12 Giugno 2014
GIORGIO ORSONI LIBERO...
DI ANDARSENE !
L'avvocato non intende dimettersi,
forse pensa di essere ancora credibile...
G.B.
Orsoni torna libero e sindaco,
chiede di patteggiare 4 mesi:
«Non mi dimetto»
VENEZIA - Non mi dimetto. Giorgio Orsoni, tornato sindaco dopo la revoca della sospensione, è apparso molto provato, ha parlato ai giornalisti a Ca' Farsetti: «Non ho mai gestito la mia campagna elettorale. Mi sono sempre opposto ai troppi che vogliono sfruttare la città anche in modo non corretto. Il modello della concessione è difficile da utilizzare che solo uno Stato forte e ben organizzato può permettersi. Mi sono fatto molti nemici e questo è lo scotto che devo pagare. Mi addolora la distanza che molti hanno preso da me», riferendosi al Partito Democratico.
Poi, a domanda su quanto detto dall'ex presidente di Cvn riguardo a soldi che gli avrebbe, almeno in una occasione, portato a casa in una busta, ha detto: «Giovanni Mazzacurati è un millantatore».
Orsoni ha specificato di non aver mai immaginato «che venissero utilizzati sistemi illeciti» per la sua campagna elettorale nel 2010. Per Orsoni a ricevere il denaro era il suo mandatario: «non potevo sapere che i fondi fossero illeciti» e «su come le aziende del Cvn reperissero quel denaro». Ho incontrato durante la campagna elettorale - ha aggiunto - «imprenditori o sedicenti tali che mi hanno detto che mi avrebbero sostenuto e votato senza sapere come e perché».
«Credo che questo provvedimento di revoca di arresti domiciliari si commenti da solo - ha concluso -, dopo una settimana e il chiarimento avvenuto lunedi con il pm. Devo dire che era un pezzo che chiedevo alla Procura di consentirmi di dare elementi di chiarezza sulle vicende. Ho chiarito, credo nel modo più inconfutabile, che nessun coinvolgimento mio diretto come prospettato dal provvedimento è mai avvenuto».
Erano stati revocati questa mattina i domiciliari al sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, arrestato nell'ambito dell'inchiesta Mose. Secondo il giudice non ci sono più le esigenze di custodia cautelare, dopo l'interrogatorio del primo cittadino. Gli avvocati Daniele Grasso e Mariagrazia Romeo avevano presentato l'istanza al gip Alberto Scaramuzza. Più tardi si conosceranno le motivazioni del provvedimento.
Orsoni era stato arrestato, e posto ai domiciliari, il 4 giugno scorso, assieme ad altre 34 persone nell'ambito dell'operazione della Gdf su presunte tangenti e finanziamenti illeciti collegati agli appalti del Mose.
Potrebbe uscire dall'inchiesta patteggiando 4 mesi con la sospensione condizionale della pena. I suoi difensori hanno concordato il patteggiamento con i pm Stefano Ancilotto, Stefano Buccini e Paola Tonini dopo l'interrogatorio dell'altro giorno. Spetterà comunque al gup pronunciarsi sulla congruità della pena.
Giorgio Orsoni è quindi tornato sindaco a tutti gli effetti dopo la remissione in libertà decida dal gip. La carica era stata sospesa, dopo il provvedimento di arresti domiciliari nell'inchiesta Mose oggi revocato dal Gip, dal prefetto sulla base di quanto prevede dalla legge Severino.
(Fonte: Gazzettino di Venezia.it)
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