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05/06/2014 - Primo piano e Cronaca

CHISSO CHI? E IN LOCO TUTTO TACE MENTRE VISENTIN RADUNA I SUOI

Pietro Rambuschi sorpreso e amareggiato, e l'avvocato e' "garantista"...

5 Giugno 2014 (GUARDATE I 2 VIDEO DI VISENTIN E CHISSO A CINTO PER LE ELEZIONI...)


IL "MOSE"...

 TANGENTOPOLI VENEZIANA

 

Il coordinatore di Forza Italia   

Igor Visentin corre ai ripari

Summit urgente a Scorzè

per il caso Chisso…

 

Ma nessun comunicato stampa locale

Chisso chi?

Politicamente morto,

 “annegato” nel Lemene,

 possiamo dire… 

 

L’Assessore alla viabilità, forse ha sbagliato strada!

 

Ieri sera mercoledì 4 giugno, nella stessa giornata in cui all’alba erano partiti una raffica di arresti eccellenti soprattutto del mondo politico e istituzionale, portando in carcere tra gli altri l’assessore Renato Chisso e chiedendo l’arresto anche per il senatore Giancarlo Galan, entrambi di Forza Italia (degli altri ne parlerò successivamente), l’avvocato e coordinatore provinciale Igor Visentin ha chiamato a raccolta tutti “i suoi” a Scorzè , per decidere il da farsi…

Già qualcuno sorridendo ha paragonato Visentin al “Ghedini de casa nostra”, visto la sua professione, ironia che rischia di prendere una piega per niente scherzosa, visto quel che sta succedendo, ma tornando seri, cosa avranno deciso di fare ?

Calma gente, qui siamo in politica, niente fretta, e poi nessuno è colpevole senza prima un processo, lasciamo lavorare la Magistratura, prima cerchiamo di capire meglio cosa sta succedendo… penso che più o meno questo sia il senso del Summit forzista, organizzato in tutta fretta e furia da Igor Visentin, il “garantista” e se vogliamo l’attendista, pertanto nessuna dichiarazione ufficiale e nessun Comunicato stampa sul caso Chisso,  nonostante qui da noi sia quasi di casa…

Io naturalmente ho chiamato il chissiano Pietro Rambuschi, che mi ha confermato questa riunione, al quale lui non  partecipato, e per quel che ne ha saputo, si è deciso di aspettare  che si chiarisca meglio la posizione di Chisso, puntando sulla presunzione d’innocenza fino a prova contraria… Pessima scelta secondo me.

Pietro Rambuschi, che vi ricordo è Capogruppo e Consigliere Comunale di Forza Italia e fondatore del “Gruppo per il Cambiamento” a Portogruaro, è stato molto disponibile e politicamente corretto, non si è nascosto dietro un dito, e ha manifestato tutto il suo stupore e amarezza per quel che è emerso e sta emergendo, una tangentopoli di queste dimensioni, con questi nomi in primo piano, non era nemmeno immaginabile, e il primo suo pensiero va ai cittadini che giustamente si sentono truffati, e visto che c’è un Coordinatore provinciale di Forza Italia, non tocca a lui rilasciare dichiarazioni ufficiali per il Partito…

A questo punto non resta che aspettare che il Ghedini, pardon,  Visentin, sapete, con tutti questi avvocati è facile sbagliarsi, si decida di dire ai portogruaresi e non solo, come stanno le cose, così potrò dirlo “ai miei”, per rifarmi a una sua battuta di qualche giorno fa a Cinto Caomaggiore, dove si era presentato assieme a Renato Chisso, ora “scaricato” dal presidente Luca Zaia che glia ha tolto tutte le deleghe, non si capisce se 2 ore prima o dopo il telegramma di dimissioni spedito dal carcere dal “sior renato”, ma cambia poco…

Concludo con una piccola considerazione, ma Enzo Casarin, dirigente a capo della Segreteria di Chisso, anche lui finito in manette in questa operazione “Mose”, era già stato arrestato e condannato per una vicenda di concussione,  e altre cosette varie, non avrebbe dovuto far pensare ?

Di Galan  sono sicuro leggeremo cose “aberranti” nei prossimi giorni, con quel che ha incassato, secondo le accuse dei giornali, si ostina a dichiararsi innocente, e ci fa “incassare” tutti,  mentre Chisso è annegato nel Lemene, politicamente morto e sepolto, fra poco in Forza Italia diranno: Chisso chi?  

