29 Marzo 2014
LA GRANDE CAGATA !
A volte le cose vanno chiamate con il loro nome
Se l'è proprio cercata questo onorevole Lupi o Lupetto, il ministro magari le intenzioni le aveva anche buone, ma bisognava avere le competenze !
Chiaro che quando si va a scontrarsi con grandi interessi economici, e si toglie un facile modo di fare cassa ai Comuni, o sai quel che fai, o non lo farai più, ma siamo in Italia, e voilà, basta fare una bella Delibera e i Sindaci possono decidere se applicare la sanzione a chi non rispetta l'orario del TICKET di queste STRISCE BLU, insomma, non impuntiamoci, diciamo che si è scherzato...
Ora in attesa di queste delibere, non si capisce bene se la multa o sanzione siano legittime, solo un maestro del foro, nel senso di buco o di foratura, potrebbe azzardarsi a dare una opinione, noi in attesa di sapere cosa deciderà il Comune di Portogruaro, alias Antonio Bertoncello, come direbbe qualcuno, sarebbe cosa saggia e prudente parcheggiare nelle strisce bianche, ma anche qui attenzione se c'è il disco orario, che quando si è sfigati o è destino... bisogna pagare e tacere !
G.B.
PS.
Sotto potete leggere quello che è successo a Pordenone e Sacile, e un Comunicato stampa di una Associazione di Consumatori (clicca qui).
Strisce blu,
via libera alle multe
Il Ministro dei trasporti fa retromarcia
PARCHEGGI
I Comuni potranno prevedere sanzioni
per chi sfora l'orario
Strisce blu.
Il ministro Lupi ci ha provato, come avvenne per gli sconti sui pedaggi. Ma come per gli sconti sui pedaggi, le buone intenzioni del ministro hanno dovuto, poi, misurarsi con la realtà: gli automobilisti che protraggono l’occupazione del parcheggio oltre l’orario per il quale hanno pagato il ticket continueranno, di fatto, a pagare la multa ai Comuni. Solo che non si chiamerà più multa, ma sanzione: perché non si fonderà sul codice della strada, ma sul regolamento comunale.
Ma alla fine, saranno sempre soldi sottratti alle tasche dei cittadini per sanare i buchi delle finanze comunali e per foraggiare le società cui i Comuni danno spesso in appalto la gestione dei parcheggi. D’altronde, come ha sibilato ieri un sindaco del Nordest, «il ministro di uno Stato che strangola i Comuni non può pretendere di farsi bello a loro spese».
È andata così, alla riunione convocata ieri a Roma tra l’Anci (l’associazione di Comuni) e il ministero dei Trasporti, che aveva "interpretato" il codice della strada in senso favorevole all’automobilista: chi sostava per un tempo maggiore di quello pagato, era tenuto a versare la differenza, ma non a pagare la multa.
Ma il ministero ha dovuto rientrare nei ranghi: «Si è convenuto - recita la nota ministeriale - che la regolamentazione della sosta è competenza dei Comuni che ne definiscono le modalità con proprio atto deliberativo. Per le zone a strisce blu, laddove la sosta si protragga oltre il termine per il quale si è pagato, la sanzione pecuniaria potrà essere irrogata solo in presenza di specifica previsione del Comune».
I Comuni ci metteranno qualche tempo a deliberare, quindi teoricamente si apre una finestra temporale in cui non si paga né la multa né la sanzione, ma non ci metteremmo la mano sul fuoco: la "nota" ministeriale che cancella la multa, infatti, è solo un comunicato stampa, non una circolare. E perciò, come le parole del ministro di qualche giorno fa, non è vincolante per le polizie comunali.
D’altronde, anche i Comuni hanno le loro ragioni: se chi sfora l’orario non paga più alcuna sanzione, tutti avremmo sempre pagato soltanto per pochi minuti, per il periodo minimo possibile, anche sapendo di dover lasciare l’auto per ore: tanto, si rischia di pagare semplicemente il dovuto, oppure di farla franca. E quindi i Comuni avrebbero visto inaridirsi una delle principali fonti di entrate pubbliche. Dunque, di fatto, per lo sforamento d’orario si continuerà a pagare: non più la multa, ma la sanzione che ai Comuni piacerà di comminare. Che sarà, ragionevolmente, un po’ inferiore a quella prevista per chi il ticket non lo paga per nulla. E quindi, forse, qualche lira resterà in tasca, alla fine della storia.
