22 Settembre 2014
PROCESSO MARLANE
CHIESTE CONDANNE PER OMICIDIO COLPOSO
E DISASTRO AMBIENTALE
Tra gli 11 a Processo:
PIETRO MARZOTTO e ANTONIO FAVRIN
(chiesti 6 anni) (chiesti 5 anni)
Destano stupore le gravissime accuse e le condanne richieste agli 11 imputati del cosiddetto Processo Marlane che vede coinvolta la famiglia Marzotto, e visto le tante azioni benefattrici che fanno, e per citarne due di Portogruaro, il contributo finanziario all'Estate musicale, e il restauro della Villa comunale (ex Marzotto), entrambe comunque oggetto di contestazione da parte di alcune Associazioni di cittadini, con risvolti anche nell'ultimo Consiglio Comunale sull'opportunità di accettare contributi e sponsorizzazioni dal privato che ha degli interessi commerciali, c'è da chiedersi allora se siano dei Benefattori o cos' altro, che poi siano dei bravi e lungimiranti industriali, non si discute, perchè lo dicono i numeri dei loro utili pubblicati sui giornali...
Emblematica la "spaccatura" degli "ambientalisti" della Lista Rosso Verde in Consiglio Comunale, dove la Consigliera di maggioranza Lucia Steccanella si è astenuta dal voto, mettendo in discussione le ripercussioni ambientalistiche della Zignago Power (Marzotto), al contrario della sua collega e assessore Patrizia Daneluzzo...
Tornando al caso specifico, c'è da chiedersi, qual'ora fossero confermate le accuse degli imputati al Processo Marlane, dove ci sono stati oltre un centinaio di morti, se le pene siano commisurate alla gravità dei fatti, e su questo ci sarebbe da aprire un'altra dolorosa discussione...
G.B.
Il Pm: morti in fabbrica,
stangata sulla Marzotto
Chiesta la condanna dei Manager
della Marlane di Praia a Mare:
l’accusa è disastro Ambientale
PAOLA (Cosenza) La condanna di 11 tra ex responsabili e dirigenti dello stabilimento Marlane di Praia a Mare, in Calabria, accusati, a vario titolo, di omicidio colposo per la morte di lavoratori dello stabilimento e di disastro ambientale, è stata chiesta dai pm della Procura di Paola Maria Camodeca e Linda Gambassi.
Chiesta la condanna, a 6 anni di reclusione, anche per Pietro Marzotto, ex presidente del gruppo tessile di Valdagno, per disastro ambientale. La pena più alta, 10 anni, è stata chiesta per l'ex sindaco di Praia a Mare, Carlo Lomonaco, imputato in qualità di ex responsabile del reparto tintoria.
I Pm hanno sollecitato al Tribunale di Paola la condanna anche di Silvano Storer, ex amministratore delegato del gruppo (5 anni); Jean De Jaegher (5 anni); Lorenzo Bosetti, ex sindaco di Valdagno (Vicenza) e consigliere delegato e vicepresidente della Lanerossi (5 anni); Vincenzo Benincasa (8 anni); Salvatore Cristallino (3 anni); Giuseppe Ferrari (4 anni e 6 mesi); Lamberto Priori (7 anni e 6 mesi); Antonio Favrin (5 anni); e Attilio Rausse (3 anni e sei mesi). Chiesta l'assoluzione per Ivo Comegna per non aver commesso il fatto.
Secondo l'accusa, un centinaio di operai sarebbero morti per tumori provocati dall'inalazione dei vapori emessi nella lavorazione dei tessuti, in modo particolare nel reparto di tinteggiatura. In sede di richiesta di condanna, però, le morti colpose contestate ad alcuni degli imputati sono state una quindicina.
Gli imputati erano stati rinviati a giudizio nel novembre del 2010 al termine di una inchiesta della procura di Paola durata dieci anni e che ha rappresentato la sintesi di tre diversi filoni di indagine, il primo dei quali risalente al 1999. Successivamente sono state aperte altre due inchieste, la prima nel 2006 e la seconda nel 2007.
I periti nominati dai magistrati avevano sostenuto che esiste un nesso di causalità tra la morte degli operai e le esalazioni tossiche sprigionate dai coloranti utilizzati nella produzione. Il processo è iniziato il 19 aprile 2011, ma, di fatto, il dibattimento è stato avviato l'anno successivo, il 30 marzo 2012, dopo ben sei rinvii. Le prossime udienze sono in programma il 3 e 4 ottobre con le arringhe dei difensori di parte civile.
(Fonte: la Nuova Venezia)
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