30 Agosto 2017
OSPEDALE UNICO ?
UN "UNICUM" DI
CONFUSIONE SANITARIA
Mentre il leghista Gianluca Forcolin, vicepresidente della Regione Veneto, non ha mai fatto mistero che secondo lui l’Ospedale Unico si doveva fare (e si deve fare?), ribadendolo ad ogni occasione pubblica, tanto da sollevare non poche perplessità sul suo definitivo accantonamento, e se ne discuterà nella prossima Conferenza dei Sindaci Sanità, l’argomento con relative accuse al Portogruarese arrivano puntuali anche (“commissionate”?) dal Sandonatese, con il Sindaco leghista Sensini che fa delle dichiarazione molto pesanti sui Sindaci del nostro Territorio… (clicca qui)
Se ci mettiamo poi il trasferimento previsto di Neurologia e Stroke Unit in quel si San Donà, che il Comitato Salute Bene Primario critica fortemente chiedendo di rivedere tali decisioni (clicca qui), interviene anche il Consigliere regionale Fabiano Barbisan per fare chiarezza…
Barbisan, che in Regione fa parte della Commissione Sanità, rassicura tutti: "L'OSPEDALE UNICO non rientra più nei piani della Regione e le SCHEDE SANITARIE a fine anno verranno riviste" (clicca qui).
Certo che con tutte queste “campane” quello che ne esce è un suono stonato, un “unicum” di confusione sanitaria, e in altra pagina vi riporterò il pensiero del Gruppo consiliare “Centro Sinistra - Più Avanti Insieme” di Portogruaro su Neurologia e Stroke Unit, di cui hanno parlato anche ieri sera in Consiglio comunale, dove la Sindaco Senatore ha letto la Lettera mandata al presidente Zaia e firmata da tutti gli 11 primi cittadini del portogruarese…
G.B.
Consigliere Regionale Fabiano Barbisan (Centro Destra Veneto - Antonomia e Libertà)
"L'OSPEDALE UNICO
non rientra più nei piani della Regione
e le SCHEDE SANITARIE
a fine anno verranno riviste"
Senza voler entrare nel merito di una “competizione territoriale” che, a mio avviso, indebolisce invece che rafforzare l'area del Veneto Orientale, per la quale, assieme agli altri colleghi consiglieri, non a caso siamo riusciti a mantenere l'Uls, ritengo doveroso unicamente fare alcune considerazioni e precisazioni.
Prima di tutto, intendo sgomberare il campo rispetto a qualsiasi ipotesi riguardante l'Ospedale Unico che non rientra più nei piani della Regione.
E' già stato detto e, per quanto mi riguarda, ritengo necessario ribadirlo, evitando di conseguenza che si creino inutili discussioni su un argomento che non esiste.
Per quanto riguarda le attuali Schede Sanitarie, di cui da più parti si richiama la completa applicazione, attualmente sono previsti un polo medico a San Donà di Piave e un polo chirurgico a Portogruaro, e una conseguente "redistribuzione" degli attuali reparti, tenendo però conto che nel sandonatese, oltre all'ospedale vi è anche la Casa di cura Rizzola nonchè l'ospedale di Jesolo, in cui ora, di fatto, confluisce anche il Comune di Cavallino.
A questo proposito, proprio alla luce del riassetto territoriale che c'è stato all'interno dell'Uls 4, tenendo conto della riforma strutturale di carattere organizzativo attuata dalla Regione che ha investito anche quest'area, oltre che di una forte ripresa del turismo nelle singole realtà balneari, sono della ferma opinione che un riesame delle Schede è inevitabile, non essendo nè intoccabili nè immutabili.
Di conseguenza ritengo che a fine anno, ovviamente sentendo anche i Sindaci del territorio, ci saranno sicuramente all'interno della Commissione Sanità, di cui faccio parte, le necessarie valutazioni e riflessioni che ne comporteranno senza dubbio una revisione, per cui ad oggi chiedere la totale applicazione delle attuali a mio avviso la vedo come una inutile forzatura.
Portogruaro, 29 agosto 2017
Fabiano Barbisan
Centro Destra Veneto - Antonomia e Libertà
COMUNICATO STAMPA
COMITATO SALUTE BENE PRIMARIO
La scelta del trasferimento del reparto di Neurologia da Portogruaro a San Donà di Piave e le diverse posizioni dei Sindaci a riguardo, ci fanno capire che non vi è alcuna intenzione di affrontare i temi della salute nel nostro territorio, tenendo conto dei dati, delle esigenze, delle difficoltà che i pazienti hanno.
Le nuove diatribe tra i Sindaci del Veneto Orientale - sulla collocazione dei reparti ospedalieri - in sé interessano poco agli utenti. Chi ha bisogno di cure, ha bisogno di certezze e di qualità dei servizi non di continue campagne campanilistiche.
La salute dei cittadini non è una partita a dama
dove vince chi porta via più pedine.
Sembra che per il Veneto Orientale siano state effettuate scelte legate più ad esigenze politiche che ad esigenze di programmazione sanitaria.
Ancora una volta si fa riferimento a Schede Ospedaliere che hanno penalizzato il Portogruarese: quale il trasferimento della cardiologia a San Donà di Piave.
Inoltre quanti e quali sono stati i risultati di 2 anni di chiusura del Punto nascite? Pur avendo cambiato idea ed avendo riaperto il servizio, quella scelta non ha ancora recuperato la totale fiducia dell’utenza.
RITENIAMO PERTANTO CHE PRIMA DELLO SPOSTAMENTO DEL REPARTO DI NEUROLOGIA SIA NECESSARIO FARE UNA VERIFICA COMPLESSIVA DELL'ATTUALE SITUAZIONE SOCIO-SANITARIA NEL VENETO ORIENTALE.
Portogruaro 25.08.2017
Adriano Moro
Comitato Salute Bene Primario
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