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27/09/2015 - La Politica

PORTOGRUARO AL REFERENDUM ! ULTIME ORE: ECCO LA SITUAZIONE

Si punta alle 400 firme, ottima risposta dei cittadini "pluripartitici"...

27 Settembre 2015

(Sotto la video-intervista a Francesco Tomba, uno degli organizzatori...)


 

ECCO LA SITUAZIONE...

ULTIME ORE PER FIRMARE !!

 


 

REFERENDUM

GLI OTTO QUESITI

 

PRIMO QUESITO - ELIMINAZIONE DEI CAPILISTA BLOCCATI E DELLE CANDIDATURE PLURIME

La nuova legge elettorale (Italicum), che entrerà in vigore il 1° luglio 2016, prevede dei grossi collegi plurinominali, nei quali ogni partito presenterà una propria lista composta da un capolista bloccato e da altri candidati, che invece saranno eletti tramite le preferenze.

Come risultato, dato il premio di maggioranza, i partiti perdenti eleggeranno (quasi) solo capilista. Di conseguenza la Camera sarà composta per almeno la metà da deputati nominati dai partiti e dai capi dei partiti, come con il Porcellum.

Allo stesso tempo, ai capilista è data la possibilità di candidarsi in più collegi, fino a 10: nelle mani dei partiti sarà perciò la scelta dei primi “non eletti”.

Il quesito proposto elimina i capilista bloccati (tutti saranno eletti con le preferenze) e la possibilità per questi di candidarsi in dieci collegi (potranno candidarsi solo in un collegio).

 

SECONDO QUESITO - ELIMINAZIONE DELLA LEGGE ELETTORALE PROPORZIONALE CON PREMIO DI MAGGIORANZA, CAPILISTA BLOCCATI E CANDIDATURE MULTIPLE

L’Italicum è una pessima legge elettorale: decreta un vincitore per legge attraverso un premio di maggioranza che potrebbe essere anche spropositato, mortifica la rappresentanza attraverso candidature bloccate, collegi enormi e il riparto dei seggi su base nazionale (il risultato nel singolo collegio non conta).

Per questo labrogazione dell’intera legge (e il conseguente ritorno al Consultellum, in attesa di una legge elettorale migliore) è un obiettivo da porsi, ed è un obiettivo realistico: il quesito, infatti, 2016, resistendo perciò alla giurisprudenza costituzionale in materia. prevede la eliminazione completa dellItalicum, prima della sua entrata in vigore, prevista il 1 luglio.

 

TERZO QUESITO - RICONVERSIONE ECOLOGICA DELLECONOMIA: ELIMINAZIONE DELLE TRIVELLAZIONI IN MARE

Lobiettivo del terzo quesito è abrogare quelle parti dellarticolo 35 del cosiddetto "Decreto-sviluppo" (governo Monti, 2012) che derogano al divieto generale di trivellazioni entro le 12 miglia dal perimetro delle aree protette marine e terrestri, per quanto riguarda gli iter autorizzativi già in corso.

 

 

QUARTO QUESITO - RICONVERSIONE ECOLOGICA DELLECONOMIA: ELIMINAZIONE DEL CARATTERE STRATEGICO DELLE TRIVELLAZIONI

Si tratta di un quesito strettamente legato al quesito numero 3. Attraverso lo “Sblocca Italia”, il Governo ha incluso le attività di ricerca e coltivazione (estrazione) di idrocarburi tra le attività strategiche indifferibili e urgenti che, pertanto, possono usufruire di iter autorizzativi facilitati e in deroga (cancellando importanti elementi di garanzia e di controllo quali il vincolo preordinato allesproprio e depotenziando la partecipazione delle Regioni e degli enti locali ai relativi procedimenti amministrativi), oltre a prevedere tempi più lunghi per le concessioni di esplorazione (fino a 12 anni) e di sfruttamento del giacimento.

Il quesito mira a eliminare il carattere strategico della ricerca e trivellazione di idrocarburi, riportando liter autorizzativo alla procedura ordinaria e, al contempo, riducendo la durata delle autorizzazioni di esplorazione e sfruttamento (rispettivamente 6 e 30 anni).

 

 

QUINTO QUESITO - RICONVERSIONE ECOLOGICA DELLECONOMIA: DALLE GRANDI ALLE PICCOLE OPERE

Il Referendum di soppressione della legge obiettivo punta ad eliminare le procedure speciali per le grandi opere voluta nel 2001 dal Governo Berlusconi e mai cancellate, nonostante il presidente della Autorità Anticorruzione le abbia definite "criminogene". Una lista sterminata di opere inutili e devastanti ad alta intensità di cemento, asfalto e consumo di suolo, con molte autostrade, pezzi di Alta velocità e quasi nulla destinato alle reti per il trasporto in città, le uniche davvero utili.

