4 Marzo 2018
LA SOLITA POLITICA DEL
“TUTTO FA BRODO”…
Certo che a leggere i giornali di questi giorni,viene da chiedersi se vale tanto la pena credere nella Giustizia e ad essere onesti, sul caso Mose si sono scritti fiumi di parole, un caso di corruzioni e tangenti enorme, e un sacco di sodi spariti e di cui si sono perse le tracce, tantissimi indagati e pochissimi in galera, anche chi ha patteggiato come l’ex onorevole Giancarlo Galan e l’ex assessore Renato Chisso, nelle loro dichiarazioni continuano a proclamarsi innocenti, vittime di un sistema che li ha travolti.
Ma allora, se è così, mandiamo in galera chi li ha messi in galera!!
Incredibile. Ma veniamo a Chisso, che in una lunga intervista al Gazzettino del 03.09.2017 ha ripercorso tutta la vicenda (clicca qui), e in pratica additato la ex Segretaria di Galan come colei a cui chiedere i soldi che lo Stato vuole da lui (oltre 5 milioni di euro) che non ha un becco di un quattrino, ma sinceramente mi risulta difficile credere che uno che ha ricoperto per 14 un ruolo apicale molto ben remunerato, nel suo conto corrente avesse solo pochi spiccioli dopo una vita di lavoro....
Renato Chisso ha scontato la sua pena e ora è persona libera, ma senza lavoro, senza stipendio e senza pensione, e vive grazie agli aiuti di sua figlia e degli amici, almeno così dice lui.
Dicevo dei giornali, nei titoli su uno si legge “Il ritorno di Chisso in Forza Italia tra pranzi e inviti” (clicca qui), nell’altro “Chisso alla cena elettorale, l’imbarazzo di Forza Italia” (clicca qui), tutte balle dico io, perché in pratica Chisso c’è sempre stato, e gli “Amici di R” lo hanno sostenuto, dall’anno scorso partecipa a quasi tutte le riunioni di Forza Italia, e in queste politiche 2018 è sempre stato al fianco di Renato Brunetta, specialmente nel nostro territorio, come a Teglio Veneto (clicca qui) e Fossalta di Portogruaro, tanto per citarne due, ma ce ne sono molte altre…
Pertanto quando leggo: “Strette di mano, abbracci ma anche imbarazzo. Martedì sera all'incontro elettorale per Elisabetta Casellati (e anche per Andrea Causin) candidata di Forza Italia al Senato e dal 2014 membro del Consiglio superiore della magistratura c'era anche l'ex assessore regionale Renato Chisso, che dalla magistratura è stato condannato a 2 anni e 6 mesi per il caso Mose, pena estinta. Una presenza che ha fatto molto discutere e che ha messo un po' in imbarazzo anche la candidata Casellati. A chi, sorpreso dalla presenza di Chisso, chiedeva spiegazioni, lo staff della Casellati spiegava che lei non ne era stata informata.” non posso fare a meno di parlare di falso stupore e tanta ipocrisia, elementi che in questa politica del “tutto fa brodo” non mi fanno vedere all’orizzonte un’alba di una nuova ITALIA, anche se la speranza non deve tramontare mai.
PS. Non è stata una Campagna elettorale esemplare per queste elezioni Politiche 2018, tutti troppo intenti a denigrare e sputtanare l'avversario considerato più un nemico da eliminare, che ai contenuti dei rispettivi Programmi, e c'è il serio pericolo di "replicare" tra non molto...
G.B.
IN BREVE LA STORIA GIUDIZIARIA DI CHISSO
Per 14 anni a Palazzo poi arrivò la Retata…
Renato Chisso, 63 anni, assessore alle Infrastrutture della Regione Veneto per 14 anni, era stato arrestato il 4 giugno 2014 nell’ambito dell’inchiesta sul Mose passata alla storia come la “Retata Storica” e che aveva decapitato i vertici del Consorzio Venezia Nuova, di alcune aziende importanti come la Mantovani e azzerato la politica regionale con la richiesta di arresto dell’ex governatore Giancarlo Galan.
Portato nel carcere di Pisa, Chisso ne era uscito il 13 ottobre 2014, dopo 130 giorni, con un accordo sulla pena di 2 anni 10 mesi e 20 giorni di reclusione.
Il patteggiamento aveva fatto tornare a casa Chisso, agli arresti domiciliari, dai quali era stato prelevato di nuovo il 17 dicembre 2015. A Santa Maria Maggiore, Chisso era rimasto per altri 35 giorni, fino al 9 febbraio 2016. Da allora è a casa. E’ accusato di aver incassato dal Consorzio Venezia Nuova mazzette per 6 milioni di euro. (Fonte: Gazzettino di Venezia )
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