28 Luglio 2009
Ho appreso questa tragica notizia subito dopopranzo, leggendo il televideo su Rai 2, Coniugi 50 enni Portogruaresi, trovati morti a Ovaro (UD), in Carnia, forse un omicidio - suicidio, genitori di 2 figli di 20 e 16 anni, ma non c'erano nomi, e subito ho pensato alla cerchia delle mie amicizie con quei requisiti...
Poi sono andato su Internet e ho trovato purtroppo le loro foto e i loro nomi, la donna, Maria Grazia Fagotto, impiegata alle Poste, l'uomo, Giorgio D'Orico, operaio in una Vetreria, li conoscevo da una vita, anche se solo "di vista", volti molto conosciuti in città, mi rattrista sapere che dei miei coetanei hanno terminato la loro vita in un modo così tragico e improvviso.
Da quanto ho letto, Maria Grazia è stata colpita da 7-8 coltellate, nessun segno di difesa, il marito Giorgio, invece, è stato trovato impiccato alla ringhiera delle scale, particolare che, assieme alla porta trovata chiusa dall'interno, fa avvalorare l'ipotesi di un omicidio - suicidio, sul posto la Polizia di Udine.
Sembrerebbe che l'uomo soffrisse ultimamente di depressione, un male "oscuro" con cui si tende a definire quello che non riusciamo a capire, io lo definisco "il male di vivere", non esiste cura che si conosca, e sempre più spesso leggiamo questi episodi tragici nella cronaca quotidiana, questa volta è successo qui a Portogruaro...
Inutili le condoglianze di circostanza, il dolore per chi resta è enorme, bisogna capire perchè succedono queste cose, cosa è mancato attorno a loro, quale sia il nostro "ruolo" nella Società, chiederci se conosciamo chi ci vive vicino, ma passato il momento emotivo, tutto tornerà come prima, di Maria Grazia e Giorgio si perderà il ricordo ... G.B.
Ovaro, provincia di Udine, la baita dove è avvenuta la tragedia. |