Semplificazioni che hanno eliminato la possibilità per i Comuni di decidere sul loro territorio, indebolito la Valutazione Ambientale e la vigilanza pubblica, potenziato i poteri delle imprese, cancellato la qualità del progetto ed evitato una selezione rigorosa delle opere.

Il Referendum abolisce la legge 443 del 2001 e tutti gli articoli del Codice Appalti vigente n. 163/2006 che hanno attuato le procedure semplificate della legge Obiettivo.

 

 

SESTO QUESITO - TUTELA DEL LAVORATORE: ESCLUSIONE DEL DEMANSIONAMENTO

Con il Jobs Act il datore di lavoro può decidere di assegnare al lavoratore mansioni inferiori rispetto a quelle precedentemente svolte, senza consultarsi con il lavoratore: sarà sufficiente che siano in corso processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale.

Come se non bastasse, sono consentiti accordi individuali che comportino lo svolgimento di mansioni inferiori, associati ad una riduzione della retribuzione.

Queste norme, dunque, incidono sulla retribuzione: - in modo indiretto in caso di scelta aziendale, come lesclusione delle indennità accessorie (e.g. le trasferte);

- in modo diretto: il lavoratore, che è anche la parte debole, potrebbe essere costretto a firmare un accordo sconveniente perché minacciato di perdere il posto.

Queste norme gravano sulla professionalità del lavoratore, di fatto dando legittimità a ipotesi di vero e proprio mobbing.

Con la loro abrogazione rientrerà in vigore la precedente formulazione dellart. 2103 del Codice civile per cui il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto, o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito, o a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte senza alcuna diminuzione della retribuzione: a tutela della professionalità del lavoratore.

 

SETTIMO QUESITO - TUTELA DEL LAVORATORE DAI LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI

Con il Jobs Act, il lavoratore licenziato per motivi economici non ha più la possibilità di essere reintegrato.

Il diritto alla reintegrazione è limitato ai soli licenziamenti discriminatori, e a casi particolari di licenziamento disciplinare ingiustificato, ed è previsto un indennizzo economico proporzionale alla anzianità di servizio: una sorta di risarcimento del danno.

Ma quanto vale perdere il lavoro?

Inoltre, il contratto a tempo indeterminato è stato trasformato in un contratto risolvibile in ogni momento da parte del datore di lavoro solo per i neo assunti, aumentando così la discriminazione per questa categoria di lavoratori.

Abrogando queste norme, il così detto “contratto di lavoro a tutele crescenti” godrà, finalmente, delle tutele quanto meno nella misura previgente di cui alla cd. riforma Fornero, e oggi applicabili solo ai contratti stipulati prima del Jobs Act:

- ove il fatto sia del tutto insussistente, il licenziamento disciplinare potrà prevedere il reintegro, oltre alla indennità;

- il licenziamento economico (cioè per ragioni inerenti alla attività produttiva) comporterà il pagamento di un’indennità, a meno che il motivo del licenziamento non sia manifestamente infondato, nel qual caso il giudice potrà ordinare la reintegrazione.

 

OTTAVO QUESITO - TUTELA DELLA DOCENZA E DELLAPPRENDIMENTO: ELIMINAZIONE DEL POTERE DI CHIAMATA DEL PRESIDE-MANAGER

Lottavo quesito intende cancellare la norma contenuta nella recente riforma della Scuola che attribuisce al Preside la facoltà di chiamata diretta degli insegnanti.

Lo scopo del quesito è quello di evitare la precarizzazione progressiva di tutti i docenti, sopprimendo sia il potere di scelta del dirigente scolastico, sia lincarico triennale.

In particolare, è evidente come lo strumento della chiamata diretta, in altri ambiti della Pubblica Amministrazione, si sia prestato ad usi distorsivi che hanno favorito i clientelismi.

La Scuola Pubblica deve essere difesa da “Parentopoli”.

 

 

Alessio Ruta: 3441298628

Marco Guglielmo: 3442397061

http://referendum.possibile.com || referendum@possibile.com

 


 

REFERENDUM A PORTOGRUARO: CON QUATTRO TEMI PER OTTO SI !
25/09/2015 - La Politica

REFERENDUM A PORTOGRUARO: CON QUATTRO TEMI PER OTTO SI !

Sabato 26 / Domenica 27 - Lavoro, Scuola, Ambiente e Democrazia...


PORTOGRUARO AL REFERENDUM ! ULTIME ORE: ECCO LA SITUAZIONE...

Francesco Tomba, uno degli organizzatori, ci aggiorna sulla situazione e andamento di questo Referendum che deve raggiungere quota 500.000 firme, a Portogruaro si punta e prevedono almeno 400, che  sarebbero un buonissimo risultato...



 
BANCHETTO_PER_IL_REFERENDUM_IN_PIAZZA_A_PORTOGRUARO_.pdf

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