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29/01/2013 - Primo piano e Cronaca

ANGELO TABARO VA IN PENSIONE : NESSUNO GLI CHIEDE NIENTE ...

Ma lui esprime il "DESIDERIO" di entrare nel CDA del Teatro Stabile Veneto !

29 Gennaio 2013

Angelo Tabaro se ne va in pensione, dopo 25 anni passati in Regione Veneto, lascia il posto, almeno così sembrerebbe, visto che ha espresso il "desiderio" di rappresentare la Regione nel CDA del Teatro Stabile Veneto !

Confesso che mi è venuto da ridere quando l'ho letto, associandolo al Carnevale di Venezia, ma è tutto drammaticamente serio, e preferisco non fare facili commenti sarcastici, ma sarei curioso di sapere quanto viene remunerata quella carica, visto che i CDA sono "entità" politicamente contestate di questi tempi...

Devo anche confessare che per quel che mi riguarda, come esperienza diretta, e sto parlando di Comunicazione, pertanto di Corecom e Digitale Terrestre, uffici e materia di competenza e responsabilità di Tabaro, e di cui risultati pratici sono stati un disastro che abbiamo toccato con mano, non si può certo essere soddisfatti !

Credo sia inutile dare mille e più competenze a volenterosi Dirigenti che poi però non sono in grado di svolgerle, ad esempio il nostro Angelo Tabaro oltre che Segretario Generale della Cultura, aveva anche tra le sue impegnative competenze i Flussi Migratori,  da qualche tempo gli avevano aggiunto, come se non bastasse,  pure il Turismo e la Formazione, l'Istruzione e il Lavoro, "umanamente" impossibile svolgerli tutti, ma si sa, in politica si usa così...

L'importante è assegnare, non svolgere ! 

G.B.  

 


                   Tabaro in pensione, la cultura ringrazia

                       Il saluto bipartisan di 45 istituzioni del Veneto.

                 «Ma nessuno mi ha detto chi prenderà il mio posto»

 

Tutti coloro che hanno a che fare con la cultura nel Veneto sanno chi è Angelo Tabaro, da decenni segretario generale del settore in Regione. 64 anni, nativo e residente a Portogruaro, una laurea in filosofia e una lunga esperienza nella formazione, prima di entrare in Regione nel 1987 è stato dirigente dei servizi demografici del suo comune.

Ora, in occasione del suo pensionamento (il 31 gennaio), ben 45 istituzioni culturali venete hanno sottoscritto un documento di saluto che ne ricorda la "naturale sollecitudine nella valutazione delle proposte presentate, la disponibilità più completa a confrontarsi con le parti e, ancor più, una dote tutta personale di riservatezza e di coerenza civile".                                                        

Un omaggio per niente rituale, firmato oltretutto da accademie e università, da biblioteche e conservatori, da associazioni e fondazioni, da istituti a musei, da teatri pubblici a gruppi privati, e persino da assessorati di Comuni di centro-sinistra (Venezia, Vicenza, Chioggia), fatto singolare stante la lunga collaborazione di Tabaro con giunte di centro-destra e il suo tentativo  (fallito) di diventare sindaco di Portogruaro per il Pdl.

Il documento elenca il gran numero di realizzazioni portate a termine dal dirigente regionale, ma anche la sua «conoscenza profonda degli ordinamenti e delle normative; l’attenzione verso i suoi interlocutori; la volontà di portare a compimento ciò che è stato democraticamente deciso; la capacità di vedere in prospettiva gli sviluppi delle iniziative e dei progetti; la passione per le forme della cultura e delle arti».

E adesso?
«Sono ovviamente soddisfatto delle attestazioni di stima - dice il diretto interessato - ma sono sempre stato così assorbito dal lavoro da non aver mai pensato a cosa avrei fatto dopo. 
Ho solo espresso il desiderio di rappresentare la Regione nel Cda del Teatro Stabile del Veneto», il che potrebbe consegnargli buone chances di succedere a Laura Barbiani quando lei lascerà la presidenza.

Al quadretto manca però un piccolo particolare: chi prenderà il suo posto?
«Confesso che non ne so niente»

Vuole dire che nessuno l’ha consultata?

«No nessuno. Domani (oggi per chi legge) saluterò il presidente e la giunta, ma nessuno mi ha chiesto consigli sul dopo. Ormai funziona così, qui si parla soltanto di numeri e di aggregazioni di settori».

Lo stesso Tabaro da qualche tempo aveva dovuto aggiungere alle sue competenze tradizionali (cultura, comunicazioni e flussi migratori) anche il turismo e la formazione, l’istruzione e il lavoro. Mistero su chi si occuperà anche di questi argomenti d'ora in poi.


Di cosa è più fiero nel suo lavoro?
«Difficile dire: forse della realizzazione del Centro Carlo Scarpa, e più in generale di aver attivato con le celebrazioni dei centenari gli strumenti per riuscire a fare grandi progetti sfruttando la ricchezza di risorse e di energie del territorio».

(Fonte: Il Gazzettino)

  

DIGITALE TERRESTRE : BILANCIO "NEGATIVO" E PER TABARO COLPA DEI TRALICCI !

Nessuno degli autorevoli intervistati che dica che il Digitale Terrestre funzioni bene, peccato che non dicano nemmeno quanti soldi siano stati "buttati", e nemmeno quanti ne butteremo ancora con il Digitale terrestre di seconda generazione, che ci costringerà a cambiare di nuovo TV e Decoder, per non parlare degli imminenti disturbi che provocherà il G4 alle nostre Antenne...

Bisogerà mettere altri filtri, altri soldi... e Angelo Tabaro non trova niente di meglio da dire che la colpa è dei Tralicci !! Incredibile, roba da matti...



 
ANGELO_TABARO_IN_PENSIONE_LA_CULTURA_RINGRAZIA_.pdf

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CULTURA_CAMBIO_AL_VERTICE_NOTIZIA_DI_FONDO_PAGINA_.pdf

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ANGELO_TABARO_IN_LIZZA_COME_PRESIDENTE_TEATRO_STABILE_.pdf

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