19 Aprile 2016
Annone Veneto
Oggi si firma il Protocollo per le attività di volontariato svolte dai Profughi
Sindaco Toffolon: costi zero per il Comune.
CSSA: promuovere il modello della accoglienza diffusa.
Soddisfazione tra i volontari
e i giovani bengalesi.
Comunicato stampa
Sarà sottoscritto oggi, martedì 19 aprile, alle ore 11.30, nella sede municipale di Annone Veneto, il protocollo di intesa che regola l’attività di volontariato dei richiedenti protezione internazionale affidati alla CSSA -Cooperativa Sociale Servizi Associati di Spinea.
Ad apporre la firma i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Annone Veneto, la Prefettura di Venezia, la CSSA, la Parrocchia di San Vitale, l’Oratorio San Giovanni Bosco, il Comitato di Coordinamento “I Ragazzi della Palestra” e l'Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus.
Il Protocollo prevede che la quindicina di ragazzi bengalesi, attualmente ospitati in Via Svevo, possano partecipare alle attività di volontariato che si svolgono ad Annone Veneto.
Attività che saranno svolte gratuitamente sia in forma individuale che di gruppo e su finalità di carattere sociale, civile e culturale. I richiedenti protezione internazionale potranno essere impegnati in affiancamento agli altri volontari oppure coordinati da tutor indicati dall’Amministrazione Comunale.
Per il sindaco Ada Toffolon “L’inserimento dei giovani bengalesi nella nostra comunità, grazie a questo protocollo, compirà un ulteriore passo in avanti. I ragazzi sono oramai conosciuti da tutti e anche le perplessità iniziali sono state superate. Va sottolineato che il loro impegno in attività di volontariato è a costo zero per il Comune e non sostituisce il lavoro di nessuno”.
Pienamente convinti della validità dell’operazione la CSSA, come sottolinea il presidente, Gianfranco Magnoler “Crediamo molto in questa scelta di coinvolgere i ragazzi che assistiamo nelle attività sociali della comunità di Annone. Siamo alla prima esperienza nella gestione dei richiedenti protezione internazionale e abbiamo scelto la via della accoglienza diffusa perché è più consona alla nostra missione sociale”.
“Il Protocollo completa il progetto di accoglienza che ci eravamo proposti di costruire - è il commento dei responsabili del volontariato- e così l’emergenza Palestra Luzzatto della scorsa estate si sta trasformando in una grande opportunità per tutti: cittadini e profughi. Ora ci aspettiamo che anche gli altri Comuni (Portogruaro, Concordia Sagittaria e San Michele al Tagliamento) che ospitano richiedenti protezione internazionale procedano in questo senso”.
La notizia è stata accolta con entusiasmo dai bengalesi di Via Svevo che hanno dichiarato la loro piena disponibilità ad impegnarsi “Le persone di Annone Veneto sono molto gentili con noi e vogliamo ricambiare l’aiuto che ci viene dato”.
Quella del Portogruarese è, in Veneto e nella stessa provincia di Venezia, una delle poche esperienze di accoglienza diffusa dei richiedenti protezione internazionale. Alloggiati a piccoli gruppi in normali abitazioni i profughi, tutti ragazzi dai 17 ai 30 anni di età, partecipano ai corsi di italiano, educazione civica, inglese organizzate dai volontati oltre che ad attività sportive, culturali e sociali. Una sistema che ha favorito una positiva integrazione nelle comunità locali.
Associazione Migranti della Venezia Orientale onlus
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