5 Maggio 2013 (Ultimo aggiornamento il 08.05.2013 alle ore 16,25 - Pdf)
Schianto su un muretto, muore a 30 anni |
Un colpo di sonno ha tradito ieri alle 5 Luca Zanon di Teglio.
Nessun segno di frenata. Tornava dalla casa della fidanzata
di Rosario Padovano
PORTOGRUARO. Sbanda con l’auto per un colpo di sonno alle 5 del mattino di sabato, si schianta contro un muro e muore sul colpo. Sono finiti così, nella tragica alba di ieri, i sogni, le speranze, la vita di Luca Zanon. Aveva solo 30 anni e molto progetti.
Stava rincasando da San Polo di Piave, dove abita la futura moglie Luisa De Bortoli, di 26 anni. Era diretto a Suzzolins di Teglio Veneto dove Luca Zanon viveva con i genitori Basilio e Rosanna quando non si è accorto, evidentemente, della curva sulla Postumia all’incrocio di Pradipozzo. Al volante della sua Opel Astra Luca si è schiantato contro una recinzione in muratura, abbattendolo. Il decesso è sopraggiunto all’istante. Inutili i tentativi di rianimazione dei medici e degli infermieri intervenuti subito sul posto.
Il giovane lavorava alla concessionaria Opel di viale Venezia a Portogruaro. Per undici anni è stato uno dei più apprezzati addetti alle pubbliche relazioni della discoteca Tnt Kamasutra, la storica sala da ballo di Lugugnana di Portogruaro. Lo piange tutto il paese di Teglio Veneto, la fidanzata, gli amici del Tnt e della concessionaria.
I funerali non sono stati ancora fissati, se ne saprà qualcosa domani quando riapriranno gli uffici preposti per il rilascio del nulla osta alla sepoltura. Luca l’anno prossimo avrebbe dovuto portare all’altare la fidanzata Luisa De Bortoli, conosciuta proprio grazie alla sua attività di Pr al Tnt. La casa era già pronta, accanto a quella dei genitori, in un posto dove si respira aria buona di campagna. Come ogni fine settimana era andata a trovarla, nella sua casa di San Polo. Poi la decisione di rientrare a casa, in via Suzzolins 19, nell’omonima frazione di Teglio Veneto al confine con la località friulana di Cordovado. Il cellulare di Luisa è squillato a vuoto. Cento volte, mille volte. Probabilmente Luca Zanon era già morto.
Erano circa le 5 quando Luca ha perso il controllo della sua vettura. Per terra, sull’asfalto, non c’è nemmeno un segno di frenata. L’auto, sulla curva accennata verso sinistra, teatro già altre volte di gravissimi incidenti, è finita dritta, senza nemmeno accennare una sterzata. L’impatto è stato devastante e Zanon è morto per le gravi ferite riportate.
Immediato l’allarme al 118 e ai carabinieri della compagnia di Portogruaro. «Venite, c’è stato un grave incidente all’incrocio di via Fornace, fate presto», hanno gridato al telefono gli automobilisti che si erano fermati. Luca era esanime sul volante e non accennava ad alcuna reazione.Dopo un’ora di inutili tentativi di rianimazione Luca Zanon è stato dichiarato morto. A quel punto, ai carabinieri è toccata la triste incombenza di andare ad avvertire a Suzzolins i genitori, papà Basilio e mamma Rosanna Zorzi.
Basilio Zanon nel 1997, proprio a Portogruaro, rimase gravemente ferito in un altro incidente. Rimase in coma per molti giorni, ma riuscì a sopravvivere. Il destino non ha concesso possibilità alcuna, invece, al povero Luca, di salvarsi. Spegnendo per sempre il suo sorriso, i suoi sogni e la sua voglia di vivere.
(Fonte: la Nuova Venezia)
«Dovevamo sposarci il prossimo anno»
Luisa ricorda il suo grande amore: era un angelo.
Il padre di Luca sopravvisse a un altro incidente
TEGLIO. Una lacrima le solca il viso, ma non la rende triste anzi; è così orgogliosa di Luca, del suo Luca che quella goccia può anche cadere, senza scalfirle il sorriso che accenna al suo ricordo. Luisa De Bortoli, 26 anni, ha reagito con grande compostezza alla tristissima notizia dell’incidente stradale in cui è morto il suo fidanzato, il suo futuro marito, Luca Zanon. Dovevano sposarsi il prossimo anno. Presenza discreta, accompagnata dalla mamma, Luisa si è recata immediatamente, appena saputo della disgrazia, a casa di Luca, per abbracciare i genitori di lui, Basilio e Rosanna. Si sforza di non piangere mentre racconta del suo rapporto con Luca. «Amava molto il mondo delle discoteche, ma non perché gli piacesse tanto la musica; quanto per stare in compagnia. Abbiamo viaggiato tantissimo», ricorda con dolcezza Luisa De Bortoli, «siamo stati a Padova tante volte; a Milano, Bologna, a Mestre, in Slovenia; ogni festival o rassegna musicale era buona per stare in compagnia. Ci volevamo molto bene». Luisa, in questo mare magnum di dolore, conia la definizione giusta per raccontare il suo Luca. «Era un angelo. Era impossibile trovare uno come lui con cui ridere, scherzare, giocare, parlare. Luca era tutto.
Ho intuito subito che fosse accaduto qualcosa di serio, qualcosa di molto grave. Ero molto preoccupata perché non lo avevo sentito al telefono. Gli ho fatto centinaia e centinaia di chiamate, tutte a vuoto e ho capito che era successo qualcosa». Pur trafitti da un dolore insopportabile i coniugi Basilio Zanon e Rosanna Zorzi sono molto discreti e accolgono chiunque nella loro casa, in via Suzzolins 19, voglia porgere le condoglianze. Ieri mattina sono arrivati anche i parenti della vicina Cordovado. Per un attimo mamma Rosanna conduce il cronista nella stanza di Luca. Tutto è incredibilmente in ordine. Il letto ben fatto, la felpa sopra le lenzuola, le foto, le numerose foto con le quali Luca aveva “adornato” la sua bella camera. Prima del congedo il padre Basilio racconta la sua personale disavventura sulla strada. «Nel 1997, quando venni coinvolto nell’incidente, mi portarono in ospedale a Mestre dove rimasi in coma per molti giorni», ricorda affranto il padre di Luca, «alla fine però mi sono ripreso, anche se non pienamente. Invece per mio figlio è stato tutto diverso. Lui non ce l’ha fatta». (r.p.)
(Fonte: la Nuova Venezia)
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