E noi aspettiamo l’avvocato (Visentin),  ma che non ci venga a parlare di strani inesistenti complotti, chiediamo soltanto di sapere cosa hanno fatto per essere ammanettati e messi in galera, è forse chiedere troppo?

Mica abbiamo chiesto  e preteso che restituiscano il mal tolto di lunghi  anni di “dura e onorata  carriera”, non siamo mica degli utopisti !

G.B.

PS.

Per chi pensa che non abbia  considerato il caso umano, si sbaglia,

il dramma vero non è Chisso in carcere, ma le azioni che hanno commesso!

 


Mose, Chisso interrogato:

«Pronto a denunciare Baita»

L’ex assessore regionale veneto alle infrasttture

sentito dal gip in carcere a Pisa:

«Respingo ogni accusa, sono stato calunniato»

 

VENEZIA. Ha respinto con fermezza ogni tipo di accusa nel corso dell'interrogatorio di garanzia nel carcere di Pisa Renato Chisso, l'assessore regionale, poi dimessosi, tratto in arresto nell'inchiesta sul Mose. «Chisso - ha detto l'avvocato Antonio Forza, legale del politico veneziano - ha escluso in maniera categorica la fondatezza delle accuse fatte da Piergiorgio Baita e Giovanni Mazzacurati».

Nel corso dell'interrogatorio, durato circa un'ora e mezzo, Chisso ha negato «qualsiasi ruolo di intermediazione tra queste persone e Giancarlo Galan». Ha respinto poi l'ipotesi d'accusa relativa a una sua partecipazione occulta a una società facente capo a Claudia Minutillo, un tempo segretaria dell'allora governatore veneto Galan e poi imprenditrice. Ha poi definito «calunniosa» la dichiarazione di Baita riguardo a una “consegna”di 250mila euro che sarebbe avvenuta in un albergo a Mestre.

«Chisso - ha detto il legale - si è riservato di avviare una azione penale per calunnia e diffamazione nei confronti di Baita». Nel respingere le accuse, ha ricordato - ha riferito l'avvocato Forza - che a differenza di altri coinvolti nell'inchiesta «non ha case di proprietà, non ha maggiordomi, vive degli introiti derivanti dalla sua attività di consigliere regionale ed assessore e in vacanza va a casa di familiari a Thiene. fa una vita riservata e morigerata. Se questo è il tenore di vita al di sopra del normale».

Il legale, ricordando che come assessore non aveva competenze sul Mose, ha quindi annunciato che Chisso gli ha dato mandato per la presentazione di una denuncia nei confronti di un giornalista.

 

(Fonte: la Nuova Venezia - 06-06.2014)

 


Cinto al voto: Coordinatore FI Visentin spara sul Comune di Portogruaro !

L’avv. Igor Visentin, coordinatore di Forza Italia per la Provincia di Venezia, cerca subito di “assolvere” il suo Partito da questa tanto contestata storia dei Posti letto tolti a Cinto, e lo fa alla sua maniera, accusando gli altri…

Visentin fa la cronostoria della vicenda, essendo stato sindaco e Presidente della Conferenza dei sindaci, e se erano d’accordo 2 anni fa che senso aveva non esserlo adesso, continua Visentin, mentre è un dato di fatto che Cinto una volta commissariata ha smesso di corrispondere con l’Azienda sanitaria (ULSS 10), e i Sindaci in Conferenza non hanno fatto altro che prendere atto delle mancanze e agire di conseguenza…

L’ex sindaco Visentin inizia poi la sua carrellata di pesanti accuse, partendo dal Commissario prefettizio Natalino Manno, senza mai chiamarlo per nome, ma riferendosi al ruolo ricoperto, che dopo due giorni dal suo insediamento a Cinto ha subito revocato le Convenzioni in essere, a favore di Portogruaro perchè Comune più grande, ma in pratica peggiorando i servizi di Polizia Locale e Servizi Sociali, considerando che poi Portogruaro è stato il primo a non preoccuparsi dei posti persi di Cinto, anche se era un Comune consociato…

Visentin poi fa un “focus” sul ruolo del Comune di Portogruaro, con un elenco delle manifeste “difficoltà”, iniziando dall’Ospedale unico, poi gli Acquedotti e l’Asvo, mettendone in discussione la leadership e le capacità, e lui come Centrodestra, afferma,  ci tiene a sottolinearlo perché il prossimo anno si vota a Portogruaro…

