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13/11/2021 - Primo piano e Cronaca

CASO GAIATTO: UNA MEGA TRUFFA CON UN MINI RISARCIMENTO BEFFA !

Ai truffati 230 euro a testa, niente a fronte dei milioni spariti nel nulla...

 

"IL CASO GAIATTO/ VENICE"

LA MEGA TRUFFA...

IL MINI RISARCIMENTO !

 

A FRONTE DI 67 MILIONI

230 EURO A TESTA: CHE BEFFA

 

Ma ci sono anche i fortunati

come il Consigliere Leonardo Barbisan

che hanno investito (quanto?)

ma non ci hanno rimesso niente...

 


Non capisco tutto l’improvviso clamore sollevato sulla stampa a seguito del RISARCIMENTO BEFFA di 230 euro avuti da chi è stato truffato da Fabio Gaiatto / Venice Investment, in quanto era cosa nota ancora a fine luglio, tanto che dopo gli ultimi patteggiamenti dei coimputati del presunto trader, avvenuti il 19 giugno scorso nel Tribunale di Pordenone, ero andato a intervistare (clicca qui) l’avvocato portogruarese Gianluca Liut, che a essere pignoli aveva specificato l’importo risarcitorio sarebbe stato di 230, 42 euro per ognuno dei truffati che aveva titolo, una somma irrisoria, avevo ribattuto io, ma l’avv. Liut la definì equa per come “costruita”, e per chi voleva altro doveva promuovere un causa civile, con tutto quello che ne consegue, ossia, costi legali certi, rientro delle somme perdute no.

Qui, a fronte di un danno di 67 milioni complessivi, essere riusciti a ottenere 168.000 euro per le vittime di questa mega truffa, parlare di mini risarcimento come ho messo nei titoli, è drammaticamente riduttivo e purtroppo tragicamente vero,

Ho chiesto a Liut cosa si sentiva di consigliare alle persone per evitare questi tranelli finanziari, questa la sua risposta: “Ciò che consiglio a tutti, è di restare ben lontani dal guadagno facile, il guadagno facile non esiste…ma per una ragione molto semplice, che se fosse effettivamente così, nessuna persona con un minimo di intelligenza rivelerebbe il segreto di questo facile investimento, quindi se viene rivelato, evidentemente lo scopo è quello di diffonderlo e di creare una rete perché possa quello che è poi stato accertato in sede giudiziale penale, lo schema cosiddetto Ponzi, cioè quello della catena per alimentare per far ottenere somme molto importanti ai soggetti che per primi hanno creato questa rete.”

Fatta questa premessa, per me la vera novità emersa dalla stampa locale (clicca qui), è venire a sapere che Leonardo Barbisan, attuale capogruppo consiliare della Lega a Portogruaro (all'epoca consigliere comunale), ha investito dei soldi con la Venice Investment e non ci ha rimesso, in quanto li ha poi ritirati per tempo (?!). Queste le sue parole sul giornale: “Per fortuna non ci ho rimesso, ma penso a quelle persone che si sono sentite prese in giro per il risarcimento di appena 230 euro. Credo sia uno scandalo. Non vorrei trovarmi nei panni di chi ha perso molti soldi”

Ecco, leggere queste cose mi fa adirare non poco, Leonardo Barbisan ha messo i “mi piace” sulla Venice Investment anche dopo che erano emerse le accuse nei loro confronti, e di scandaloso io trovo che non abbia pensato di informare la cittadinanza, visto che c’era una nota sanzionatoria (15mila euro) della Consob (clicca qui) nei confronti di Gaiatto/ Venice, cosa nota anche alla sua collega Alessandra Zanutto, capogruppo di allora, come dichiarato sempre nella stampa locale (clicca qui), pertanto adesso non si può più dire e sostenere che il Consiglio Comunale di Portogruaro dell’epoca, e quindi il Comune, non sapesse, anche se non aveva l’obbligo di renderlo noto, però se andiamo a leggere le dichiarazioni/ raccomandazioni del PM Raffaele Tito (che ha condotto il Processo Gaiatto) che al riguardo nel novembre 2018 al Russolo ha detto che serve più informazione (clicca qui), concetto ribadito qualche giorno fa in un Incontro pubblico (clicca qui) all’Oratorio Pio X contro le Mafie e Criminalità organizzata, viene da chiedersi se il Comune abbia fatto tutto quello che era nelle sue possibilità a tutela dei cittadini.

