SULLA STAMPA NOTIZIE ALLARMANTI
LA MAFIA RADICATA A CAORLE ?
IL SINDACO INFORMI IL CONSIGLIO...
Interrogazione urgente dei Consiglieri comunali della Lista civica "MIOLLO SINDACO" (clicca qui), Carlo Miollo, Luca Antelmo e Rosanna Conte (neo eurodeputata), tanto è stato detto in precedenza sul tema MAFIE a Caorle, anche nell'ultima Campagna elettorale (clicca qui), basta guardare gli articoli in archivio in questo Sito (vedi sotto) per farsene una idea, pertanto non è una novità... e allora ci si domanda, ma cosa di concreto è stato fatto per evitarne l'inquietante radicamento nel nostro Territorio ? Bravo chi sa rispondere...
PS.
Anche Jesolo ha i suoi problemi... (clicca 1 e 2)
AGGIORNAMENTO
Caorle, Convocazione Consiglio Comunale il 29.07.2019... (clicca qui)
G.B.
Caorle, 20 luglio 2019
Al Presidente
del Consiglio Comunale di Caorle
e p.c. Al Sindaco
del Comune di Caorle
INTERROGAZIONE URGENTE
Oggetto – Dichiarazioni della Commissione Parlamentare Antimafia riguardanti Caorle: quali sono le posizioni al riguardo del Sindaco e della sua maggioranza e cosa si intende fare per tutelare il buon nome della località, della sua comunità e dell'immagine turistica di Caorle
I sottoscritti CARLO MIOLLO, LUCA ANTELMO, Consiglieri della Lista Civica Miollo Sindaco, e ROSANNA CONTE, Consigliere Comunale della LEGA NORD nella Lista Civica Miollo Sindaco,
premesso che nella stampa di ieri e di oggi si riportano gli esiti della visita in Veneto, specificatamente a Venezia, della Commissione Antimafia che ha incontrato il Prefetto Vittorio Zappalorto a seguito delle recenti vicende che hanno riguardato il territorio del Veneto Orientale, in particolar modo il Comune di Eraclea con l'arresto di decine di persone riconducibili, direttamente o indirettamente, al Clan dei Casalesi;
rilevato che, sempre secondo quanto riportato dalla stampa, anche in tale circostanza, per l'ennesima volta, è stato fatto il nome del Comune di Caorle, con riferimento a possibili radicalizzazioni di esponenti mafiosi, richiamando pure al riguardo l'operazione delle Terme – della quale, a dire il vero, non si sa più alcunchè – e colloqui che sarebbero stati intercettati, a questo proposito, tra il “boss” dei Casalesi Luciano Donadio e l'imprenditore Claudio Casella, ben noto a codesta amministrazione proprio in relazione al suddetto megainvestimento;
considerato che la stessa Commissione Antimafia, da quanto è stato reso noto, ha pure ascoltato nelle proprie audizioni l'ex consigliere comunale di Caorle Marco Favaro, decidendo, sempre in merito a Caorle, di convocare a Roma in audizione il Procuratore di Trieste Carlo Mastelloni, che ha competenza sul nostro Comune, sempre per l'operazione, da quanto sarebbe emerso, delle Terme e delle vicende che tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015 ebbero dei risvolti di carattere giudiziario e delle quali non vi è stato sino ad oggi alcun tipo di chiarimento;
ricordato che in quest'ultime vicende figurò, in quanto chiamato in causa dagli ex consiglieri Marco Favaro e Alessandro Borin, anche il nome dell'allora e attuale Sindaco Luciano Striuli, senza naturalmente, per quanto conosciuto dagli scriventi, accuse precise, comunque per fatti che determinarono la caduta dell'amministrazione e il successivo commissariamento del Comune;
riportato quanto testualmente dichiarato al “Corriere del Veneto” nell'edizione del 19 luglio dal componente della Commissione Antimafia, il deputato veneziano del Pd Nicola Pellicani, ovvero testualmente: “ La commissione ha acceso un faro su due realtà che denunciano una presenza inquietante delle mafie: il Tronchetto di Venezia e Caorle.....” sottolineando nello stesso tempo che “....in Veneto non si può più parlare di infiltrazioni mafiose ma di presenza organica connaturata ad un certo tessuto...”;
dichiarazioni, peraltro confermate oggi, 20 luglio, dallo stesso deputato del Pd in due interviste rilasciate al Gazzettino (*) e alla Nuova Venezia (*) nelle quali si fa specifico riferimento al Comune di Caorle relativi a possibili infiltrazioni e radicalizzazioni mafiose;
preso atto che di possibili infiltrazioni mafiose nel Comune di Caorle ne ha parlato di recente anche il giornalista de Il Gazzettino Maurizio Dianese in un convegno tenutosi nella nostra località oltre che nel suo ultimo libro dedicato alla Mala del Brenta e alle sue “estensioni” lungo il litorale veneziano, soprattutto nei Comuni di Eraclea e Caorle, citando nomi di persone e avvenimenti senza dubbio inquietanti;
fatto presente che all'interno dell'attuale Consiglio Comunale di Caorle, a seguito di nostre precedenti interrogazioni, l'argomento delle possibili infiltrazioni mafiose è stato affrontato sempre con “strano” riserbo, senza un concreto e costruttivo dibattito, quasi come l'argomento non fosse di alcun interesse;
tutto ciò premesso, si chiede
• quali sono le posizioni del Sindaco Luciano Striuli e della sua maggioranza rispetto a quanto riportato dalla stampa, relativamente soprattutto alle dichiarazioni dei suoi componenti riguardanti il Comune di Caorle;
• se lo stesso Sindaco Luciano Striuli è stato in qualche modo messo al corrente da parte della Commissione Antimafia ovvero dallo stesso Prefetto di Venezia in relazione appunto al fatto che è emerso il Comune di Caorle come possibile “estensione” dell'indagine contro il Clan dei Casalesi effettuata nel vicino comune di Eraclea;
• cosa intendono fare il Sindaco Luciano Striuli e la sua maggioranza per verificare fino in fondo la fondatezza di quanto reso noto, tramite la stampa, dalla Commissione Antimafia riguardante il Comune di Caorle;
• se il sindaco Luciano Striuli ha già avuto modo di sentire il Prefetto di Venezia per conoscere, come sarebbe suo dovere e suo diritto, gli elementi che hanno portato la Commissione Antimafia a sostenere la presenza delle mafie a Caorle;
• se non sia giunta l'ora, infine, di effettuare un serio e approfondito dibattito in sede consiliare, laddove servisse anche a porte chiuse, senza fingimenti e senza reticenze, al fine di sentire la posizione di tutti i Consiglieri comunali che, a detta degli interroganti, dovrebbero essere interessati quali soggetti istituzionali oltre che cittadini alla tutela del buon nome oltre che dell'immagine della Città di Caorle e della sua comunità.
In attesa di sollecita risposta, cordiali saluti.
CARLO MIOLLO LUCA ANTELMO ROSANNA CONTE
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