Ecco delle "vibranti" proteste e una querelle che va a danno di tutti. G.B.
CONFCOMMERCIO BIBIONE
Comunicato stampa
Levata di scudi da parte
dei gestori pubblici esercizi di Bibione
dopo la stretta all'intrattenimento musicale
imposta dall'Amministrazione Comunale
C'è grande preoccupazione tra gli operatori aderenti a Confcommercio Bibione dopo la decisione dell'Amministrazione Comunale di San Michele al Tagliamento di ridurre drasticamente la possibilità di organizzare intrattenimenti musicali (concertini, serate con DJ, karaoke) per i pubblici esercizi.
Un solo evento a settimana è considerato un limite eccessivamente penalizzante dalla categoria e tale da limitare eccessivamente la libera iniziativa economica privata, tutelata dalla Carta Costituzionale. Si ironizza per le diffuse perplessità e i più chiedono di parificare anche gli eventi organizzati dalla stessa Amministrazione ovvero uno alla settimana per allinearsi al clima di relax a cui si mira come obiettivo strategico.
Ad accendere ulteriormente la protesta degli operatori è stata l'adozione della nuova normativa a stagione turistica inoltrata, quando gli imprenditori del settore avevano già affrontato investimenti e curato la programmazione degli eventi da abbinare alla propria proposta commerciale-ristorativa. Tutto questo impegno è stato però vanificato dall'improvvida, oltre che intempestiva, decisione dell'Amministrazione Comunale che tra l’altro si scontra con la tanto caldeggiata politica di allungamento della stagionalità di cui la stessa Amministrazione è fautrice e portavoce.
Il nuovo articolo 16 del Regolamento Comunale per la vivibilità urbana e per la qualità della vita viene duramente contestato dai gestori dei pubblici esercizi iscritti a Confcommercio anche per le ulteriori limitazioni ai decibel che possono ora essere emessi da casse audio, strumenti, ecc.…, anch'esse ritenute eccessivamente severe.
Altrettanto severe, per non dire ingiustificatamente punitive, sono ritenute le nuove sanzioni per i trasgressori: si passa, in caso di prima violazione, dallo stop alla musica, anche in filodiffusione, per 7 giorni, alla sospensione dell'attività per 3 giorni o fino a 14 giorni per la seconda e la terza violazione. Misure così drastiche non possono non preoccupare i gestori dei pubblici esercizi che, per timore di poter incorrere in queste pene, potrebbero vedersi costretti a rinunciare all'organizzazione anche dei pochi eventi che l'Amministrazione Comunale di San Michele al Tagliamento attualmente consente.
“Abbiamo raccolto in questi pochi giorni dall'approvazione della nuova normativa le lamentele di numerosi associati che si sentono vittime di una sorta di persecuzione immotivata. Tanto più alla luce del fatto che durante eventi di intrattenimento organizzati o sostenuti dall'Amministrazione Comunale si sono sempre superati i limiti ai decibel che adesso si vogliono imporre ai pubblici esercizi – commenta il Presidente di Confcommercio Bibione, Andrea Drigo – Come ho già avuto modo di dire nei giorni scorsi, l'Amministrazione Comunale non può attaccare un'intera categoria perché non riesce a far rispettare le norme da parte dei pochi che le trasgrediscono. Si tratta di una scelta decisamente miope che non è stata concertata su tutti i punti del Regolamento approvato lo scorso quattro Luglio 2023 che tra l’altro ha fatto spallucce alla quasi totalità delle proposte avanzate da Confcommercio Delegazione Bibione. Tengo a precisare e sottolineare inoltre che Confcommercio Bibione non ha avallato un bel niente, come risulta dagli atti presenti in ufficio e a disposizione degli Associati che volessero consultarli. Ci auguriamo che la Giunta Comunale possa tornare sui propri passi. Confcommercio Bibione continuerà a sostenere la protesta degli imprenditori della località. Nel frattempo, viste le risultanze del precetto in quanto retroattivo, invitiamo tutti coloro che hanno programmato accordi ed esecuzione nell’arco della stagione di rivedere la programmazione rivolgendosi ai nostri uffici per assistenza”.
|