Michela Morutto, 47 anni e Paolo Piccoli, 48, sono una coppia che vive, attualmente, a Concordia Sagittaria, una cittadina di circa undicimila abitanti che fa parte della Città Metropolitana di Venezia. Michela e Paolo hanno due figli: Mattia (10 anni) e Andrea (6 anni). Nel 2014, Paolo inizia un lungo iter diagnostico per comprendere i motivi dei suoi continui malesseri. La sua giovane età porta i medici, un po’ frettolosamente, a diagnosticargli una depressione. Tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, esami più approfonditi portano alla diagnosi definitiva: Paolo è affetto da una forma di Alzheimer presenile. Da quel momento la sua vita, insieme a quella di tutta la sua famiglia, cambierà per sempre. Michela e Paolo decidono allora di raccontare la loro storia, terribile e umana, unica e universale, perché famiglie come la loro vivono in uno stato di ingiusto isolamento – frutto di pregiudizio, impotenza e incapacità, che annebbiano persone e istituzioni. Questo libro non è un romanzo, né un’opera di fantasia. Anche laddove, per ragioni legate alla privacy, i nomi di terzi fossero stati modificati, nulla viene tolto alla veridicità di quanto raccolto.