29 Dicembre 2015 (Comunicato stampa Camera Avvocati Portogruaro... clicca qui)
Comunicato stampa di Terenzi, Gruppo "CentroSinistra - Più Avanti Insieme"... clicca qui
GIUDICE DI PACE :
KAPUT !
Così ha deciso la sempre più "tedesca" GIUNTA SENATORE
8 Voti Favorevoli
5 Contrari, 1 Astenuto e 3 Assenti
Portogruaro resta senza "giustizia"...
Nel Consiglio Comunale di Lunedì 28 dicembre 2015, c'era da votare un punto all'ordine del giorno molto importante:
9. Ufficio del Giudice di Pace di Portogruaro - Cessazione del Servizio.
NEL DETTAGLIO...
Vediamo gli 8 voti favorevoli della Maggioranza: Maria Teresa Senatore, Gastone Mascarin, Alessandra Zanutto, Marisa Furlanis, Enrico Zanco, Antonio Matera, Giorgio Barro e Cristian Moro.
Poi sempre della Maggioranza abbiamo Luciano Gradini che si è Astenuto, mentre Leonardo Barbisan e Alida Manzato erano Assenti.
Sono 5 i voti contrari della Minoranza: Claudio Fagotto, Paolo Scarpa, Marco Terenzi, Irina Drigo e Vittorina Pizzolitto, mentre Roberto Zanin è risultato assente.
Dunque questi i nomi dei Componenti del Consiglio Comunale (*) di Portogruaro che si sono obbligatoriamente assunti le proprie responsabiltà per l'esito di questa vicenda che vede il Giudice di Pace cessare il suo Servizio per il Portogruarese e andare a Pordenone, qualcuno ha detto sarcasticamente "giustizia è fatta! ".
Altre analisi più approfondite per il momento le rimandiamo...
Prima si deve metabolizzare quanto avvenuto e perchè è avvenuto, in quanto l'unica cosa certa che in Campagna elettorale trovava tutti i Candidati sindaco d'accordo era proprio il mantenimento dell'Ufficio del Giudice di Pace ! (clicca qui)
Possiamo avere ancora fiducia di questa politica che non mantiene le promesse e non ci consulta?
A voi la risposta, ma prima contate almeno fino a dieci, non si sa mai, dovesse "scapparvi qualcosa"... siete senza il Giudice di Pace!!!
PS.
Nein! Anche durante questo Consiglio Comunale il sindaco Senatore ha minacciato e promesso di sanzionare duramente chi del Comune rilascia all'esterno "dati falsi", e ha già dato ordini precisi per indagare e scovare il colpevole, meno male che in Italia hanno abolito la pena di morte!
G.B.
IN ARCHIVIO...
|
24/05/2015 - Portogruaro Elezioni 2015 |
|
Portogruaro: Ecco gli interventi presi singolarmente degli aspiranti Sindaco
|
CAMERA AVVOCATI DI PORTOGRUARO
COMUNICATO STAMPA 29.12.2015 —2— Rettificato
SINDACO E MAGGIORANZA
METTONO I LUCCHETTI AL GIUDICE DI PACE
La Camera degli Avvocati di Portogruaro prende atto, con sconcerto e rammarico, della scelta adottata dal Sindaco e dalla maggioranza nel Consiglio Comunale del 28 dicembre di sancire la definitiva chiusura del Giudice di Pace di Portogruaro.
Una decisione che non possiamo che giudicare sciagurata perché fondata su argomentazioni prive di consistenza, pertanto ingiustificata e incomprensibile.
Le non plausibili motivazioni addotte dalla maggioranza consiliare in questi mesi e, da ultimo, in sede di Consiglio Comunale non fanno altro che confermare ciò che fin dal principio è apparso evidente: si tratta di una decisione di carattere esclusivamente politico, mero corollario della destinazione ad altre voci di spesa dei fondi che avrebbero dovuto, invece più opportunamente, essere impiegati per il mantenimento del Giudice di Pace cittadino, non soltanto in ossequio ai più elementari principi di buona amministrazione ma vieppiù per il doveroso rispetto dovuto agli impegni assunti con la cittadinanza in sede preelettorale da parte del Sindaco Senatore e della sua Giunta, nonché da parte dei consiglieri della maggioranza che tale decisione hanno condiviso.
Invero, né l'ammontare della cifra da stanziarsi (vieppiù in considerazione di altre e ben più ingenti già destinate ad altri capitoli) né la pretesa impossibilità di far fronte all'implemento del personale dipendente costituiscono una giustificazione plausibile e convincente della mancata adesione da parte del Sindaco e della maggioranza consiliare all'invito rivolto anche dalla Camera degli Avvocati di Portogruaro di rinviare di un anno ogni decisione sul futuro dell'Ufficio.
E' stato invece scelto di decretare la chiusura del servizio. Una scelta fortemente penalizzante per la città e per il territorio, certamente destinata ad avere importanti ripercussioni negative per il futuro. Una scelta che avrebbe richiesto la preliminare creazione di un tavolo tecnico per approfondire tutti gli aspetti della questione, che vedesse coinvolta l'Amministrazione cittadina, gli altri Comuni del comprensorio, la Camera degli Avvocati, il Giudice di Pace Coordinatore: molteplici le strade da percorrere: coinvolgere la Regione Veneto al fine di chiedere alla stessa la compartecipazione alla spesa o il ristoro di parte almeno degli oneri per il mantenimento degli Uffici della giustizia di prossimità (sulla falsariga di quanto già avviene in altre Regioni, le Marche e la Sardegna); aprire un confronto sul tema con la Città metropolitana, e dialogare costruttivamente, sulla base di dati reali, con gli altri Comuni del territorio.
