27 Novembre 2016
OSPEDALE DI PORTOGRUARO
C’E’ UN GUASTO AL SOFTWARE
E ALLORA ECCO L’ ODISSEA
PER UNA TERAPIA…
Centro Sorveglianza Anticoagulati (C.S.A.)
Nessun medico per una risposta certa
INCREDIBILE:
Una paziente di 91 anni per tre giorni con una pastiglia “fai da te”,
e nessun contatto di preavviso...
Siamo all’avanguardia con Operazioni
in diretta on line,
e poi ci blocchiamo nelle banalità pratiche della quotidianità !
Siamo all’incredibile, solo qualche giorno fa il Direttore generale dell’Ulss 10 Carlo Bramezza, così scriveva nel suo profilo facebook: “Le mie congratulazioni al dottor Francesco Fidanza e alla sua equipe che domani mattina (24 novembre) eseguiranno due interventi in laparoscopia in 3D, con diretta video, per il 27° Congresso di Chirurgia dell’apparato digerente in svolgimento a Roma. I due interventi chirurgici, eseguiti in una sala operatoria all'ospedale di Portogruaro, saranno inseriti in un programma che coinvolge chirurghi e riprese video in 5 continenti”. (clicca qui)
Dunque onore al merito, non si mette in discussione l’alta professionalità di cui l’Azienda Sanitaria del Veneto Orientale è capace di fare e gli altissimi livelli che è in grado di raggiungere, ma è proprio per questi motivi che non si capisce quello che il Signor Mario, nome di fantasia, che per ovvi motivi di privacy chiameremo così, si è trovato ad affrontare venerdì 25 novembre scorso all’Ospedale di Portogruaro…
Ma andiamo con ordine, venerdì mattina il Servizio Domiciliare del C.S.A. (Centro Sorveglianza Anticoagulati), va a fare il prelievo alla anziana madre di 91 anni, e nel pomeriggio il Signor Mario deve andare a ritirare il Referto con la Terapia stabilita in base all’Esame del sangue precedentemente fatto, di solito valevole per 3 o 4 settimane (clicca qui), ma quando poco prima delle 17 si rivolge allo specifico sportello, si vede consegnare un foglio senza Terapia (clicca qui), causa un guasto alla stampante, si sente dire in prima battuta, e viene invitato a ripassare il giorno dopo, che sarebbe sabato 26, altro non riesce ad ottenere come informazioni.
Allora il Signor Mario si reca nel Laboratorio dove fanno i prelievi per avere almeno delle indicazioni sulla dose da dare all’anziana madre 91enne, ovviamente trova chiuso, ma qualcuno si trova sempre, e una operatrice molto gentile, lo informa che non c’è nessun Medico presente in grado di indicare la Terapia da seguire, ossia la quantità di pastiglia anticoagulante che deve assumere, e lo invita a rivolgersi al suo Medico di Base (?!), come se fosse così semplice a quell’ora, e poi mi chiedo come avrebbe fatto a prescrivere una giusta assunzione senza avere visto l’esito dell’esame del sangue fatto in mattinata…
Altra cosa che la gentile operatrice consiglia al Signor Mario, è di attenersi a quanto assumeva in precedenza, e che comunque difficilmente fino a lunedì 28 avrebbe trovato qualcuno, perché di sabato di solito non sono operativi per questo servizio, e così assai sconsolato e incredulo, il Signor Mario telefona alla 91enne madre, la informa della situazione e le dice di prendere la stessa pastiglia del mese prima, e l’anziana donna, ancora lucidissima e piena di “pepe”, dall’altra parte sbotta in un sonoro e colorito “qua se sempre preso” !
Il Signor Mario mi ha raccontato di avere avuto già in precedenza qualche problemino con il C.S.A., una volta per un cambio orario senza preavviso, e un’altra per mancato intervento a domicilio (dimenticanza?), aveva dovuto arrangiarsi con una dose “fai da te”, stessa cosa di adesso, ma allora solo per 1 giorno, mentre ora sono già tre giorni, ed è per questo che ha deciso di rendere pubblico questa sua disavventura, direi odissea, perché il Signor Mario ha fatto un tentativo anche ieri, Sabato mattina, ma non è andato a buon fine, allo sportello ha trovato un Operatore diverso, e un Cartello che il giorno prima (25) non c’era e in cui si leggeva “DA OGGI 22 – 11 TERAPIA ANTICOAG CSA DIRETTAMENTE IN LAB (clicca qui), e già che c’era, il Signor Mario ha voluto provare a vedere se trovava qualcuno…
Ma ahimè il Signor Mario, come il giorno prima, ha trovato "solo" un'altra gentile operatrice, anche lei ha dato dei consigli, ma in più ha detto che il problema nasce da un guasto al Software e il Computer non può calcolare la Terapia del paziente, e per quel che possono, lo stanno facendo “a mano”, con tutti i disagi e inconvenienti che possiamo immaginare, addossando al “sistema” le responsabilità anche di una mancata telefonata di avviso ai pazienti che si sono trovati senza Terapia da ritirare, era tutto nel Software, anche i numeri di telefono !
Per concludere, cosa dobbiamo dire al Signor Mario per questa sua non ancora terminata ODISSEA, e cosa dobbiamo dire al Direttore Generale Carlo Bramezza, che non perde occasione di dire che siamo all’avanguardia come Servizio Sanitario, ma se penso alle pastiglie “fai da te” che sta assumendo la 91enne in questione e suo malgrado, in quanto il “sistema” altamente tecnologico dell’Ulss 10 ha toppato di brutto, mi viene da pensare che forse non è tutto così rose e fiori, senza andare a tirar fuori il Reparto nascite o Pediatria, qui mi devono spiegare come una organizzazione di un Ospedale di tale dimensioni possano succedere cose disorganizzative come queste, se si rompe un Computer o si blocca un Software, cosa diciamo ai pazienti, di avere pazienza ? Di andare dal proprio medico, di “arrangiarsi”, di capire che loro stanno lavorando per la nostra Salute e queste cose possono succedere? Ma al Signor Mario è la terza volta che gli capita...
Signor Bramezza dia una risposta convincente, e soprattutto spieghi che rischi ha corso e sta correndo questa signora di 91 anni, arzilla sì, “combattiera” pure, ma sanissima no…
PS.
Il Signor Mario la volta precedente era tentato di fare una protesta scritta, ma nei cassetti predisposti non c’erano più moduli, solo uno in tedesco, e lui non lo parla, non lo scrive e non lo capisce… come non capisce perché non ha mai trovato un Medico a rispondere di queste gravi mancanze !
Il Signor Mario, mi ha anche segnalato che come spesso succede durante la stagione fredda o in condizioni di mal tempo, ha trovato il Portone di entrata (e poi uscita) dell’Ospedale chiuso, con un freccia che indicava l’altro ingresso come accessibile, e non credo che anche questo “sistema” sia corretto, soprattutto ai fini della Sicurezza in caso di Evacuazione o di Emergenza… (clicca qui)
G.B.
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