2 Febbraio 2018
Comune di Cinto Caomaggiore
AL COMUNICATO DI CRITICHE E ACCUSE
L'Amministrazione risponde...
Egregio Gianfranco Battiston,
partiamo dal presupposto che il Consigliere Renato Querini è stato per molti anni Assessore e anche per un breve periodo Sindaco di Cinto Caomaggiore, purtroppo per lui silurato dalla sua ex maggioranza , che lo ha evidentemente considerato non all’altezza del ruolo che in quel momento ricopriva.
Con riferimento specifico al Comunicato della lista “Il Paese che Vogliamo Insieme si Può”, pubblicato integralmente sul Suo blog, cogliamo l’occasione per inviarLe questa nostra nota, con gentile preghiera di pubblicazione. E’ forse lunga, ma crediamo che sia importante cogliere l’occasione per ribattere e per illustrare in modo approfondito la nostra azione di governo.
LAVORI PUBBLICI E URBANISTICA
Per prima cosa, vogliamo rassicurare i nostri concittadini che il Centro Servizi Anziani di Cinto Caomaggiore (la “Casa di Riposo”) verrà costruito nella frazione di Settimo a partire da febbraio 2018 . Si tratta di un investimento privato da molti milioni di euro, che necessiterà di almeno un anno di lavoro. È un’opera strategica, ferma da anni, che finalmente si sblocca a testimonianza che il nostro è un paese attrattivo.
Il Piano Triennale delle Opere 2018/2020 ospita interventi importanti e – soprattutto – realistici. Non è un libro dei sogni o un volantino elettorale, è una bussola chiara e veritiera.
La polemica sui soldi necessari a realizzare i vari lavori pubblici è davvero una polemica sterile , perché tutti sanno che i Comuni – specie i più piccoli – hanno il dovere di cercare e ottenere contributi dagli Enti superiori (Regione, Stato, Europa) per realizzare i progetti inseriti nel Piano. Fare solamente con le proprie risorse è impossibile.
Nel Piano Triennale delle Opere prevediamo ad esempio di riqualificare nel 2018 un lungo tratto di Via Roma (SM251) attraverso un progetto che coinvolge direttamente i residenti e le associazioni, professionisti e Università. Il primo incontro pubblico è fissato oggi, 1° febbraio 2018. La Regione finanzierà l’opera con un contributo di circa 600 mila euro e i lavori si concluderanno nella primavera del 2019, dopo un percorso innovativo che tiene assieme viabilità e rigenerazione urbana.
Il Piano Triennale delle Opere, inoltre, ospita un progetto da 375.000 euro nel settore della mobilità sostenibile, per la costruzione della pista ciclopedonale di Via Portogruaro (SM251) . Una volta realizzata, proseguirebbe il collegamento di Cinto Caomaggiore e del suo Parco con Gruaro e Portogruaro. L’intervento potrebbe essere finanziato dalla Città Metropolitana di Venezia.
Il Piano Triennale delle Opere punta poi all’efficientamento energetico e all’adeguamento strutturale di due edifici comunali: scuole (1.525.000 euro) e centro culturale “Stefanuto” (1.000.000 euro). Si tratta di progetti “all inclusive” che possono tranquillamente essere suddivisi in stralci e candidati per bandi specifici dello Stato e della Regione. Nel 2017 questa modalità ha funzionato, visto che proprio in questi giorni abbiamo inaugurato il cantiere per un intervento da più di 113.000 euro presso il centro culturale “Stefanuto” (barriere architettoniche e rifacimento degli impianti) , cofinanziato al 50% della Regione.
Continua l’attenzione dell’Amministrazione per la riqualificazione delle strutture sportive. Il Piano Triennale delle Opere 2018/2020 include un progetto da 320.000 euro per lo sviluppo dell’impianto per il gioco del tennis, dove si prevede la copertura in legno lamellare, l’ampliamento e la messa a norma degli spogliatoi .
Il progetto è stato candidato al bando CONI Sport e Periferie ed è attualmente in corso di valutazione.
Un ultimo cenno lo dedichiamo all’ efficientamento della rete di pubblica illuminazione.
Nel 2016 l’Amministrazione ha investito circa 300.000 euro per interventi mirati in questo settore. Rimane da eseguire l’ultimo stralcio, per un importo pari a 110.000 euro, inserito appunto nel Piano Triennale delle Opere. Anche in questo caso, ci stiamo attivando per il reperimento dei contributi necessari.
Per quanto riguarda il “Parco dei Fiumi Lemene Reghena e Laghi di Cinto”, che a detta di Querini è in stato di abbandono, ci limitiamo a dire che le accuse sono assurde e in malafede.
Nel 2017 sono stati eseguiti lavori per 280.000 per ristrutturare il vecchio Mulino di Cinto – sede del Parco – e altri 50.000 euro di interventi sono attesi per il 2018 .
Se nel Piano Triennale delle Opere 2018/2020 non ci sono riferimenti al Parco, la motivazione è semplice: la progettazione non spetta al Comune, ma di consuetudine alla Città Metropolitana, così come nel passato. Resta inteso che il Comune è protagonista nel decidere cosa fare e nella gestione attiva della struttura.
