1 Ottobre 2014 (Ultimo aggiornamento il 02.10.2014 alle ore 17,45 - Commento e PDF)
IL SINDACO CERESER
IL GRANDE SCONFITTO !
BATTUTO DUE VOLTE IN VOTAZIONE
NELLA CONFERENZA DEI SINDACI !!
ABBANDONA IL CAMPO
IN UNA POCO ONOREVOLE RITIRATA
Una Conferenza dei Sindaci assai movimentata, con qualcuno forse anche un pochino innervosito dai commenti e dai “rumors” che l’hanno preceduta, e contro ogni previsione, perché sembrava già tutto deciso per un veloce rinvio considerando la proroga concessa da Luca Zaia di fine dicembre 2014, si è invece andati avanti per oltre quattro ore !
Vi anticipo solo due votazioni avvenute:
la prima per decidere se concedere l’ingresso alla stampa, hanno votato favorevoli 18 sindaci, e solo 2 contrari, Cereser (San Donà) e Loretta Aliprandi (Meolo)
la seconda per la proposta del sindaco di San Donà Cereser di cambiare l'attuale Regolamento sul voto dei Comuni, considerandoli per numero di abitanti, e non "uno vale uno", proposta bocciata, 18 contrari e 2 favorevoli, San Donà di Piave (Andrea Cereser) e Jesolo (Valerio Zoggia).
Dunque due votazioni che hanno visto Cereser sconfitto, e il “poverino” non ha retto, abbandonando anzitempo la Conferenza, ma forse aveva cose più urgenti da fare, visto che gli è saltato l’ultimo Consiglio comunale per mancanza del numero legale…
PS. C'era un solo giornalista presente (che ha tentato la fortuna), e il voto negativo di Andrea Cereser all'ingresso della stampa lo trovo semplicemente scandaloso !
G.B.
AGGIORNAMENTO DEL 02.10.2014
Dentro e fuori della Conferenza...
Nella Conferenza dei Sindaci Sanità di ieri sono successe molte cose importanti, di cui cercherò di fare sintesi, al di là delle “baruffe chioggiotte”, per usare un eufemismo, che ancora una volta dimostrano l’incapacità di dialogo e di cattiva comunicazione tra sindaci, emerge anche l’ostinazione di alcuni nel voler tenere tutto dentro quattro mura, e nell’era della comunicazione globale è tutto dire!
Il presidente Luciano Striuli aveva invitato tutta la stampa locale, comprese le due televisioni, ma a parte un giornalista, non si è presentato nessuno, c'è stato soltanto un contatto telefonico, che è cosa ben diversa, ma stranamente i sindaci Cereser e Bertoncello non volevano nemmeno quell’unico giornalista, forse reo di alcuni articoli non particolarmente graditi, fatto sta che si è messo ai voti la partecipazione della stampa !
Ma come, se c’era un invito ufficiale del Presidente della Conferenza, non si doveva andare a nessuna votazione, altrimenti a cosa serve un presidente, andando al voto si è tolta l’autorità a Striuli, che invece avrebbe dovuto opporsi e imporsi, e non fare la figura del due di picche…
Poi, nel schiacciante 18 a 2 a favore della presenza della stampa, la sorpresa, Bertoncello da abile stratega politico ha votato sì, perché un conto è parlare, un’altro è lasciare qualcosa di scritto che può recare un danno, anche se solo d’immagine…
Per come si era presentato dopo la vittoria delle elezioni a San Donà, dichiarando che voleva migliorare la comunicazione e la trasparenza con i cittadini, Cereser è stato per me una grandissima delusione, direi doppia, visto che attualmente ricopre anche il ruolo di Presidente della Conferenza dei Sindaci…
Inqualificabile poi il suo abbandono di ieri in Conferenza Sanità, dopo che era stata bocciata la sua Proposta di voto ponderato ai Comuni, che vorrebbe dire che si conta per numero di abitanti, anche questa bollata con un sonoro 18 a 2 che lascia poco spazio alle interpretazioni, e per le cariche che ricopre andarsene non mi sembra una grande dimostrazione di maturità politica, la cui grandezza non veniva certamente esaltata nella mancanza del numero legale del Consiglio Comunale di San Donà del giorno prima…
Tutto questo discutere sulla presenza della stampa ha portato via tempo, come la querelle sull’incontro di Gasparotto e Bertoncello con Zaia, che Striuli, e non solo lui, non hanno per niente gradito, anche qui Bertoncello è stato abile a dire che lui ha solo risposto alla chiamata di Zaia, e gli aveva chiesto un appuntamento ancora l’anno scorso !
