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14/11/2014 - Primo piano e Cronaca

BASTA CHE PIOVA E SI VA SOTTO ! SINDACO, FUORI IL ROSPO !

Bertoncello ci dica la verita' sulle responsabilita', che lo sanno benissimo...

14 Novembre 2014 (Da guardare per intero anche il video e  leggere i Pdf)


 

BASTA CHE PIOVA...

Sindaco Bertoncello:

Fuori il rospo !

 

Caro Sindaco, fuori il rospo, e ci dica bene la verità e le responsabilità di un sistema di governo tra Comune, Provincia, Regione , con Consorzi di bonifica e Genio civile che fa “acqua da tutte le parti”, basta chiacchiere, che lo sapete bene…

Sindaco, non dica che la colpa è la mancanza di un numero di telefono unico, perché è una mancanza di rispetto all’intelligenza del cittadino…

Già nel febbraio 2007 durante il Forum Ambientale nel 2 Tavolo Acqua, il direttore di CdB Sergio Grego aveva evidenziato la mancanza e ritardi di investimento per le opere di salvaguardia e di sicurezza del nostro territorio, dunque ben si conoscevano le esigenze degli interventi da fare… (clicca qui)

Nel verbale del 21 febbraio 2007, a pagina 2 si legge:

“Il Genio Civile regionale ha i compiti di gestire e realizzare opere di difesa idraulica dei corsi d’acqua principali.

La realizzazione e la progettazione di nuove opere di bonifica nel reticolo minore è invece affidato ai Consorzi di Bonifica a seguito dell’approvazione e del finanziamento da parte del Comune, della Regione e dello Stato.”

Poi, sempre parlando di esondazioni ( Grego) a pagina 5 si legge: “Mentre l’agricoltura tollera gli eventi di esondazione, le città non lo fanno; la regione Veneto dopo l’evento del 2000 ha previsto un’integrazione tra idraulica e urbanistica, evidenziando la necessità di maggiori pianificazioni.

E se non bastasse, a Fossalta di Portogruaro, nell’ottobre dell’anno scorso, c’è stato un Consiglio Comunale specifico sulle ricorrenti alluvioni (clicca qui) , dove l’allora sindaco Paolo Anastasia ha detto chiaramente che manca una programmazione seria, e che solo ultimamente ci si è reso conto del problema , e si inizia parlare di territorio e della necessità di “parlare” col Friuli, oltre ad evidenziare che in loco i sistemi fognari sono sottodimensionati rispetto ai cambiamenti climatici ormai ben evidenti…

Allora, cosa vuol dire tutto questo ? Semplice, che siamo governati da una politica che non sa governare, i loro sforzi sono tutti volti ad arrivare alle poltrone, una volta lì, sono troppo stanchi per lavorare, ammesso poi che ne abbiano le competenze…

 

Piove, governo ladro? No, anche incapace…

E la Conferenza dei sindaci?

 

 G.B.

AGGIORNAMENTO DEL 15.11.2014

Comunicato del Comune di Portogruaro sull'emergenza idraulica

"Il giorno dopo" (clicca qui)


Danni per 5 milioni nel Portogruarese

 

IL SINDACO:

«La Regione deve però dichiarare

lo stato d’emergenza»


La casa protetta delle “Farfalle”

