DI MATTIA NICOLO' SCAVO
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Il provvedimento di annullamento in autotutela e contestuale (nuova) revoca delle deleghe all’assessorato a suo tempo conferitemi, notificatomi in queste ultime ore, conferma ciò che ho sempre sostenuto.
Da un lato, l’originario provvedimento era palesemente illegittimo perché, tra le altre cose, radicalmente privo di motivazione, come del resto confermato dal suo annullamento d'ufficio da parte dello stesso Comune, peraltro intervenuto solo a seguito del ricorso da me proposto.
Dall’altro lato, la motivazione soltanto apparente, generica e priva di contenuti su cui si fonderebbe anche questa “nuova” versione del medesimo decreto, oltre a dimostrare il maldestro tentativo di sanare i vizi della prima revoca, finisce in realtà per dimostrare come anche tale nuova iniziativa sia dettata da ragioni di risentimento e rancore personali nei miei confronti, piuttosto che da reali contestazioni e censure in ordine al mio operato (che infatti nel provvedimento non sono in alcun modo evidenziate né tantomeno circostanziate).
La contraddittorietà delle asserzioni e l’assenza di specificità e puntualità che caratterizzano entrambi i decreti sono del resto sotto gli occhi di tutti.
Tali gravi illegittimità non potranno che essere opportunamente evidenziate anche nel nuovo ricorso che i miei legali stanno già predisponendo per l’integrale annullamento di tale ulteriore illegittimo provvedimento.
Portogruaro, 28.3.2025
Mattia Nicolò Scavo
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