19 febbraio 2017
IN NOME DELLA LEGGE... SENZA COSCIENZA !
La "SALVA ITALIA" di MONTI,
una "distruggi famiglie"...
COME RIMEDIARE OGGI ?
Si è svolto un "tavolo etico" a Venezia, con quale esito ?
Andrea De Carlo (di Annone), ha rappresentato i Comuni ...
Ma la Grande Distribuzione
ci vuole tutti "schiavi".
La buona volontà non basta, servono fatti e non parole, tanto per usare una frase simbolo, ma che si usa quasi sempre nelle situazioni considerate disperate, insostenibili, imposte, distruttive, e chi più ne ha più ne metta, ma sempre addebitate alla incapacità manageriale di chi ci governa, e anche in questo caso, la Politica o se volete lo Stato, ci ha ridotto in questo stato…
Stiamo parlando del settore del Commercio e di chi vi lavora, la maggior parte donne, con una situazione da NO STOP, si lavora ormai 365 giorno l’anno, volendo anche H24, con tanti saluti alla Famiglia, alla sacralità della famiglia, di cui una Società sana si fonda, di cui dovrebbe preservarne i diritti, favorire l’aggregazione, stabilire dei principi inattaccabili, ma per fare questo ci vuole “cuore”, una dote che molti non hanno, e la coscienza muore, prima il profitto, prima il denaro, prima il potere, ma il dopo è devastante…
Nel mese di gennaio si è tenuto a Venezia un “Tavolo Etico” convocato dagli Assessori regionali all’Economia Roberto Marcato e al Sociale Manuela Lanzarin, la prima riunione regionale in materia di aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali.
L’invito allargato anche ai Parlamentari Veneti, era rivolto a: Anci Veneto, Confcommercio Veneto, Federdistribuzione, Confesercenti, Cgil Veneto, Cisl Veneto, Uil Veneto, Comitato “Domenica no grazie”, Don Enrico Torta.
Purtroppo erano presenti solo 4 Deputati e nessun Senatore, e se pensiamo che c’è una Legge ferma in Senato dal 2014, che è già stata approvata dalla Camera, dove ci cerca quantomeno di riformare e regolamentare meglio il settore del Commercio con le sue aperture e chiusure, capite anche voi che non è stato un bel segnale, in pratica mancavano coloro che hanno il compito (dovere) di decidere, definirli assenteisti è poco, forse latitanti suona meglio…sempre in senso figurato (non si sa mai) si intende, e a tal proposito non hanno fatto una bella figura.
Dalla legge Bersani del 1998 che ha riformato il settore, stabilendo le chiusure domenicali obbligatorie e con una mezza giornata di chiusura dell’esercizio commerciale, siamo passati nel 2011 al “Salva Italia” di Monti, che ha liberalizzato tutto, e dato il via ufficiale allo schiavismo moderno, si lavora sempre, morta la coscienza, si aspetta solo la “morte” del lavoratore, perchè questo vuole la Grande Distribuzione, Carrefour in testa (clicca qui), che al “Tavolo etico” a Venezia, rappresentati dalla Federdistribuzione, hanno detto NO alle richieste dei Sindacati, e del Comitato “Domenica no grazie”… (clicca 1 e 2)
Le richieste del Comitato erano chiare, solo 12 domeniche aperte l’anno, il resto chiuso, come si faceva una volta con la Bersani, in pratica il periodo natalizio con qualche “spalmatura” durante l’anno, e ovviamente le 12 festività canoniche da rispettare (clicca qui), che vi ricordo sarebbero:
1) il 1º gennaio, primo giorno dell’anno;
2) il 6 gennaio, festa dell’Epifania;
3) il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
4) la domenica di Pasqua;
5) il lunedì dopo Pasqua;
6) il 1º maggio, festa del lavoro;
7) il 2 giugno, festa della Repubblica;
8) il 15 agosto, festa dell’Assunzione della beata Vergine Maria;
9) il 1º novembre, festa di Ognissanti;
10) l’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione;
11) il 25 dicembre, festa di Natale;
12) il 26 dicembre, festa di santo Stefano».
Ma ripeto, quel “tavolo etico” ha avuto esito negativo, fumata nera, chissà quando si tornerà a discutere di questo, al di là che la Legge ferma in Senato non è che sia una grande cosa, oltretutto se non la si approva subito si rischia di non avere più i tempi tecnici, essendoci le votazioni tra un anno per fine mandato, sempre che il Governo non salti prima, ma tutti dicono o pensano di no, altrimenti perderebbero il “vitalizio pensionistico”, a loro basta poco più di 4 anni, a noi nemmeno 40, anche qui, questione di legge (iniqua e insulsa), cosa volete, così stanno le cose…
Presente a Venezia per l’Anci Veneto (Ass. nazionale comuni italiani), Andrea De Carlo, vicesindaco di Annone Veneto e assessore alla Attività Produttive, che ho intervistato (clicca qui), al quale ho chiesto cosa di concreto possiamo fare noi come Veneto Orientale, se la Conferenza dei Sindaci ha qualche soluzione o proposta, se si può fare squadra con il vicino Friuli, ma mi pare di avere capito che lui ci proverà, porterà quanto recepito in sostituzione della presidente Maria Rosa Pavanello dell’Anci, ma è a Roma che si decide, e da quelle parti sappiamo tutti che aria tira, e non sto parlando smog…
PS.
La legge ferma al Senato porta anche la firma di Arianna Spessotto, Emanuele Prataviera e Andrea Martella… (clicca qui)
Andrea De Carlo è anche colui che nel 2009 in qualità di Segretario regionale del Cadmar (Commercio aree demaniali marittime), aveva proposto per eliminare gli abusivi dalle spiagge, di sostituirli con delle figure professionali, legalmente autorizzate, un precursore (clicca 1 e 2), visto che la stessa cosa viene ora proposta nel 2017... (clicca qui)
G.B.
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23/01/2017 - La Politica |
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Andrea De Carlo, vicesindaco di Annone, ha rappresentato l'Anci Veneto
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