non riaprirà prima del 2015

di Rosario Padovano 

PORTOGRUARO Il giorno dopo la città fa la conta dei danni dopo l’incredibile nubifragio che ha allagato più della metà del territorio, provocando anche tracimazioni a Portovecchio e a Ronchi. Un primo bilancio approssimativo porta a cinque milioni, a cui aggiungere i duecentomila messi in conto dall’Asl 10 per la casa protetta delle “Farfalle”. Portogruaro sta pian piano tornando alla normalità. L’unico sottopasso allagato restava quello che collegava San Nicolò a Portovecchio, ma l’acqua è scesa fino a sparire completamente; così come nell’altra infrastruttura viaria, tra l’altro nuova, cioè il sottopassaggio collocato sotto alla variante alla tangenziale. Danni ingenti hanno riguardato dunque la “Casa delle farfalle”, il centro per disturbi alimentari di via Resistenza. Le nove pazienti non potranno rientrare in questa sede prima del 2015, e per tutto questo tempo dovranno essere curate in ospedale. Si tratta di degenti molto giovani che curano l’anoressia. Il responsabile del servizio tecnico dell’Asl 10, l’ingegner Peter Casagrande, ha svolto un sopralluogo nella comunità alloggio. I danni hanno riguardato tutti gli arredi al pianterreno, nove stanze da letto, la cucina e la sala ricreativa. Per non parlare poi delle infiltrazioni ai muri e sulla pavimentazione. Il responsabile del centro, Pierandrea Salvo, che il giorno dell’acquazzone aveva pesantemente attaccato il Comune e la Protezione civile per la mancata assistenza, ha lavorato per recuperare il prima possibile la strumentazione medica, i computer e gli indumenti finiti sotto acqua. Antonio Bertoncello, il primo cittadino, non replica alle accuse di Salvo. Si annunciano tempi lunghi, però, per i risarcimenti. «La Regione deve dichiarare lo stato d’emergenza», ricorda, «solo allora in teoria potremmo permettere alle persone di presentare le domande per gli indennizzi. Noi cercheremo di anticipare le modalità di intervento, per agevolare i cittadini danneggiati. Troveremo una formula». Impossibile allentare il Patto di Stabilità. I danneggiati dovranno continuare a pagare le tasse come se non fosse accaduto nulla, mentre fa pensare l’assenza di autorità politiche regionali. I danneggiati di Portogruaro si sentono dimenticati dalle istituzioni. Ieri la disperazione si leggeva ancora sul volto degli abitanti di via Botticelli, delle Palazzine e del rione di Beata Maria Vergine. Almeno un centinaio di persone hanno perduto l’auto. Si calcola che a Portogruaro oltre cinquemila persone, a vario titolo, siano state coinvolte nell'ondata di maltempo. Calcolando un migliaio di euro a testa di danni, si arriva facilmente a toccare quota cinque milioni. Le opere di bonifica, da sole, hanno subito rotture per 200 mila euro. Il livello dei fiumi si è abbassato, ma la guardia resta alta, perché è annunciata una nuova perturbazione di origine atlantica per questa sera. Inizialmente soffierà la bora, poi domani lo scirocco e domenica il libeccio. Il mare difficilmente riceverà le acque dei fiumi. Il Livenza si sta abbassando, ma aumenta il livello del Meduna, anche per l’apertura delle dighe di Ravedis e Redona. A San Michele emergenza rientrata a Villanova della Cartera e Malafesta. Si sono ritirate le acque della roggia Rojada, tracimata in più punti.

 

(Fonte: la Nuova Venezia)

 


 

CONSORZI DI BONIFICA NEL MIRINO

 

Gli agricoltori della Cia battono i pugni:

«Chiedano più fondi da Venezia»

 

di Giovanni Monforte

MESTRE «I Consorzi di bonifica devono pretendere più risorse dalla Regione, gli interventi sul territorio sono insufficienti».

La Confederazione italiana degli agricoltori (Cia) di Venezia chiede un cambio di rotta ai vertici dei consorzi di bonifica, perché «battano i pugni sul tavolo» contro la Regione. «Bisogna dare atto al lavoro svolto dai tecnici dei Consorzi di bonifica, presenti notte e giorno nelle zone più colpite.

Lo stesso apprezzamento, però, non possiamo esprimerlo nei confronti degli Amministratori dei Consorzi», commenta Paolo Quaggio, presidente di Cia Venezia, «è da tempo che segnaliamo, anche nelle assemblee consortili, la soggezione nei confronti della Regione.