Forse se quanto si sapeva sulla Venice di Gaiatto fosse stato divulgato alla cittadinanza e nei vari media e social, non avremmo avuto un numero così alto di truffati (oltre 2500) con più di 1000 persone che si sono fatte rappresentare e tutelare da decine di avvocati in un Mega Processo, adesso da considerare finito per la parte penale, resta aperta quella civile, come detto sopra, ma la speranza di rivedere i soldi persi sono da considerarsi ridotte al lumicino, per non dire nulle, e mi dispiace molto, dopo aver esercitato il mio diritto di critica e di avere raccontato la vicenda di questa mega truffa, facendo a mio avviso una giusta informazione, ritrovarmi con una querela da parte della ex sindaco Senatore e dell’attuale sindaco Favero, dove mi chiedono entrambi 30.000 euro di danni d’immagine e diffamazione, per un totale di 60.000, vuoi vedere che alla fine rischio di pagare tutto io al posto di chi e stato condannato dopo regolare processo? Ma in che mondo viviamo, siamo davvero all’assurdo!!

 

PS.

"Non è accettabile una somma simile, c'erano stati tanti campanelli d'allarme" hanno dichiarato gli avvocati Gianluca Liut e Ilaria Giraldo alla stampa (clicca qui) sul risarcimento erogato, e io concordo totalmente.

 

 

G.B. 

 

 


AGGIORNAMENTO SUL CASO GAIATTO/VENICE INVESTMENT CON L'AVV. LIUT

Dopo l'ultima udienza del 19 giugno 2021, avvenuta presso il Tribunale di Pordenone, che ha visto il patteggiamento di 6 imputati coinvolti nel "Caso Gaiatto/ Venice Investment", sono andato nello studio legale dell'avv. Gianluca Liut, che si trova in Via Martiri a Portogruaro, per avere un aggiornamento su quella che da più parti è stata definita una MEGA TRUFFA, dove sono "spariti" milioni di euro, con migliaia di investitori truffati che ancora attendono di sapere se riusciranno a recuperare qualcosa delle somme versate... e intorno ai SOLDI ruota questa intervista, che reputo molto interessante, a tratti anche illuminante, e che spero apra gli occhi a quanti credono nei soldi facili e come poi sia difficile recuperarli, ammesso che ci si riesca, una volta persi.


LE DOMANDE SULLA MEGA TRUFFA "GAIATTO": RISPONDE AVV. GIANLUCA LIUT

Una Mega Truffa finanziaria dove si sono investiti e in grande parte persi oltre 67.000.000,00 di euro basata su quello che è definito Sistema Ponzi, che solitamente all'inizio regge ma che poi è destinato inevitabilmente ad incepparsi con tutto quello che ne consegue...
Sono oltre 2700 le persone truffate (tutti nomi resi pubblici nel Sito del Tribunale di Pordenone) che hanno visto eclissarsi i loro risparmi, stravolgendo le vite di persone e famiglie che si sono fidate di chi proponeva loro dei guadagni facili, troppo facili, inizialmente anche del 10% settimanale, e che avrebbero dovuto invitare alla prudenza essendo numeri completamente fuori mercato...
Ecco, in questo contesto che ha toccato in maniera drammatica Portogruaro come epicentro, ma che come terremoto finanziario si è espanso a dismisura, varcando anche i confini di Veneto e Friuli, con ramificazioni estere, ha portato la gente a chiedersi come abbia potuto accadere una cosa simile senza che nessuno la fermassi.