Comprendiamo che l’opposizione abbia tutto l’interesse a denigrare il lavoro svolto dall’Amministrazione in carica, ma è un dato di fatto che a Cinto Caomaggiore non si è mai progettato e non si è mai realizzato così tanto come in questi anni, con opere pubbliche spalmate su tutto il territorio comunale: centro e periferia, frazioni e capoluogo.
SOCIALE E AMBIENTE
Le accuse di Querini relative alla gestione del sociale e del settore ambiente/rifiuti a Cinto Caomaggiore sono vaghe e non circostanziate. Ma ci impegniamo lo stesso ad approfondirle, per offrire anche il nostro punto di vista.
Per quanto riguarda l’aspetto tariffe di asporto rifiuti , le tariffe a Cinto Caomaggiore – comune riciclone – sono in assoluto tra le più basse del Portogruarese (e non solo).
E non sono state da noi aumentate. Tuttavia, va detto una volta per tutte che il servizio non sarà mai gratuito, perché è naturale che il processo di raccolta, trattamento e smaltimento rifiuti comporterà sempre dei costi. Sono possibili ulteriori limature, ma la vera sfida che abbiamo di fronte non è quella dell’abbattimento forzoso dei costi, ma quella di una sempre più capillare diffusione di comportamenti virtuosi da parte di singoli, famiglie, enti pubblici, imprese e attività produttive.
Sul Sociale , partiamo da dati di fatto. E’ vero che c’è stato un turnover fra diverse figure di assistenti sociali, ma del resto questo è quello che è stato possibile fare di fronte alla situazione catastrofica che abbiamo davanti, caratterizzata dal blocco delle assunzioni e dal ricorso ad affidamenti esterni. Si è creato un corto circuito: mentre tutti battono le mani quando si tratta di tagliare i posti di lavoro del pubblico impiego, si ricorre volentieri a gestioni esterne che sono, a conti fatti, più costose per il Comune, meno remunerative per il lavoratore e più discontinue per il cittadino.
Prima del 2011, quando Querini governava, il Comune di Cinto Caomaggiore poteva assumere un’assistente sociale interna, ma non lo ha fatto: che si assuma la responsabilità di quella scelta! Nonostante il quadro difficile, noi stiamo comunque
lavorando per una maggiore integrazione dei servizi sociali presenti nel territorio del Portogruarese, al fine di colmare questa lacuna.
Appena ci siamo insediati come Amministrazione, abbiamo colmato un vuoto istituendo l’assistenza domiciliare per anziani e disabili (eravamo l’unico Comune del Mandamento a non averla) e abbiamo tolto alla Giunta – quindi alla valutazione politica – il potere di determinare chi, e quanto, avrebbe ricevuto i contributi economici dell’Ente.
Oggi il Comune di Cinto Caomaggiore rispetta le regole e i criteri della normativa nazionale , per quanto riguarda la valutazione dell’utenza e la definizione delle modalità di sostegno, in un clima di forte collaborazione con il mondo del volontariato laico e parrocchiale. Inoltre, stiamo investendo in tre nuove attività : alleanza per la famiglia, reti solidali e tavolo di monitoraggio dei progetti educativi per i minori.
BILANCIO E ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Anche su questo versante, Querini fa un’opposizione pregiudiziale e di pura e semplice reazione. Non indica una via alternativa o una soluzione, si limita a urlare “No va ben!”.
Abbiamo ereditato bilanci carichi di avanzo inutilizzato che rispondevano a una logica statica di ordinaria amministrazione. Li abbiamo trasformati, nei limiti del possibile, in bilanci dinamici, aperti agli investimenti, capaci di coniugare crescita senza la necessità di contrarre nuovi debiti.
Facciamo solo un simpatico esempio: prima di noi, il Comune di Cinto Caomaggiore spendeva ogni anno più di 10.000 euro in ghiaia per coprire le buche sulle strade bianche.
Non stiamo parlando di strade di campagna in mezzo al nulla, sono strade abitate, su cui passavano autobus, auto, trattori e camioncini. La ghiaia con cui si riempivano le buche scompariva dopo la prima pioggia, quindi in 5 anni avremmo speso, o meglio sarebbe dire sprecato, più di 50.000 euro. Nel momento in cui ci siamo resi conto di questa incongruenza, abbiamo stanziato 50.000 euro e abbiamo asfaltato 4 km di strade bianche: un intervento radicale che ci fa guadagnare in salute e in sicurezza stradale.
Altri esempi possono essere i contributi comunali per il piano di offerta formativa dei nostri ragazzi, che sono triplicati, oppure l’IMU agevolata per chi avvia un’attività produttiva in uno spazio sfitto , che ha portato rapidamente al nascere di nuove attività nelle vie centrali.
Querini ci accusa di avere un’alta tassazione. A noi risulta che Cinto Caomaggiore, complessivamente, ha aliquote più basse del resto dei Comuni del Mandamento .
La stessa TARI, come già ricordato, è stata più volte diminuita.
Un’ultima osservazione. Il Bilancio 2018/2020 è disponibile sul Sito istituzionale del Comune. Non è mancanza di coinvolgimento, come insinua Querini, semplicemente quest’anno abbiamo puntato su una presentazione chiara e sintetica in formato digitale , per ovviare alla cronica, bassa affluenza che tradizionalmente si registra a questo tipo di eventi.
A disposizione per ulteriori informazioni, La ringraziamo e salutiamo cordialmente.
1° febbraio 2018
L’amministrazione Comunale di Cinto Caomaggiore
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