Si è scelto, invece, di non ascoltare nessuno dei soggetti che sarebbero stati i naturali interlocutori in materia, manifestando assoluta indisponibilità al confronto, da sempre innegabilmente principio cardine del buon governo.
Ma quel che più è inaccettabile è che in sede di Consiglio Comunale, e dunque in pubblica seduta, siano state riferite dal Sindaco circostanze del tutto destituite di fondamento, non soltanto con accenti ben oltre il limite dell'opportunità politica e della correttezza, ma finanche denotanti assoluta ignoranza (in senso etimologico, beninteso) della normativa in materia.
È del tutto falso che la Camera degli Avvocati abbia dapprima manifestato all'Amministrazione Comunale e poi revocato la propria disponibilità a farsi carico del personale in forza all'Ufficio, assumendo in proprio un dipendente.
In primo luogo perché nessuna richiesta in tal senso da parte del Sindaco, della Giunta o dei Consiglieri è mai pervenuta alla scrivente Associazione, che invece ha preso solo atto di un atteggiamento di assoluta inspiegabile chiusura da parte dell'Amministrazione Comunale, la quale -va ribadito- neppure ha dato riscontro alla nostra comunicazione del 17 novembre u.s. con la quale si richiedeva la fissazione di un incontro con il Sindaco e gli Assessori, contestualmente mettendo a disposizione le risorse dell'Associazione -nel limite dei propri mezzi e ovviamente secondo legge- al fine di individuare ed elaborare congiuntamente una possibile soluzione.
In secondo luogo, quand'anche detta richiesta fosse pervenuta, essa sarebbe stata del tutto irricevibile perché inattuabile sarebbe stata la soluzione prospettata: la Camera Avvocati, quale associazione culturale no profit di privati cittadini, è soggetto giuridico incompatibile -per la natura dell'attività svolta in conformità degli scopi statutari- con la formula dell'assunzione di personale dipendente, peraltro non disponendo -perché giammai, ai sensi di legge, potrebbe disporre- di utile alcuno e, conseguentemente, di fondi idonei a garantire gli emolumenti necessari al mantenimento di dipendenti.
Ma, quel che più rileva, è che -come dovrebbe essere noto anche al Sindaco, alla Giunta e alla maggioranza- la normativa vigente in materia di spese di giustizia, relativamente agli Uffici del Giudice di Pace mantenuti a carico degli enti locali, il D. Lgs. 7 settembre 2012 n. 156, art. 3 comma secondo, ha previsto la possibilità del mantenimento degli Uffici locali del Giudice di Pace a condizione imprescindibile che gli enti locali si facciano «integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno del personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi».
La norma non ammette deroghe, conseguendone l'assoluta illogicità, insostenibilità e pretestuosità delle argomentazioni addotte dal Sindaco. Non si vorrebbe davvero interpretare le esternazioni del Sindaco come un maldestro tentativo di addossare agli Avvocati portogruaresi la responsabilità della chiusura del servizio.
Si tratta di fatto inaudito e gravissimo: affermare che la Camera degli Avvocati di Portogruaro avrebbe potuto -e, si intuisce, dovuto- assumere essa stessa un dipendente da collocare in servizio presso l'Ufficio del Giudice di Pace, e che la chiusura del presidio di giustizia cittadino è divenuta scelta obbligata per l'Amministrazione Comunale, a fronte della indisponibilità in tal senso da parte della Camera Avvocati, è esternazione paradossale e persino grottesca.
Più paradossale ancora di ciò che avverrebbe se il Direttore di un'ASL affermasse di dover chiudere un centro trasfusionale perché la locale AVIS non si è resa disponibile ad assumere alle proprie dipendenze un medico o un infermiere da destinare alla struttura.
Si assumano, invece, ogni responsabilità nei confronti della città, depauperata di un servizio così importante, l'Amministrazione Comunale e la maggioranza consiliare, a cui va attribuita la paternità una decisione tanto improvvida quanto incauta e frettolosa.
Perché una sola è la verità: nonostante la Camera degli Avvocati di Portogruaro abbia, nelle scorse settimane, speso ogni energia a propria disposizione ponendo in essere una capillare opera di informazione e di sensibilizzazione, dialogando trasversalmente con tutte le forze politiche del territorio, con i parlamentari, con i consiglieri regionali, con le più eminenti personalità cittadine, e perfino con alcuni Assessori e Consiglieri della maggioranza che hanno accennato un minimo di volontà di affrontare il tema con approccio costruttivo e conoscitivo, alla fine la deliberazione con cui in Consiglio Comunale è stata decretata la chiusura dell'Ufficio del Giudice di Pace di Portogruaro, ben lungi dall'essere frutto di scelte meditate e motivate, è intervenuta solo in quanto è stata imposta la chiusura dei ranghi.
Ma quando trionfa solo la 'ragion di governo' a discapito del buon senso, gli sconfitti sono sempre -e il caso di specie non è un'eccezione- i cittadini. E, nemmeno troppo alla distanza, gli esiti non possono che essere disastrosi
Camera degli Avvocati di Portogruaro
La Presidente
Avv. Ilaria Giraldo
|