16 Febbraio 2011
San Valentino, la festa degli innmorati è passata da poco, ma quando l'amore diventa dolore e offusca la mente, il rischio che la passione si trasformi in tragedia è grande, succede spesso, succede anche qui da noi... G.B.
Trova la moglie con l'amico e lo accoltella
Dramma della passione a Settimo di Cinto. Il marito si è presentato durante la pausa pranzo a casa del collega trovandoci la consorte. Ne è nata una lite poi degenerata: l'uomo ferito alla testa con un taglierino
SETTIMO DI CINTO. Aggredisce e ferisce alla testa con un taglierino l'amico e collega di lavoro dopo aver trovato la moglie a casa sua. Una pausa pranzo movimentata, ieri alle 13, in via Udine a Settimo di Cinto Caomaggiore. Urla, minacce, grida di dolore e poi le sirene hanno turbato la quiete che aleggia di solito da queste parti. La lite è iniziata nell'appartamento a piano terra di una bifamiliare quando un operaio di 29 anni di Bagnarola di Sesto al Reghena ha inchiodato l'auto davanti alla casa di un'amico di 36 anni nato e cresciuto a Settimo.
I due si conoscono da parecchi anni: entrambi sono operai in un'azienda di lavorazioni inox a Villotta di Chions e si frequentano anche fuori dalla fabbrica, dato che fanno parte della stessa compagnia di amici.
Il 29enne friulano arrivato a Settimo, a quanto pare, andava a colpo sicuro. Perché all'interno della casa, oltre all'amico, c'era anche sua moglie. Non ancora chiari i motivi che hanno portato alla lite e i carabinieri si trincerano dietro il formale: «motivi passionali». Ma la passione in ballo dev'essere stata davvero tanta se a un certo punto i due uomini e la donna sono usciti urlando in giardino e i due (ex) amici sono arrivati alle mani. La donna ha cercato di dividerli ma, oltre a qualche improperio irripetibile, si è vista arrivare violenti spintoni e un paio di ceffoni.
Preso dalla foga il 29enne ha estratto a questo punto un taglierino che aveva in una tasca della tuta di lavoro e, mentre la moglie lo pregava in lacrime di non fare pazzie, si è gettato contro il 36enne brandendo una serie di fendenti alla testa, un paio dei quali hanno colpito l'operaio veneto. Sangue e urla: il ferito è crollato a terra e questo ha bloccato per fortuna l'aggressore. La donna si è precipitata al telefono dando l'allarme e sul posto sono arrivati un'ambulanza da San Vito al Tagliamento e i carabinieri di Portogruaro.
Al loro arrivo i militari hanno temuto di trovarsi di fronte alla scena di un delitto perché c'erano tracce di sangue un po' ovunque, dato che il cuoio capelluto è una zona molto irrorata. Sangue anche addosso all'aggressore, che si è procurato tagli alla mano con cui aveva menato i fendenti. Il 36enne ferito alla testa è stato trasportato in ospedale a San Vito e qui medicato: il cuoio capelluto gli è stato ricucito e i sanitari l'hanno tenuto in osservazione. L'aggressore, che non ha opposto alcuna resistenza, è stato invece medicato a debita distanza e visitato a Portogruaro.
Per lui scatterà una denuncia per lesioni aggravate.
(Fonte: la Nuova Venezia) |