Poi Visentin nel ricordare che Querini è stato fatto cadere per scelte “personalistiche” da coloro che dovevano invece solo appoggiarlo, tutto quello che è stato deciso in seguito dal Commissario ha ottenuto un effetto contrario,  e di fatto ha bloccato il Comune che ora è fermo, questo è il risultato quando si manda a casa un Sindaco…

Terminato l’intervento di Visentin, Querini chiede se ci sono domande, e ovviamente io ne ho fatta una, dove chiedevo se a fronte di una decisone dei Sindaci del Centrodestra di togliere i posti letto a Cinto per motivi tecnici/burocratici, sia poi subentrata la Politica Regionale del Centrodestra che ha usato il buon senso e ha fatto correggere questa “distorsione” per ridare i posti a Cinto, domandando conferma  se erano d’accordo con questa mia lettura…

Apriti cielo,  Querini e Chisso si sono limitati a dire no con la testa, mentre l’avvocato Igor Visentin, ex sindaco, ex presidente della Conferenza dei sindaci e attuale Coordinatore di Forza Italia per la Provincia di Venezia, ha “tuonato” a più non posso, invitandomi a dire ai miei (?!) come sono andate le cose da lui raccontate, e che sono stati i  suoi, i sindaci di centrodestra ad agire con responsabilità, mentre sono mancate le disponibilità dei sindaci di centrosinistra…


Cinto al voto: L'Assessore regionale Renato Chisso "CI SPIEGA" la Casa di Riposo

L'Assessore regionale Renato Chisso inizia smentendo subito che nelle decisioni della Regione Veneto, i cittadini di Cinto siano stati penalizzati per loro scelta di passare al Friuli, non esistono cittadini di seria A e cittadini di serie B,e fintanto si trovano nel Veneto (come ora), saranno trattati come tali..

Quello che è successo a Cinto per la vicenda dei Posti letto, afferma Chisso, è solo la conseguenza di avere affidato il Comune a un Commissario, che con tutto il rispetto, è soltanto un tecnico e un burocrate dello Stato, e lo si è visto anche qui, dove in 8 mesi ne sono successe di tutti i colori...

Chisso pone in risalto non soltanto il rischio corso della perdita dei 90 Porti letto, ma anche delle conseguenze economiche pesantissime di una causa legale a cui Cinto sarebbe andato incontro se fosse finita male, poi seguita dalla Regione, tesi confermata anche dal rappresentate della Società Sereni Orizzonti che era lì presente, e se loro non fossero intervenuti per risolvere la situazione, questo sarebbe accaduto, e tutto per un fax o una lettera non mandata… (dal Commissario, sottinteso!)

L’assessore Chisso si è lamentato degli articoli di stampa accusatori nei loro confronti per la perdita dei posti letto, del tutto infondati, ricordando gli “interventi” di certi sindaci, tanto è vero che nell’ultima Conferenza dei Sindaci hanno chiesto “ai loro amministratori” (?!) di ripristinare la situazione antecedente al taglio di Cinto, per dare così ai loro cittadini un trattamento di equità…

Conclude Chisso, si è evitato con il loro intervento, che per colpa di un errore di “qualcuno” i cittadini di Cinto pagassero di tasca propria le conseguenze, poi sarà compito del nuovo Sindaco, sperando possa essere Renato Querini, a portare a termine se lo vorrà, questa operazione, e Chisso fa una menzione particolare di encomio all’ex assessore Calabrò, ora di nuovo candidato consigliere, che li ha fortemente "pungolati"… (In difesa dei Posti letto si era incatenato al Municipio!)



 
TANGENTOPOLI_VENEZIA_SCANDALO_MOSE_LA_GRANDE_RETATA_.pdf

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SCANDALO_MOSE_ZAIA_LICENZIA_CHISSO_E_SOSPENDE_3_DIRIGENTI_.pdf

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SCANDALO_MOSE_AI_DOMICILIARI_ORSONI_IN_CARCERE_CHISSO_.pdf

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MOSE_UN_SISTEMA_DI_POTERE_FINISCE_A_GAMBE_ALL_ARIA_.pdf

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VERBALI_SCANDALO_MOSE_COSI_PAGAVAMO_GALAN_E_CHISSO_.pdf

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ZAIA_TENUTO_ALL_OSCURO_DA_CHIISO_ECCO_TANGENTI_E_RENZI_.pdf

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CHISSO_SI_DIFENDE_DOVE_AVREI_MESSO_TUTTI_QUEI_SOLDI_.pdf

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LE_REAZIONI_NEL_REGNO_DI_CHISSO_FAVARO_SBIGOTTITA_.pdf

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