione per una resa dei conti tra chi è rimasto o è passato in minoranza e chi invece ha deciso di appoggiare Striuli. Riccardo Coppo
(Gazzettino di Venezia)
CAORLE
NESSUN CHIARIMENTO IN CONSIGLIO
Minacce, il Sindaco non parla
«C’è il segreto istruttorio»
«Chi sarà il bugiardo? Vogliamo sapere nomi e cognomi e poi, se il bugiardo è il Sindaco che abbandoni il suo ruolo, oppure se lo è il consigliere Borin che sia lui invece a dimettersi».
Dopo quasi un’ora dall’inizio dell’assemblea di Consiglio comunale, a Caorle, le parole del consigliere Luca Antelmo hanno riassunto quanto, da più di un mese, la comunità si sta chiedendo. Sulla vicenda che ha visto coinvolti i consiglieri Alessandro Borin e Marco Favaro, unitamente al sindaco Luciano Striuli, in merito alla supposte minacce ricevute con riferimento allo stralcio del “Progetto terme”, tutti ieri sera si aspettavano un po’ di chiarezza.
È andata in scena, al contrario, la riedizione, anche se “faccia a faccia”, delle reciproche accuse che le parti si sono scambiate da quel famoso 23 dicembre 2013. «Qualcuno meriterebbe di essere punito con metodi antichi» ha esordito il sindaco, fermo nella sua posizione anche dopo le minacce scritte ricevute da lui e dalla moglie. «C’è chi sta cercando di creare una strategia atta a far dimettere il sindaco entro il 24 febbraio, ma non esiste presupposto perché questo accada». Chi vedeva la fine del suo mandato, dunque, dovrà aspettare ancora a lungo. E sulle minacce taglia corto: «Pendono indagini preliminari e un segreto istruttorio perciò non si prevedono integrazioni sulla questione. Chi vorrà apporne se ne assuma la responsabilità. Ricordiamoci che Caorle è una città turistica con una stagione alle porte da difendere». Se il Sindaco non molla l’osso, appoggiato dal neo assessore Giovanni Comisso, anche Borin rimane fermo sulla sua posizione: «Non siamo contro le terme, anzi auspichiamo che siano fatte ma con un miglioramento del progetto perché si armonizzi con il territorio» ha chiarito Borin.
«Confermiamo che il Sindaco ci ha riferito di aver ricevuto minacce per lui e per noi. Ci stupisce la sua posizione e ancor più quella di Comisso, che conosce la verità ma ha deciso di piegarsi». Tutti a bocca asciutta, dunque, in attesa che si facciano i nomi dell’autore o degli autori delle minacce oppure che il tutto venga messo presto a tacere. Gemma Canzoneri
(Fonte: Nuova Venezia)
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