Ci risiamo, sono spariti di nuovo i canali della Rai, le tre reti nazionali principali nel Nord est si vedono a macchia di leopardo, ossia solo nelle zone che hanno le antenne orientate verso Pordenone – Castaldia, quelle orientate su Udine no, così da qualche giorno…
Tutto questo mentre a giorni dovremo pagare il Canone Rai, che ci hanno assicurato senza aumenti, ma che la prossima volta ci ritroveremo probabilmente nella Bolletta della luce, misura adottata per risolvere il problema dell’evasione di questa odiate e iniqua tassa governativa, ingannevole nella sua dicitura di Canone perché non la si paga per il sevizio reso, ma per il solo possesso dell’apparecchio televisivo…
Di tutto questo la colpa non è della Rai, che fa soltanto quello che gli dice il Governo, che in pratica è il proprietario, e sugli ordini del padrone non si discute, nemmeno quando sono sbagliati come nel nostro caso, dall’avvento del Digitale in poi è andata in onda tutta l’incompetenza della nostra classe politica, che a Ginevra nel 2006 non ha presentato nessun piano delle frequenze, a differenza degli altri Paesi come Slovenia e Croazia…
Senza parlare ora dei problemi su scala nazionale, ma restando a quelli del Nord Est comprendenti Veneto e Friuli, e le Tre Reti Rai che non si vedono a Bibione, San Michele e Latisana, tanto per citarne alcuni, è perché la Rai di Trieste contattata da un tecnico antennista di Bibione, ha confermato di avere spento il canale 25 di Udine come da “ordini governativi” perché disturbava le frequenze dei Paesi confinanti… (Rettifica: Ho verificato che il canale 25 è stato spento in quanto provvisorio, ora è stato ceduto dalla RAI ad altro operatore come da programma... clicca qui)
Dunque non si tratta di rifare la sintonia di tv e decoder per rivedere la Rai, ma bisogna girare le antenna su altra direzione, pertanto bisogna chiamate l’antennista e spendere altri soldi, di media 50 euro, sempre che non consigli di cambiarla, come spesso succede, e allora si va dai € 200 in su…
Poi, benché nessuno ne parli, nel 2015 dovrebbe partire DVB T2, ossia il Digitale terrestre di seconda generazione, che non è compatibile con quelli che abbiamo ora in casa, anche se nuovi, dunque occhio a quello che acquistate in questo periodo natalizio, perché correte il rischio di doverli cambiare o prendere un decoder esterno, come fatto con il cambio da analogico a digitale !
Vergognoso questo silenzio e mancanza di informazione, anzi dilaga la disinformazione, vuoi per ignoranza, vuoi per convenienza, ai negozianti conviene stare zitti per vendere quanto hanno nei magazzini, ai politici conviene stare zitti per non fare sapere che sono ignoranti e stanno procurando danni ai cittadini, con conseguente esborso di denaro…
Telepordenone ha trattato in parte le problematiche sopra riportate, ma lo ha fatto in maniera incompleta e ovviamente di parte, con la Rai il direttore Gigi Di Meo non ci va certo a braccetto, ma qualcosa di più e meglio avrebbero potuto fare e dire, è pur sempre informazione...
Me la prendo anche con i nostri parlamentari locali, Andrea Martella e Sara Moretto del Pd, e Emanuele Prataviera della Lega Nord, che sembrano ignorare completamente quanto sta avvenendo, eppure Martella dovrebbe conoscere alcuni dettagli, per essere stato a suo tempo cofirmatario di un ODG assieme all’onorevole Rodolfo Viola, a cui il Comitato di cittadini contro i disagi del passaggio al digitale terrestre del Nord est, si era rivolto.
Con Arianna Spessotto del M5S che fa parte della Commissione Trasporti e Comunicazioni ho accennato il problema, ma era scettica e mi ha chiesto di mandarle tutta la documentazione necessaria (?!), come se quanto prodotto dagli ’onorevoli Rodolfo Viola e Ivano Strizzoli del PD, non esistessero, basta andare a consultare le loro Interrogazioni, Interpellanze e ODG, specialmente quest’ultimo approvato nel Decreto mille proroghe dell’uscente Governo Berlusconi, dove si stanziavano 30 milioni di euro specificatamente per le problematiche del Digitale Terrestre del Veneto , Emilia Romagna e Friuli, poi invece spalmati su tutto il territorio nazionale, anche se le normative lo vietano…
Con i politici me la prendo anche perché oltre che ignoranti in materia, si sono dimostrati poco interessati, come l’ex parlamentare europea Debora Serracchiani, pure vicesegretario nazionale del PD e Governatore del Friuli, e ci metto dentro anche il suo vice Sergio Bolzonello, ex sindaco di Pordenone, che non ha mosso un dito a suo tempo su questi problemi, ma tornando ai parlamentari europei, mi domando cosa ci stanno a fare là, si poteva e doveva chiedere uno standard unico di trasmissione Digitale, ma non l’hanno fatto, e nemmeno si accorti che l’Italia non ha presentato un Piano delle Frequenze, e adesso si dovranno spegnere 144 Televisioni perché disturbano, con quel che ne consegue, e le prime “avvisaglie” sono i problemi sopra riportati…
Su quello che possiamo definire un vero e proprio scandalo delle frequenze prima date e ora tolte, vi parlerò nel dettaglio in un Articolo specifico e dedicato, perché così capirete perché in Italia abbiamo un debito pubblico di oltre 2000 miliardi di euro, così capirete che lo stipendio che percepiscono i nostri politici non è proporzionale al loro merito e rendimento, diciamo pure che “è rubato”, e lo dimostrano i risultati che hanno saputo produrre, o meglio, non produrre!
PS.
Propongo per i Politici uno stipendio politico di sopravvivenza, una specie di una tantum di 2000 euro, che con tutti i disoccupati che ci sono ci sarebbe la fila per occupare quei posti, e ogni 2 mandati un ricambio, naturalmente nessun altro lavoro o incarichi esterni, chi va a Roma pensa e lavora a tempo pieno per l’Italia, e vedrete che di “mafia capitale” ne nasceranno poche, fino ad estinguersi…
G.B.