(Fonte: Gazzettino di Venezia - 28.03.2014)
SACILE
Parcheggi blu, si paga l’extra
Il sindaco non vuole penalizzare troppo gli autombilisti
e copia il modello Trieste
Conteggiato lo sforamento dell’orario,
più un supplemento inferiore alla multa
Si attendono direttive ufficiali
di Michelangelo Scarabellotto
Dopo i Velo ok e il contenzioso che si è aperto sul loro funzionamento, ora si parla di parcheggi blu.
Sulla questione del pagamento della sosta nei parcheggi a strisce blu e delle sanzioni conseguenti allo sforamento dell'orario prestabilito, divenuta di attualità nazionale con il dibattito tra il ministro Lupi e l'Anci, interviene anche il sindaco Roberto Ceraolo.
Il sindaco ritiene pienamente condivisibile, in linea di principio, la posizione espressa dal ministro. A tale proposito informa che da qualche mese era stato affidato a Walter Furlan, il direttore di Livenza Servizi Mobilità, la società di proprietà del Comune, l'incarico di svolgere un approfondimento sul tema: «Per avviare anche nel nostro comune modalità simili a quelle già applicate a Trieste, dove lo sforamento della sosta non prevede l'applicazione delle multe del Codice della strada, bensì il pagamento del supplemento del timing del parcheggio, ma aumentato con una sanzione che resta comunque inferiore alla multa».
Ceraolo annuncia pertanto che il nuovo ufficio della società di via Mazzini è ora in grado di supportare queste nuove modalità, per le quali però è bene attendere l'emanazione di ulteriori chiarimenti normativi, per intraprendere il nuovo servizio secondo criteri di cui ci sia certezza applicativa.
Il sindaco conclude dicendo che è comunque di tutta evidenza che un’eccessiva penalizzazione in termini economici del prolungamento della sosta, è sbagliato: «La nuova disciplina ne dovrà tener conto, pur con le necessarie cautele». Insomma una mini-sanzione che non punisca eccessivamente gli sforamenti, ma eviti chi lascia per ore l’auto in sosta e punta a pagare il minimo.
(Fonte: Gazzettino di Pordenone)
PORDENONE
Multe cancellate,
lite in Comune
Linea dura del Municipio: vanno pagate. Loperfido: Pedrotti copi da Vicenza
Gli "sforamenti" nei parcheggi sulle strisce blu finiscono in Consiglio
di Davide Lisetto
La questione delle multe per "sforamento" sulle strisce blu cancellate finisce in Consiglio comunale. La vicenda si trascina da quando una circolare del ministero dei Trasporti ha invitato i Comuni alla linea morbida: nel caso di sanzione per ticket scaduto l’automobilista dovrebbe pagare solo la differenza di quanto dovuto in base al tempo.
Il Comune di Pordenone - così come gli altri tre capoluoghi della regione e tutte le città del Veneto ad eccezione di Vicenza - continua sulla linea dura: se il ticket è scaduto si paga la multa e non solo la differenza di quanto è dovuto. «Questo prevede il codice della strada. E finché non viene modificata la norma noi non possiamo applicare una circolare», è la tesi del municipio e del comando della polizia comunale.
«Secondo il ministero - afferma il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Emanuele Loperfido - il ticket scaduto configura unicamente una “inadempienza contrattuale” e implica il saldo della tariffa non corrisposta. Chiediamo all’amministrazione Pedrotti copi da Vicenza e provveda rapidamente a togliere ogni sanzione e a richiedere al cittadino solo la cifra non corrisposta. Chiediamo questa modifica che vuole essere anche una dimostrazione di interpretare in modo diverso il rapporto Amministrazione–cittadino.
Applicare una multa, quando non dovuta è indice di una volontà vessatoria. Mentre appunto l’interpretazione del ministero indica che deve essere richiesto solo il saldo della tariffa non dovuta».
Il Consigliere di Minoranza conclude auspicando che «l’Amministrazione accetti questa nostra proposta dimostrando che la loro volontà non è quella di apporre gabelle e fare cassa, ma quella di avere un rapporto collaborativo col cittadino, chiedendo, appunto, solo quanto spettante». La "vertenza" delle multe nelle settimane scorse ha diviso anche Comune e commercianti. L’Ascom chiedeva l’applicazione della linea morbida.
(Fonte: Gazzettino di Pordenone - 23.03.2014)
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