Spiegazioni formali scontate, ma bisogna essere degli ingenui per crederci, basta un minimo di logica, un anno fa Bertoncello ha preso un appuntamento con il Governatore del Veneto per andarci con un sindaco del Centrodestra?
Suvvia, non offendiamo l’intelligenza della gente, perché mai incontrarsi “improvvisamente” a San Vendemmiano e non nella sede istituzionale di Palazzo Ferro Fini, e senza nessun annuncio ufficiale, vi risparmio altri particolari poco edificanti, ma ribadisco che la “spinta” per questo incontro è partita dall’Assemblea del 19 settembre a Concordia…
Ultime due cose importanti,
la prima sulla presenza del Direttore generale ULSS 10 Carlo Bramezza, che ha esordito diffidando chiunque a fare Delibere che attribuiscano a loro la responsabilità dello studio di valutazione commissionato dalla Conferenza dei Sindaci, e da più parti contestato come attendibilità, e qui Andrea Tamai magari potrebbe dirci qualcosa di più…
la seconda riguarda l’Ospedale unico come argomento unico di discussione, non si è parlato di due Poli ospedalieri, o di una loro pur minima possibilità di fattibilità, nessuno ha aperto bocca su questo, nemmeno il sindaco di Portogruaro Antonio Bertoncello, che fuori dalla Conferenza fa le Crociate, pardon, Assemblee di ogni tipo contro l’Ospedale unico, ma non lì, allora ha ragione Bramezza quando dice non capirlo… (clicca qui)
Qualcuno ha detto che parlare con Bramezza è come parlare con Zaia, al riguardo dell’Ospedale unico e della Sanità nel Veneto Orientale, di questo sono convinto anch’io, Bramezza va ovunque lo chiamino, a volte anche quando non lo fanno, è abile a illustrare e convincere sulla bontà dei suoi progetti e delle proprie tesi, ed è per questo che dopo tanto parlare e discutere di Schede ospedaliere e di Sede della nuova struttura, e di infiniti incontri informativi, era meglio se i Sindaci fossero soli a decidere cosa fare, almeno in questa ultima fase, usando la testa loro, senza condizionamenti, ma da quel che si vede e si sente, non credo andrà così…
G.B.
Andrea Cereser
messo all’angolo dai sindaci
Lotta tra sandonatese e portogruarese
OSPEDALE UNICO
Non passa il "voto ponderato"
in base agli abitanti.
Verso il ballottaggio fra due siti
.
Bocciata dalla Conferenza dei Sindaci Sanità
la proposta di «voto ponderato» del sindaco di San Donà, Andrea Cereser, per la scelta del sito dell'ospedale.
Con Cereser ha votato solo il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, e la proposte non è quindi passata con un risultato clamoroso: 18 voti a 2.
Forse per la delusione, Cereser ha abbandonato subito dopo l'aula.
I primi cittadini del Veneto Orientale hanno poi deciso di rinviare la scelta del sito mandando al ballottaggio un sito scelto dai sindaci del Portogruarese (attualmente le candidature sono due: Portogruaro e Annone/San Stino) e uno dai primi cittadini del Sandonatese (attualmente le candidature sono 4: San Donà, Noventa, Ceggia e Torre di Mosto).
Entro sette giorni, ovvero 8 l'ottobre, data in cui è già fissata un nuova riunione della Conferenza, le due candidature saranno portate all'attenzione della Direzione della Azienda Sanitaria che provvederà a delineare i diversi scenari che si creerebbero, rispetto alla programmazione delle strutture intermedie, come gli ospedali di comunità. E un mese dopo finalmente si voterà il sito.