Con queste premesse, ho fatte tre domande all'avvocato Gianluca Liut,  dello Studio legale Liut & Partners con sede in Via Martiri a Portogruaro, che del "caso" Gaiatto ha in carico una decina di persone offese, pertanto conosce bene questa triste e tragica vicenda, che vedrà il 16 Febbraio 2019 nell'Auditorium di Cordenons la prima Udienza  preliminare, che sono: 1) Si poteva evitare questa Mega Truffa finanziaria di cui si aveva sentore già dal 2016 ? 2) Chi ha guadagnato investendo i propri capitali, adesso li deve restituire essendo frutto di un illecito? 3) Il Tribunale di Pordenone pubblicando nel loro Sito web, rendendoli così pubblici, tutti i nomi delle circa 2700 persone truffate, ha violato la loro Privacy esponendoli al giudizio incontrollato di tutti ? 

Da ascoltare attentamente le risposte dell'avvocato Gianluca Liut, che va in profondità alle tre domande poste, che possono essere di aiuto a tutti per non cadere in queste diaboliche trappole finanziarie che ti rovinano la vita, oltre a coloro che ahimè, sono parti offese in attesa di sapere se mai rivedranno i denari che “ingenuamente” hanno perso...

Liut afferma anche che il Comune, per mettere in guardia la cittadinanza, avrebbe potuto pubblicare nel proprio Sito istituzionale il Documento della CONSOB che sanzionava il GAIATTO, senza per questo commettere un illecito, anche se non era obbligato a farlo, e nulla gli si può imputare per questo, e qui ci sarebbe da riflettere, dico io.

Per chi volesse ascoltare interamente questo passaggio, lo trova nel video dal minuto 17:04 al minuto 19:38, di seguito uno stralcio:

“…così come forse se non al tempo in cui quel documento è stato pubblicato nel sito della Consob questa cosa poteva essere fatta anche in un momento successivo, quando cioè ad esempio SUI GIORNALI sono state pubblicate le prime notizie in cui è scoppiato appunto, RELATIVE AL MOMENTO IN CUI IL CAOS E’ SCOPPIATO… ripeto, non c’è un obbligo intendo, ma certamente ci poteva essere un attenzione una diligenza per farlo a tutela della comunità perché sarebbe stato pubblicato un documento appunto pubblico, soprattutto perché LE VOCI all’epoca erano già DIFFUSAMENTE DIFFUSAMENTE NOTE su quello che stava avvenendo, non avrebbe commesso nessun illecito, avrebbe reso, secondo me, un servizio alla cittadinanza..”

 



 
G_VENICE_APPENA_230_EURO_AI_TRUFFATI_DEL_CASO_GAIATTO_.pdf

G_VENICE_APPENA_230_EURO_AI_TRUFFATI_DEL_CASO_GAIATTO_.pdf (145 KB)

G_CASO_GAIATTO_AVVOCATI_LIUT_GIRALDO_CRITICI_SU_RISARCIMENTO_.pdf

G_CASO_GAIATTO_AVVOCATI_LIUT_GIRALDO_CRITICI_SU_RISARCIMENTO_.pdf (135 KB)

NV_CASO_GAIATTO_RISARCIMENTI_SIMBOLICI_MONITO_PM_TITO_.pdf

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NV_CASO_GAIATTO_RISARCIMENTI_UNA_BEFFA_230_EURO_SONO_NULLA_.pdf

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NV_AVVOCATI_LIUT_E_GIRALDO_UN_RISARCIMENTO_BEFFA_230_EURO_.pdf

NV_AVVOCATI_LIUT_E_GIRALDO_UN_RISARCIMENTO_BEFFA_230_EURO_.pdf (239 KB)

CONSOB_MULTA_A_VENICE_INVESTMENT_GROUP_DEL_20_07_2017_.pdf

CONSOB_MULTA_A_VENICE_INVESTMENT_GROUP_DEL_20_07_2017_.pdf (173 KB)

G_CASO_GAIATTO_DICHIARAZIONI_CONSIGLIERA_ALESSANDRA_ZANUTTO_.pdf

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G_RISPARMIO_TRADITO_PROCURATORE_TITO_SERVE_PIU_INFORMAZIONE_.pdf

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