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04/10/2024 - San Stino al voto 2013/18/23

PRESENTATA L'INIZIATIVA: APPELLO - SALVIAMO LA NOSTRA STORIA

Promosso da 20 Associazioni attive nella realtą culturale e socio-culturale


COMUNICATO STAMPA DEL 04.10.2024

 

Stamattina, presso Palazzo Dal Moro (clicca qui - si ringrazia la famiglia per la squisita ospitalità) è stata presentata ai media l'iniziativa "Appello - Salviamo la nostra storia" promosso da 20 associazioni attive nella realtà culturale e socio-culturale degli 11 Comuni del Portogruarese e da oltre 40 persone impegnate nella ricerca storica e nella rappresentanza di associazioni ed enti del settore.

Relatori Alessio Alessandrini, Ada Toffolon e Roberto Soncin.

Oltre che ai presupposti e agli obiettivi della iniziativa è stato delineato il percorso prossimo futuro della stessa:

a- Da oggi a metà novembre si procede con la raccolta delle adesioni: chi (persona fisica, associazione o ente) vuole sottoscrivere l'Appello può comunicarlo per mail agli indirizzi di posta elettronica riportati in calce all'Appello stesso.

b- per metà novembre sarà organizzato un evento pubblico di presentazione dell'Appello accompagnato da un documento con le linee di massima per la realizzazione degli obiettivi. All'evento saranno invitati i rappresentanti di tutte le istituzioni pubbliche interessate, a partire dai Comuni.

 

Si allega l'Appello con l'elenco dei promotori (ottobre 2024 - clicca qui).

 

 

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SALVIAMO

LA NOSTRA STORIA

 

Appello ai rappresentanti della Cultura

e delle Istituzioni del Veneto Orientale

 

Alla domanda “cos’è il carattere di un popolo?”, Benedetto Croce rispondeva: “La sua storia, tutta la sua storia, nient’altro che la sua storia”, e la storia è un flusso continuo, inarrestabile, che coinvolge i singoli come le comunità e così il carattere dello stesso popolo muta, si evolve portando con sé tutta la sua storia.

Successivamente Marc Bloch, che rivoluzionò il modo di fare e intendere la storia, scrisse che essa è “Scienza degli uomini, nel tempo” sottolineando il carattere scientifico della disciplina, che deve basarsi su un rigoroso studio delle fonti, la dimensione della temporalità e l’attenzione ai soggetti protagonisti, che non sono più solo “i grandi”, “i Cesare” e “i Napoleone”, ma tutti gli uomini e le donne - anche i più umili, compresi i soggetti collettivi, come i popoli e le comunità locali.

Cancellandone la storia si preclude, per un popolo o per una comunità, la possibilità di maturare consapevolezza di sé del proprio passato. Di conseguenza se ne impoveriscono o distruggono anche le basi del futuro, perché la storia, con la sua capacità di stimolare a confrontarsi con la complessità, è, e sempre sarà, maestra di vita.

Come diceva Umberto Eco “Quando un qualche atto di censura spazza via una parte della memoria di una società, questa società attraversa una crisi di identità”.

Per questo la storia, grande e piccola, la macrostoria come la microstoria, va coltivata attraverso lo studio dei documenti, va conservata, studiata, tramandata e resa parte viva della formazione culturale e quindi della memoria di tutte le generazioni.

Così è anche per la storia locale (ma non marginale) del Veneto Orientale.

Oggi, però, una parte rilevante dell’enorme e straordinario patrimonio che i nostri predecessori ci hanno lasciato a testimonianza dei fatti e delle persone che hanno concorso o formare la nostra identità, il nostro carattere, corre il serio e concreto pericolo di scomparire irrimediabilmente nel nulla o di essere destinato all’oblio.

Sono, infatti, a rischio di distruzione moltissimi documenti, scritti, atti, testi, lettere, mappe, pubblicazioni e altro ancora che raccontano la nostra storia, antica e recente, raccolti da famiglie, enti pubblici e società private, associazioni e persino istituzioni. Per altri si profila l’abbandono. Per altri ancora l’inaccessibilità.

Come se, nella totale disattenzione, si abbattesse il municipio di Portogruaro o la cattedrale di Caorle, come se tornassero ricoperti dalla terra gli scavi di Concordia Sagittaria. Le carte infatti parlano ma non gridano.

La cura e la tutela di questo patrimonio di beni storici e culturali costituito da depositi documentali e archivi unici è affidato più ad appassionati volontari che alle istituzioni pubbliche che, invece, dovrebbero esserne le custodi.

Questo nonostante che, tra i Principi della Costituzione Italiana, all’articolo 9, sia prescritto che è compito della Repubblica tutelare il patrimonio storico e artistico della Nazione e promuovere lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica.

Ecco perché ci appelliamo a tutti i rappresentanti delle Istituzioni locali del Portogruarese affinché:

• si proceda ad una rapida ed esauriente ricognizione sui depositi e archivi storici e culturali presenti nel territorio e attualmente detenuti da enti e strutture pubbliche o private (Comuni, Enti Consortili, Istituzioni scolastiche, Istituzioni religiose, Fondazioni, ecc.) e sul loro stato di conservazione e accessibilità;

• si avvii un censimento, su basi volontarie, dei depositi ed archivi storici e culturali, detenuti da privati cittadini, aziende e associazioni e il loro stato di conservazione e accessibilità;

• si costituisca una Commissione territoriale mista che individui quali di questi beni hanno priorità di interventi di conservazione e/o di archiviazione e/o di accessibilità;

• i Comuni si facciano carico di individuare le risorse attualmente disponibili a livello regionale, nazionale ed europeo, per finanziare le iniziative di conservazione e/o archiviazione e/o digitalizzazione di questi beni;

• si definisca un progetto territoriale co-finanziato da realizzare nel medio periodo per individuare nel territorio ed attrezzare, anche con il concorso di strutture private, uno o più spazi archivistici accessibili.

 

Salviamo la nostra storia, salviamo il nostro futuro!

 

Per aderire all’Appello scrivere a uno di questi indirizzi di posta elettronica:

centro.doc.mori@gmail.com - uteportogruarese@gmail.com  info@noimigranti.org

Per le persone fisiche indicare: nome e cognome e città di residenza

Per enti e associazioni: denominazione, responsabile, sede (città)

 


 

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