Il consigliere comunale
del Comune di San Michele al Tagliamento (VE)
Dott. Giampietro Bandolin
Ecc.mo Ministro,
AI Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese
Piazza del Viminale, I 00184 ROMA
caposegreteria.ministro@interno.it
Ecc.mo Ministro,
come noto, la situazione di emergenza sanitaria ha comportato il rinvio delle elezioni regionali in Veneto e in altre Regioni. Al momento non è stata fissata ·una data, ma non è un mistero che numerosi Governatori, tra i quali anche il Dr. Luca Zaia, premono affinché le elezioni regionali si tengano in luglio anziché in autunno; tale proposito è stato dichiarato in più occasioni. Si riporta un articolo giornalistico, a titolo di esempio tra tanti possibili; da https://www.huffingtonpost.it/entry/riaprirei-seggi-i-governatori-simpuntano-per-votare-a-luglio_it_5eb54799c5b65cbe8b0b8cf6
Fatto sta che ieri nel corso della conferenza delle Regioni Zaia e Toti hanno messo a verbale e richiesto un emendamento che vada in questa direzione: "Se si riapre il 18 di maggio perché non si potrebbe votare a luglio?". Entrambi temono che in autunno possa esserci la seconda ondata. "A quel punto come faremo?", si domandano.
Di più: oggi il governatore del Veneto torna alla carica sulla questione e si rivolge direttamente al Capo dello Stato: " Il rischio zero non ci sarà mai finché non è sparito il virus. A meno che non si vogliano portare avanti le chiusure perché non si vogliono fare le elezioni, ma allora vuoi dire che si sospende la democrazia. Faccio un appello anche a Mattarella, pensate alla figura che facciamo a livello internazionale".
Il proponimento di tenere le elezioni a luglio, come sopra anticipato, è "trasversale" alle forze politiche. A conferma, si legga https://www.nuovairpinia.it/2020/05/10/elezioni-regionali-a-luglio-governatori-uniti-in-campania-la-lega-silura-caldoro/ :
"Sulle elezioni regionali a luglio sono uniti i Governatori di ogni schieramento. Lo ha annunciato il Presidente del Veneto, Luca Zaia, deciso a proseguire sulla strada del voto estivo, convinto che si debba prevenire il rischio di una ripartenza dei contagi in autunno. I Presidenti di Campania, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Puglia e Valle D'Aosta, non intendono rischiare di perdere l'attuale finestra favorevole per il calo dell'epidemia. Per ora non si parla dei mille Comuni in scadenza in primavera. Zaia per ora ha parlato di una convergenza unanime sul voto delle regionali, citando In particolare i colleghi governatori di Liguria, Campania e Puglia, Toti, Emiliano e De Luca, durante il punto stampa sull'epidemia di coronavirus".
Non vi è un atteggiamento pregiudizialmente ostile da parte del Governo; si legge infatti quanto segue, al link https://www.dire.it/06-05-2020/456307-conte-voto-in-estate-se-ok-parlamento-non-mi-oppongo-governo-con-zaia-con-la-lega-ho-gia-dato/ :
ROMA - "Palla al Parlamento". Le elezioni regionali potranno tenersi in estate, nella finestra di luglio-agosto come chiedono alcuni presidenti di regione? "Come Consiglio dei ministri lo avevamo escluso perché ci pareva prematuro", ha detto il premier Giuseppe Conte al Fatto Quotidiano, "ma se il Parlamento dovesse valutare, alla luce dei dati attuali, la possibilità, io non mi opporrei". Il presidente del consiglio precisa che in ogni caso per il referendum istituzionale "visto che si tratta di votazioni su tutto il territorio nazionale, la finestra elettorale più adatta rimane quella autunnale".
Pertanto, si profila la seguente situazione:
a) in considerazione delle sempre più marcate tendenze di ritorno alla normalità dopo le restrizioni dovute all'emergenza sanitaria, pare effettivamente privo di logica consentire, ad esempio, l'apertura dei locali pubblici e il mantenimento della distanza di UN METRO in essi, e contemporaneamente vietare lo svolgimento delle elezioni ove, come è noto, l'accesso degli elettori ai singoli seggi è necessariamente limitato, come numero massimo, a quello delle cabine elettorali presenti nel seggio medesimo; si potrebbe ovviare, ai possibili assembramenti, prestabilendo, già all'ingresso di ogni edificio, a mezzo dei militari di guardia, un accesso ad un numero di elettori compatibile con il numero massimo dei seggi e delle cabine elettorali, in modo tale che ad ogni uscita di una persona dall'edificio (elettore che ha già votato) corrisponda una nuova entrata (elettore che deve votare); per quanto riguarda i singoli seggi elettorali, anziché 4 cabine, potrebbe esserne ridotto il numero a 3 o a 2, in modo così da ridurre anche le presenze delle persone in attesa all'esterno di ogni singolo seggio. Laddove possibile, infine, si dovrebbero disporre percorsi tali da evitare l'incrocio tra elettori in entrata nell'edificio ed elettori in uscita.
b) alla luce degli ingenti investimenti effettuati o programmati per porre termine alla situazione emergenziale, perde di rilevanza l'ipotesi del cosiddetto "election day" volto ad unificare, nella medesima sessione, le elezioni amministrative (regionali o comunali) con il referendum costituzionale; il risparmio di denaro, infatti, si configurerebbe esiguo se paragonato ai miliardi di euro di cui si prospetta l'impiego al fine di garantire la ripresa delle attività economiche nazionali.
c) il periodo estivo pare quello più propizio per lo svolgimento di operazioni elettorali, in considerazione della presumibile diminuzione di virulenza del morbo. Ciò è stato rimarcato anche dal Dr. Luca Zaia nell' intervista leggibile al link https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-finestra-amministrative-settembre-dicembre-ADIX5LL :
"Quattro regioni chiedono il voto a luglio - I presidenti di Liguria Giovanni Toti, Campania Vincenzo De Luca. Puglia Michele Emiliano e Veneto Luca Zaia, però non ci stanno. E insistono per votare a luglio. «Ribadiamo - dichiarano - la necessità di garantire agli elettori l'inalienabile diritto a esprimersi nei tempi più rapidi possibili, compatibilmente con l'andamento dell'epidemia. Pertanto, ritenendo, per quanto è possibile prevedere oggi. che l'estate sia la stagione più sicura dal punto di vista epidemiologico, ribadiamo la necessità di allargare la finestra di voto, come da noi richiesto, al mese di luglio».
Tutto quanto sopra premesso, chiedo che le Autorità competenti valutino la proposta di tenere le elezioni regionali della Regione Veneto durante il mese di luglio 2020; non essendo possibile, per invalicabili preclusioni temporali, stabilire il giorno 12 come in passato ipotizzato, si propongono i giorni 19 luglio, domenica (con possibile estensione del periodo di apertura dei seggi dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 20 luglio) o 26 luglio, domenica (con possibile estensione del periodo di apertura dei seggi dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 27 luglio), avendo cura che presso i seggi elettorali siano adottate le misure di distanziamento sociale come sopra ipotizzate, o altre più o meno stringenti che si rendessero necessarie in considerazione della situazione socio-sanitaria prevista per il mese di luglio 2020.
Con i più distinti ossequi.
San Michele al Tagliamento (VE), 19.05.2020
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