A preoccuparsi particolarmente di restare con un territorio sguarnito, qualora la scelta del nuovo sito cadesse nel mandamento concorrente, sono stati i sindaci del Portogruarese che attualmente fanno riferimento al solo ospedale di Portogruaro, mentre nel Sandonatese ci sono la Casa di Cura Rizzola e l'ospedale di Jesolo, oltre alla vicinanza degli ospedali hub di Mestre e Treviso. Al massimo entro Natale, quindi, ci dovrebbe essere, finalmente la decisione.
D'altra parte, dopo l'incontro con il presidente della Regione, Luca Zaia, dei sindaci Antonio Bertoncello di Portogruaro e Giacomo Gasparotto di Gruaro, la strada verso l'ospedale unico è senza ritorno. In conferenza si è molto discusso sui presunti tempi di proroga per decidere che avrebbe concesso Zaia, tempi brevissimi o un paio di mesi, ma non si è forse sottolineato l'aspetto più importante: ora non c'è più nessun sindaco che parla di scelte alternative all'ospedale unico di rete, come l'ospedale diviso in due: polo chirurgico a Portogruaro e polo medico a San Donà.
La riunione si era aperta con una lunga discussione all'insegna della polemica sull'incontro avuto dai sindaci Bertoncello e Gasparotto con il presidente Zaia. Maurizio Marcon
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
Ospedale unico, è guerra tra San Donà e Portogruaro
Cereser abbandona la Conferenza
dopo la bocciatura del voto ponderato
Striuli: «Nel prossimo incontro di mercoledì
esamineremo i due siti proposti»
PORTOGRUARO Un sito per il Sandonatese e uno per il Portogruarese, tensioni continue alla conferenza dei sindaci che rinvia ancora la decisione finale a mercoledì prossimo. Ne resterà solo uno, alla fine, ma la strada è ancora in salita e in sindaci non si accordano.
Per il momento l’ospedale unico provoca la spaccatura anche nel Pd delle due prime città del Veneto Orientale. Riunione fiume per la conferenza dei sindaci della sanità, quattro ore filate e il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, che lascia la riunione dopo la bocciatura del voto ponderato da lui proposto per far contare di più i Comuni con più abitanti.
Ieri l’assemblea era aperta alla stampa, invitata dal presidente Luciano Striuli, nonostante la contrarietà espressa dallo stesso Cereser e anche dal sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, che si sono opposti. I sindaci, in tutto venti, a maggioranza hanno voluto che la stampa restasse.
Il voto ponderato è stato votato dal solo Cereser e dal sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia: «Uno schiaffo a 42 mila abitanti», ha commentato duramente Cereser lasciando polemico la riunione, «questa decisione non tiene conto della democrazia nel voto».
Striuli ha rinviato a mercoledì prossimo l’esame di due siti che siano espressi da parte dei due mandamenti, San Donà e Portogruaro, e che siano espressione condivisa dai territori. «Questo agevolerà l’Asl 10 nella proposta di strutture intermedie e compensative», spiega Striuli, sindaco di Caorle e presidente della conferenza dei sindaci per la sanità, «degli altri territori che non saranno destinatari della sede unica.
Se i mandamenti esprimeranno due siti, quindi due candidature precise, la conferenza di mercoledì prossimo darà mandato all’azienda di formulare i piani compensativi per gli altri comuni che non avranno l’ospedale.
Se non arriveranno, invece, i due siti, ho messo a verbale che andremo al voto per ogni singolo sito proposto finora dai vari Comuni, a prescindere dalle pesature che sono state date dalla commissione tecnica. Li metteremo in votazione tutti uno per uno finchè arriveremo alla maggioranza per la definizione di un sito definitivo e manderemo tutto alla Regione».
Un’atmosfera molto tesa, ieri pomeriggio a Portogruaro, con il presidente Striuli impegnato a dare e togliere più volte la parola ai sindaci visibilmente accesi. Gianluca Forcolin, sindaco di Musile, ha attaccato Cereser: «Doveva restare in aula a discutere e votare con gli altri sindaci».
La palla passa ora ai due mandamenti per le due candidature naturali, Portogruaro e San Donà, a meno di una soluzione intermedia che potrebbe essere ad esempio San Stino. Giovanni Cagnassi
(Fonte. la Nuova Venezia)
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