15 Gennaio 2015 (Forse questa volta l'Assessore regionale è stato troppo spiritoso...)
Lega: "La resa dei conti" !
Il "vizietto" del social...
Quello di "sparare offese" su Facebook sembra sia lo sport preferito dei leghisti, molti bravi a fare a gara a chi la spara più grossa, salvo poi spesso pentirsene e dare le dimissioni, così facendo molti signor nessuno hanno avuto il loro momento (infausto) di gloria... contenti loro.
Sicuramente la politica non ne sentirà la mancanza, va di moda invocare la libertà di pensiero e di espressione, io ci aggiungo anche la liberta di pagare!
Ognuno fa le sue scelte, ma a volte senza usare il cervello!
Lunga è la lista dei "fazzoletti verdi" che adesso tornano buoni per piangere, perchè tante sono state le frasi che non definirei nemmeno razziste, ma insulse e prive di intelligenza, e tante sono state le querele della ex ministro Cecile Kyege nei loro confronti, perchè a tutto c'è un limite e la dignità della persona va sempre rispettata...
Ora stanno arrivando le sentenze di condanna, come quella a Fabio Ranieri, segretario della Lega Nord in Emilia, che si è beccato 1 anno e tre mesi, più 150 mila euro di risarcimento, a questo è seguito un "botta e risposta" tra Salvini e la Kyenge:
"Alla faccia della Libertà di Satira! Neanche a un ladro o a uno spacciatore danno una condanna così, pazzesco", scrive su Fb il segretario della Lega Nord, ottenendo 14mila 'Mi piace' e 1.500 condivisioni. A stretto giro arriva su twitter la replica dell'europarlamentare Pd: "Caro @matteosalvini dire che i neri sono animali non è uno scherzone, alias satira, è reato ed è per questo che ne rispondete in tribunale". (Fonte Ansa)
Io invece mi soffermo solo su Daniele Stival, leghista di casa nostra e figura politica importante e anche molto attiva all'interno del panorama regionale, uno che sa ragionare e che ha raggiunto risultati importanti, eppure della Kyenge ha detto: "Siamo profondamente sdegnati per i termini offensivi utilizzati da Calderoli nei confronti di una creatura di Dio quale è l'Orango! Riteniamo vergognoso che si possa paragonare un povero animale indifeso e senza scorta a un Ministro congolese" (clicca qui)
Usassero i leghisti la stessa incisività per fare proposte di legge chiare e dirette, potremmo anche dire che non tutti i politici rubano lo stipendio, invece così producono solo "scimmiottamenti" al loro comportamento, come un certo Gianfranco Marocchi (leghista), che ho scoperto su Facebook e che ha postato: " cara Niko non lasciarti intimidire da questo sporco sinistroso che non ha dignità ne cervello", (clicca qui) giudizio riferito al sottoscritto, che ora forse deve pensare a tutelarsi...
G.B.
Offese alla Kyenge,
prima condanna.
Anche Stival a rischio
L'Assessore regionale aveva ripreso i post razzisti
contro l'allora ministro.
Ora potrebbe dover pagare un conto molto salato
Molti dovranno prepararsi a fare economie perché presto potrebbero essere chiamati a mettere mano al portafoglio.
Tra questi sicuramente l'Assessore regionale alla caccia e alla protezione civile, il leghista portogruarese Daniele Stival.
Proprio lui, infatti, riprendendo un post del compagno di partito Roberto Calderoli in cui si paragonava l'allora ministro Cecile Kyenge a un orango (in base a un fotomontaggio postato dal leghista Fabio Rainieri), c'era andato giù ancora più pesante. Stival, infatti, se l'era presa con Calderoli e Rainieri, dicendo che un paragone del genere offendeva gli oranghi.
Una caduta di stile che a Stival aveva fruttato una valanga di note in cui gli si faceva rilevare che, con un fisico come il suo, lui era proprio l'ultimo bipede al mondo a poter criticare l'aspetto di qualcuno.
Ma al di là delle battute da bar, la caduta di stile ora rischia di trasformarsi in una caduta del conto bancario dell'assessore leghista. Dato che il tribunale ha dato ragione all'ex ministro Kyenge proprio per il caso che aveva scatenato tutta la vicenda.
Il tribunale di Roma ha condannato a un anno e tre mesi Fabio Rainieri, ex parlamentare della Lega Nord e attuale vicepresidente dell'assemblea legislativa emiliano-romagnola, per la pubblicazione sul proprio profilo Facebook di una foto dell'allora ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge, con il volto ritoccato in modo da apparire una scimmia. Era imputato di diffamazione con l'aggravante della discriminazione razziale. I giudici l'hanno anche condannato ad un risarcimento di 150 mila euro.
Ora, a cascata, tra le figure a rischio ci sono proprio Calderoli
(che all'epoca era però parlamentare) e Stival,
che invece non gode dell'immunità.
(Fonte: la Nuova Venezia)
|