Non sono stati ottenuti fondi sufficienti per la realizzazione di interventi straordinari, di cui il territorio ha urgente bisogno, né adeguati stanziamenti per i lavori di manutenzione. Ci si accontenta delle briciole, mentre occorrono investimenti». Ieri Quaggio ha fatto una ricognizione della situazione insieme ai referenti locali delle zone più colpite. «

Ora ci sarà la consueta conta dei danni ed è assurdo, perché ci sono reali responsabilità», conclude il presidente di Cia Venezia, «a cosa serve avere dei Consorzi di bonifica che non si battono per avere le risorse necessarie?

La Cia ribadisce intanto la disponibilità dei suoi agricoltori a mettere a disposizione i propri campi, in occasione di precipitazioni di questo genere. Siamo disponibili a farli allagare, perché rappresentano gli unici polmoni permeabili del territorio.

Per quanto riguarda la Riviera del Brenta, sosteniamo che l’idrovia possa diventare una grande bacino di laminazione: non bisogna pensare che tutta l’acqua verrà sversata in laguna, non sarà necessario».

 

(Fonte: la Nuova Venezia)

 


 

MACCHINA DEI SOCCORSI IN CRISI

 

Il sindaco di Portogruaro Bertoncello

ammette disservizi durante l'emergenza

 

di Teresa Infanti

Qualcosa, nella macchina dei soccorsi, dev'essersi inceppato. È lo stesso sindaco Antonio Bertoncello a dire che ci sono stati dei disservizi legati all'incapacità di «comunicare nell'emergenza». Ieri, in Municipio, si è svolto un vertice tra l'amministrazione comunale, il Genio Civile, il Consorzio di bonifica, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile per capire meglio ciò che è successo nelle prime ore di mercoledì, quando sulla città sono caduti 200 millimetri di pioggia. «Il Consorzio di bonifica - spiega il sindaco - ci ha illustrato i dati registrati sul territorio. Ci hanno spiegato che Portogruaro è stata invasa da 6milioni di metri cubi d'acqua. Su tutto il territorio è come se fosse arrivata addosso la quantità d'acqua del lago di Barcis. Si è trattato di un fenomeno davvero eccezionale, mai registrato negli ultimi 40 anni». Se il motivo dell'alluvione viene dunque imputato alla violenza del fenomeno meteorologico, resta da capire se si poteva avvisare per tempo la popolazione e perché alle molte chiamate di aiuto non siano arrivati, in un tempo ragionevole, le adeguate risposte. «Alle 5 del mattino non era prevedibile quello che è successo poi alle 7. Da quello che abbiamo potuto verificare - continua il sindaco - le chiamate si sono concentrate in pochissimo tempo e in questa situazione i ritardi sono inevitabili. I 15 operai del Comune e gli agenti della Polizia Locale erano tutti impegnati sul territorio. La Protezione Civile ha chiamato i volontari e ha fatto quel che poteva. L'emergenza non è stata sottovalutata ma sicuramente - ammette il sindaco - ci sono stati dei problemi di comunicazione. Le segnalazioni dovrebbero arrivare ad un numero unico, in modo tale da avere un quadro complessivo delle situazioni più critiche e alle quali va data priorità. Nei prossimi giorni, assieme al Consorzio di bonifica organizzeremo degli incontri con i cittadini che giustamente vogliono capire come sono andate le cose». E aggiunge Luca Villotta, coordinatore della Protezione civile comunale: «Sono state impegnate 20 squadre con 63 volontari di Portogruaro. Gli interventi fatti sono stati 62, più altri 89 in affiancamento ai vigili del fuoco».
Intanto, al Centro disturbi alimentari «Casa delle farfalle» è stata fatta una prima stima dei danni, che ammontano a circa 200mila euro. La pavimentazione, i muri, le porte interne e tutti gli arredi al pian terreno, con 9 stanze da letto, cucina e sala ricreativa, sono stati danneggiati. Il responsabile del Centro, Pierandrea Salvo e i suoi collaboratori anche ieri hanno lavorato per cercare di recuperare prima possibile ciò che serve a proseguire le terapie alle 9 ragazze in cura: strumentazione medica, computer ma anche tutti gli indumenti finiti sott'acqua. «Serviranno circa tre mesi per poter ripristinare le attività nel Centro».

