C'E' ANCORA CHI CANTA
"FACCETTA NERA"...
NOTA - Non poteva che finire così, ossia in Consiglio Regionale, dove le Opposizioni hanno depositato una Mozione contro la Donazzan e il suo "Faccetta nera", come si apprende nel loro Comunicato stampa (*), in altra nota distinta (clicca qui) il Gruppo PD esprime tutta la sua contrarietà e condanna verso la Donazzan, e di condanna è pure la nota (clicca qui) del Capogruppo della Lista "Zaia Presidente", dove emergono "attriti" con gli alleati Fratelli d'Italia... anche se come detto in precedenza (*), di concreto nulla cambierà nella Giunta Zaia.
G.B.
"LE OPPOSIZIONI"...
COMUNICATO STAMPA
Venezia 13 gennaio 2021 - E’ stata depositata in Consiglio regionale una mozione di riserva nei confronti dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan.
L’atto di censura, presentato in base all’articolo 33 dello Statuto veneto, è firmato dal Portavoce delle Opposizioni Arturo Lorenzoni e sottoscritto da Erika Baldin del M5s, dai dem Giacomo Possamai, Vanessa Camani, Annamaria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis, da Elena Ostanel (Veneto che Vogliamo), da Cristina Guarda di Europa Verde e da Stefano Valdegamberi del Gruppo misto. La Mozione invita il Consiglio ad esprimere “formale riserva nei riguardi delle affermazioni pubbliche e del contegno tenuto dall’assessore”, che ha intonato la canzone ‘Faccetta nera’ nella trasmissione “La Zanzara” in onda lo scorso 8 gennaio, e invita il presidente Zaia a “comunicare le determinazioni che intende assumere”.
“Durante la puntata della trasmissione radiofonica – spiegano i firmatari – Donazzan ha sostenuto che intonare quella canzone rappresentava una forma di goliardia”. Si è inoltre espressa affermando che “all’epoca nelle case uno cantava Faccetta Nera e un altro Bella Ciao, siamo figli e nipoti della stessa Italia”. In questo modo, però, “è arrivata ad equiparare chi ha lottato per la libertà e i valori alla base della nostra Costituzione con chi ha, invece, ha portato avanti valori opposti, ispiratori del regime autoritario e antidemocratico”. Donazzan, peraltro -proseguono i consiglieri - non è nuova a episodi simili: nel 2019, sempre ai microfoni de “La Zanzara”, definì Benito Mussolini “un grande statista”.
Secondo i presentatori della Mozione “queste esternazioni si pongono in netto contrasto con la natura antifascista della Costituzione e sono antitetiche rispetto ai valori di decoro e dignità che devono venire incarnati dagli amministratori pubblici”.
Per gli 11 sottoscrittori “le uscite dell’assessore Donazzan, che peraltro ricopre un ruolo particolarmente delicato dato che detiene le deleghe alle politiche educative e alla formazione, ledono l’immagine della Pubblica Amministrazione”. Chiedono quindi di “riaffermare con forza l’essenziale natura democratica e antiautoritaria del Consiglio regionale e della Giunta”.
GRUPPO REGIONALE PD
COMUNICATO STAMPA
Venezia 13 gennaio 2021 - “La becera uscita dell’assessore Donazzan non può essere liquidata con delle scuse piene di ‘se’ e di ‘ma’. Intonare Faccetta nera in un programma radiofonico e ribadire le presunte ‘cose buone’ del regime fascista sono comportamenti inaccettabili per chi ricopre un ruolo istituzionale e in contrasto con la nostra Costituzione nata dalla Resistenza. Per questo abbiamo presentato una mozione di riserve: in caso di approvazione, Zaia entro 15 giorni dovrà comunicare al Consiglio regionale le proprie determinazioni. È un atto doveroso: non si parli di satira e goliardia perché è un insulto all’intelligenza dei veneti”. A dichiararlo sono i Consiglieri regionali del Partito Democratico con il capogruppo Giacomo Possamai e i colleghi Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis, a proposito della mozione formalizzata oggi, primo firmatario lo speaker dell’opposizione Arturo Lorenzoni, ma sottoscritta da tutte le forze di minoranza che già avevano sollecitato il ritiro delle deleghe: Partito Democratico, Veneto che Vogliamo, Movimento Cinque Stelle ed Europa Verde. “Così il caso dell’assessore all’Istruzione approderà martedì prossimo in Consiglio come primo punto all’ordine del giorno - ricordano gli esponenti dem - grazie allo strumento previsto dall’articolo 128 del Regolamento.
Purtroppo non è la prima volta che l’assessore Donazzan si lascia andare a esternazioni del genere: non è una gaffe, bensì un suo convincimento. Sono comportamenti che gettano anche discredito su Consiglio e Giunta: va riaffermata la natura democratica e antiautoritaria delle istituzioni, valori che dovrebbe promuovere e difendere chi si occupa dell’educazione dei nostri figli e che sono l’esatto opposto di quello che è stato il fascismo. Passarci sopra, far finta di niente sarebbe gravissimo, uno schiaffo anche alle tante vittime del regime, a pochi giorni dalla Giornata della memoria”. “In un momento del genere - concludono i Consiglieri - con le difficoltà sanitarie ed economiche legate alla pandemia, è assurdo ma al tempo stesso indispensabile doverci occupare di chi ha ancora nostalgie fasciste e canta Faccetta nera”.
Lista "Zaia Presidente"
COMUNICATO STAMPA
Venezia 13 gennaio 2021 - “Non ho nulla di negativo da dire sull’operato da assessore di Elena Donazzan, sempre attenta e presente nel suo settore, ma non posso che condannare quanto accaduto durante la trasmissione ‘La Zanzara’. In ogni caso, trovo offensivo per i veneti, che stanno affrontando il dramma dell’emergenza sanitaria, dover constatare come, politici e assessori, che dovrebbero rappresentarli, stanno perdendo tempo intorno a questioni di questo tipo. Fratelli d'Italia ha niente di costruttivo da proporre?”.
Questa la posizione assunta dal Capogruppo di Zaia Presidente a palazzo Ferro Fini, Alberto Villanova. “Mi rivolgo ai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – continua Villanova - A volte, vista la loro attività politica e consiliare, abbiamo il dubbio che non facciano parte della nostra maggioranza, o che lo siano solo a intermittenza. Abbiamo appena votato insieme il bilancio, eppure continuano a presentare richieste di ristori alla regione invece di rivolgersi al Governo. Cosa che solitamente fa la minoranza”. “Se invece ci sono state decisioni diverse che nel frattempo ci siamo persi, basta saperlo – conclude Alberto Villanova - In un momento drammatico come questo, i cittadini veneti hanno bisogno di concretezza, coerenza e sostegno, non certo di canzonette di un triste passato”.
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12/01/2021 - Primo piano e Cronaca |
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