8 Marzo 2016
OTTO MARZO, LA “FESTA” DELLA DONNA
Come siamo lontani dalla sua “libertà”…
Confesso, volevo fare una copertina provocatoria , mettendo in primo piano il quadro di Gustave Courbet, “L’Origine del Mondo”, considerato dai critici una delle più belle opere d’arte della storia , ma da altri vista invece come una sorta di pornografia, tra questi Facebook, che l’anno scorso chiuse il profilo di Vittorio Sgarbi che aveva postato una sua foto acconto al celeberrimo quadro, ma come aggettivi ci possiamo mettere anche ambiguo e contorto, se guardato con occhi maliziosi., ma prima di lui altri si sono visti drasticamente chiudere l’account, e allora ho usato una via più prudente…
Niente nudo integrale dell’opera artistica (clicca qui), ma una via di mezzo, se vogliamo un po’ di autocensura preventiva, ma che nulla toglie al concetto che voglio esprimere, con parole semplici e un pizzico di “leggerezza” (clicca qui), niente discorsi pallosi e presuntuosa intenzione di fare una analisi completa e sociologica del misterioso pianeta donna, ma semplicemente una veloce lettura contemporanea di quello che si vede e percepisce, anche amplificato da media globali…
Forse l’ho presa troppo larga per parlare della Festa della Donna, diventata ogni 8 Marzo una ricorrenza annuale che fa fare business, fa girare soldi e muovere tutto un indotto che ci gira attorno all’evento, che è diventato più una occasione di svago e ribellione che dura il tempo di una giornata, di una serata, di mimose a gogo, spogliarelli maschili a iosa, e “trasgressione” a mille, almeno per una volta all’anno, così facendo, c’è l’illusione di una parità di genere, ma che il giorno dopo, nella cronaca nera dei giornali, oltre che a riportarci nella realtà quotidiana, ci fa capire nulla è cambiato…
La donna continua ad essere usata come un oggetto, gli viene usata violenza, e in molte, troppe parti del mondo, anche privata dei suoi diritti umani di dignità della persona, resa schiava, altro che “origine del mondo”, la donna è una opera d’arte che nella “civiltà” moderna e contemporanea ha un suo prezzo e valore, non artistico, ma commerciale, viene venduta e abusata, qualcosa si è fatto per fermare questa spirale, ma non abbastanza, l’evoluzione del progresso di un mondo che continuamente e velocemente cambia, non ha portato quella parità di genere che ci si attendeva, che si sperava, la cultura maschilista continua a frenare questo processo di crescita, anzi, in molti casi c’è addirittura una “involuzione”, una regressione, un volere ritornare ai tempi “antichi”, un ritorno al passato che non è evidentemente passato, almeno non per tutti, speriamo succeda in un futuro prossimo, homo sapiens permettendo…
PS.
Quanto sopra per dire che la Giornata internazionale della Donna, che in Italia si tiene dal 1922, ma molto prima in altri paesi (Stati Uniti 1909), e di cui le origini vere non sono certe, è stata voluta per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, e da noi le donne andarono al voto per la prima volta il 10 Marzo 1946 (altra ricorrenza), giusto per ricordarlo a chi si è dimenticato o non sa…
G.B.
|