 

(Fonte: Gazzettino di Venezia)

 


 

Il diluvio nel Portogruarese 

costa milioni di euro

Il Consorzio di Bonifica ammette la propria impotenza:

"Impianti tarati al massimo per 100 mm/ora di pioggia,

e non per il doppio"

di Marco Corazza

Il nubifragio a Portogruaro costa milioni di euro. L'allarme è rientrato assieme ai corsi d'acqua mentre la popolazione si lecca le ferite.

 Nessun fine settimana festivo per tecnici e operai ma una nuova perturbazione in vista. «Siamo tutti al lavoro - spiega Sergio Grego, direttore del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale - è la terza nottata consecutiva per il personale».

Gli ingegneri hanno costantemente monitorato l'andamento delle quote e il funzionamento delle idrovore dalla sala di telecontrollo, mentre sorveglianti e operai hanno presidiato il territorio per intervenire sulle opere di bonifica in caso di necessità.

«La situazione si è gradualmente normalizzata nel corso della notte l'acqua è defluita anche dalle ultime aree ancora allagate».

Risultano confermati in circa 200 i millimetri di pioggia dell'evento che ha provocato gli allagamenti. «La Bonifica è stata studiata per gestire 30 mm in un’ora - spiega l'ingegner Grego - abbiamo potenziato il sistema fino a 100 mm, al doppio non arriveremo mai».

Insomma servono investimenti per mettere in sicurezza un territorio come il Veneto orientale e fino ad ora solo le amministrazioni di Portogruaro e San Michele al Tagliamento sono riuscite ad investire sulla sicurezza idraulica.

Il Consorzio invece ha già provveduto a chiedere alla Regione Veneto i danni subiti dalle opere di bonifica. I primi interventi in corso di attuazione sono di circa 200 mila euro.

«Ultima spiacevole conseguenza di quest'annata meteorologicamente difficile - ricorda Grego - è che il conto per il consumo di elettricità necessaria al funzionamento degli impianti idrovori anche quest'anno è stimato in oltre 3 milioni di euro».

 

(Fonte: Gazzettino di Venezia)

 


SINDACO ANASTASIA SULLA MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE ALLUVIONI

Dopo le mie iniziali "spinose" domande, da scoltare attentamente cosa risponde il sindaco di Fossalta di Portogruaro Paolo Anastasia...

Anastasia  parla di mancanza di Programmazione, di influenza dell'Autostrada che funge da diga per il terreno e dell'assenza di un canale scolmatore, di strutture fognarie inadeguate...

Nelle mie domande ho posto all'attenzione anche Giussago e Concordia, che vanno sempre puntualmente sotto acqua, chiedendo quale sia il coordinamente dei Sindaci ed Enti Preposti, in termini di Territorio...



 
PORTOGRUARO_ALLAGAMENTI_CONSORZI_DI_BONIFICA_NEL_MIRINO_.pdf

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ALLAGAMENTI_PORTOGRUARO_MACCHINA_DEI_SOCCORSI_IN_CRISI_.pdf

ALLAGAMENTI_PORTOGRUARO_MACCHINA_DEI_SOCCORSI_IN_CRISI_.pdf (113 KB)

COMUNICATO_DEL_CONSORZIO_DI_BONIFICA_VO_DEL_13_11_2014_.pdf

COMUNICATO_DEL_CONSORZIO_DI_BONIFICA_VO_DEL_13_11_2014_.pdf (37 KB)

FORUM_AMBIENTALE_VERBALE_TAVOLO_ACQUA_DEL_FEBBRAIO_2007_.pdf

FORUM_AMBIENTALE_VERBALE_TAVOLO_ACQUA_DEL_FEBBRAIO_2007_.pdf (61 KB)

COMUNICATO_COMUNE_DI_PORTOGRUARO_EMERGENZA_IDRAULICA_.pdf

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