18 Gennaio 2011
Caro Gianfranco, ti scrivo queste brevi righe per testimoniare la mia ennesima indignazione di fronte a fatti che mi sembrano fuori da ogni logica civile e morale. Nei prossimi giorni uscirą nelle sale cinematografiche il film sulla vita del bandito Renato Vallanzasca ed io tremo per lindignazione, lasciatemi dire non senza rabbia civile, che mi sembra di vivere in un mondo ove viene premiato alla lunga chi delinque, chi truffa e raggira il prossimo e chi delle sue virtł criminali ne fa un mestiere. Non mi dilungo in inutili opinioni, ma vi invito a fare tre cose:
1) leggete lopinione di un segretario generale di uno dei sindacati della Polizia di Stato che io condivido in pieno;
2) mettetevi nei panni delle vedove, degli orfani e delle vittime di quel bandito che č Vallanzasca;
3) vi esorto a non andare a vedere quel film. Andandolo a vedere contribuirete ad arricchirlo e quindi a far si che dopo aver ammazzato e rapinato dei poveri cristi, possa andare in giro a ridersela di tutti noi.
Valter Cav. Stabile
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