COALIZIONE SARA MORETTO
“Civiche per Sara Moretto”
“Uniamo Portogruaro”
Comunicato stampa del 29.03.2025
Nuova puntata del giallo
sul licenziamento dell’assessore Scavo,
terza versione del Sindaco.
FUMO SUL FUMO
CHI PAGA?
La vicenda della revoca delle deleghe all’assessore Mattia Scavo sta assumendo ormai profili sempre più misteriosi e foschi.
Nel primo decreto di revoca il sindaco Toffolo ha scritto di non aver nulla da contestare a Scavo sia come persona che per la sua attività di assessore e tantomeno intendeva sanzionarlo.
E questa è la prima versione, indubbiamente incomprensibile.
Poi, in sede di consiglio comunale il 17 marzo scorso ha invece parlato di “fumus commissi delicti” cioè di indizi di un reato commesso da Scavo che lo hanno indotto a valutazioni etiche e morali tali da imporre la revoca.
E questa è la seconda versione.
Che sia fumosa lo dice la citazione stessa. Quale sarebbe il delitto commesso, quali gli indizi di indicano nell’assessore il colpevole?
Ora, dopo aver ammesso che la prima versione era inconsistente e quindi ritirato il primo decreto di revoca del mandato, il sindaco ne produce uno di nuovo con una terza versione dei fatti contestati: dissidi dentro la giunta, mancato rispetto degli indirizzi politici condivisi e sfiducia dei gruppi consiliari incluso quello di appartenenza di Scavo (sulla stampa il capogruppo Barbisan invece affermava di aver difeso strenuamente il collega di lista).
La TRAGICOMMEDIA a tinte gialle continua dunque senza che ai cittadini, agli elettori e all’opinione pubblica venga detto qualcosa di preciso e chiaro: la verità sulla crisi di Giunta.
Con tutto il rispetto per la persona, ci stiamo facendo sempre più l’idea che il dott. Toffolo NON abbia le capacità necessarie per fare il Sindaco.
Ci chiediamo anche se il nuovo decreto, motivato dall’autotutela del sindaco di fronte al ricorso al TAR dell’assessore licenziato, tutelerà anche l’amministrazione comunale.
Se così non fosse saranno i cittadini a pagare le spese del ricorso?
Civiche per Sara Moretto Uniamo Portogruaro
Sara Moretto - Cristian Camillo Luigi Geronazzo
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Gruppo Consiliare
"Per un’altra Portogruaro"
Comunicato stampa del 29.03.2025
Revoca delle deleghe all’assessore Scavo:
La revoca in autotutela è una palese ammissione
di errore da parte del Sindaco.
“Inadeguatezza della Lega e del Sindaco al governo
sono nuovamente palesi
e mettono a repentaglio solo dopo due anni
ancora una volta la stabilità per la nostra città
e la sua futura crescita”
Il 17 marzo scorso, durante il consiglio comunale, il sindaco ha illustrato un atto di revoca delle deleghe all’assessore Scavo, ma non ha fornito alcuna motivazione valida a supporto di tale decisione, nonostante le ripetute richieste di chiarimento avanzate da tutti i gruppi di opposizione a nome principalmente dei cittadini. Le motivazioni erano di fatto talmente tanto palesemente inconsistenti, che nella seduta il Sindaco ha cercato in ogni modo di difendere l’operato in ambito amministrativo dell’ex Assessore, sottolineando che non c’erano problemi di natura professionale e personale, ma che erano intervenuti atti e fatti di ordine etico morale che avevano minato il rapporto di fiducia del primo cittadino.
Ora arriva una revoca in autotutela del decreto del Sindaco dove emergono problemi di mesi inerenti all’attività svolta come assessore e nei rapporti con il resto della giunta.
Che fine hanno fatto le motivazioni di ordine morale?
“Ancora una volta tutto ciò è nuovamente contraddittorio - afferma il gruppo Per un’Altra Portogruaro - in dieci giorni è cambiato di nuovo tutto.
Sembra di assistere a telenovele con delle trame illogiche e schizzofreniche.
Prendiamo atto quindi che con il ritiro in autotutela dell’atto di revoca il Sindaco ha implicitamente ammesso i propri errori, dimostrando ancora una volta l’immaturità e la debolezza di questa amministrazione.
La revoca delle deleghe è infatti solo l’ennesima conferma di un’amministrazione incapace di governare con serietà e stabilità, come sottolineato più volte in questi mesi, che peraltro arriva solo dopo il ricorso al TAR.
Questa vicenda non è un caso isolato, ma è sintomatica di una gestione instabile e impreparata da parte della maggioranza.
Da otto mesi, infatti, la città vive in un clima di disinformazione e di non partecipazione sulle scelte politiche e amministrative che minano la fiducia dei cittadini e la capacità di progettare un futuro di sviluppo per Portogruaro.
La Lega che è il principale attore di questa maggioranza non ha mai smesso di governare dal 2020 e nel 2022 è stata causa della caduta del precedente sindaco, sempre da lei sostenuto e voluto, e che ha portato ad un lungo commissariamento.
L’instabilità che da cinque anni viviamo come cittadini è sempre causata dell’incapacità di gestire i rapporti interni alla maggioranza di governo e alla brama di personalismi legati a cariche o posti in giunta da assegnare.
Oggi non è cambiato nulla nonostante le elezioni 2024: questo decreto di revoca, che si presenta come debole e privo di una solida base giuridica, è solo l’ultimo tassello di un quadro più ampio di inadeguatezza amministrativa.
Come possiamo, infatti, aspettarci che una giunta incapace di gestire al meglio le proprie risorse e i propri assessori, possa dare nuova linfa alla nostra città?
La mancanza di una visione chiara, unita all’evidente incompetenza nell’uso degli strumenti istituzionali, rende difficile pensare a un futuro di crescita e sviluppo per Portogruaro.
La città merita un governo stabile e competente, che sappia affrontare le sfide quotidiane con serietà e con la capacità di costruire progetti concreti per il bene di tutti. È tempo che il sindaco e la sua maggioranza facciano un passo indietro e prendano coscienza dei propri errori, prima che i cittadini debbano pagarne il prezzo.”
I Consiglieri comunali
Silvia Arreghini - Antonio Bertoncello - Irina Drigo
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