Associazione Migranti Venezia Orientale
Comunicato del 28.01.2018
Si è svolta domenica 28 gennaio la Cerimonia di commemorazione di Sadibou Diop, sindacalista della Cisl e già presidente dell'Associazione Migranti della Venezia Orientale, deceduto venerdì notte a seguito, come certificato dal medico legale, di infarto.
Al Centro Culturale Al Hilal (La Mezzaluna) di San Stino di Livenza si sono ritrovati gli amici delle varie nazionalità, i colleghi di lavoro di Intemizoo, i dirigenti della Cisl e della FAI (Federazione agroindustriale) veneziana e le comunità senegalese residenti nel Trevigiano, nel Veneto Orientale e nel Pordenonese.
Oltre cento persone che hanno ascoltato nel massimo raccoglimento e con la preghiera il racconto della vita di Sadibou, detto Sergio, testimoniata dai ricordi commossi delle persone che meglio lo hanno conosciuto.
Sadibou era giunto in Italia nei primi anni '90 a piedi dalla Francia, attraverso il tunnel ferroviario di Ventimiglia, lo stesso percorso che, in senso contrario, facevano gli emigrati italiani che andavano, clandestinamente, in Francia per lavorare. Prima aveva lavorato in Germania per alcuni anni (parlava molto bene in tedesco).
Nel nostro Paese è prima ambulante sulle spiagge della Toscana e poi operaio nelle stalle del coneglianese e infine del portogruarese. Un mestiere che conosceva molto bene e che svolgeva con grandissima professionalità."Conosceva e capiva uno ad uno le centinaia di tori delle stalle di Valle Vecchia" ha ricordato il collega Daniel Saboanu.
Una vita spesa per aiutare volontariamente e gratuitamente gli immigrati di ogni nazione e persona sempre cordiale e sorridente.
Il prof Alvise Innocente ha illustrato il sogno della sua vita che si stava avverando proprio nei giorni scorsi: la nascita di una società per la realizzazione in Senegal del progetto "Controesodo": una grande fattoria sulla savana per l'allevamento degli animali, la coltivazione di frutta e verdure e l'avvio di attività artigianali connesse. Una Alvisopoli africana.
La salma di Sadibou è già stata preparata, sulla base del rito islamico (lavaggio del corpo e copertura con un lenzuolo bianco) per essere trasferita nei prossimi a Dakar dove avverrà la sepoltura.
Lascia cinque figli, alcuni nati in Italia, tutti minorenni ad esclusione della maggiore per sostenere i quali è stata avviata una raccolta di fondi.
Numerosissime le Condoglianze giunte da tutte le parti del Veneto e dal Segretario Nazionale della FAI Cisl.
AMVO onlus