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15/07/2012 - Primo piano e Cronaca

MORTO GIANNINO MARZOTTO ! UOMO D'ALTRI TEMPI

Una grande figura di un'epoca che non c'č pił...

15 Luglio 2012

VICENZA - È morto l'imprenditore vicentino Giannino Marzotto. Figlio del conte Gaetano, l'industriale tessile era nato a Valdagno (Vicenza) il 13 aprile 1928. Da tempo era malato. Ricoverato dal 19 dicembre scorso all'ospedale di Padova, ne era uscito solo per pochi giorni, l'ultima volta il 13 aprile in occasione del suo compleanno festeggiato nella sua villa di Trissino. Secondo quanto indicato dalla famiglia la data dei funerali verrà annunciata domani.

Oltre che industriale che aveva dato linfa vitale all'azienda di famiglia, Marzotto aveva anche la passione per le auto da corsa. Vinse due Mille Miglia, nel 1950 e nel 1953, e arrivò anche 5. nella 24 Ore di Le Mans. Amico personale di Enzo Ferrari, si fece costruire una Rossa particolare, la Uovo, progettata appositamente per la Mille Miglia.

«Un imprenditore e un uomo di cultura che molto ha dato alla nostra terra» lo ha definito il presidente della Regione Luca Zaia: «Una dinastia imprenditoriale, quella dei Marzotto che ha significato molto per la nostra regione, in termini produttivi e occupazionali, collocandosi ai vertici del manifatturiero italiano, occupando un posto da protagonista nell'economia del nostro Paese».

«È scomparso non solo un amico ma un uomo non comune per coraggio e inventiva». Così l'ex presidente del Veneto Giancarlo Galan ha commentato la scomparsa di Giannino Marzotto, a cui era molto legato. L'ex ministro ricorda l'ultima volta che ha visto il conte, lo scorso giugno a Monselice (Padova) nella casa di campagna del genero di Marzotto: «Non ha voluto mancare alla tradizionale festa dei bambini di fine primavera; è stato il suo, costretto su una sedie a rotelle, un grande gesto di affetto e di fatica».

(Fonte: il Gazzettino)

 


PREMIO GAETANO MARZOTTO - L'INTERVISTA del 4 giugno 2011

 

ITALICnews ha intervistato il conte Giannino Marzotto,
fondatore del progetto che porta il nome del padre.

Quattrocentomila euro di montepremi per gli imprenditori del futuro.

Questo è l’ammontare del Premio Gaetano Marzotto, istituito quest’anno in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e presentato il 26 maggio scorso a Torino.

L’obiettivo del concorso è individuare e sostenere lo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali che siano in grado di rispondere a criteri di sostenibilità economico-finanziaria e allo stesso tempo di generare benefici rilevanti per il territorio italiano. Per gli organizzatori non è importante l’area di applicazione imprenditoriale, quanto piuttosto la visione e la forza progettuale della loro innovazione.

ITALICnews ha intervistato il conte Giannino Marzotto, uno dei sette figli di quel Gaetano cui è intestato il premio, nonché presidente del Progetto Marzotto.

 

Conte Giannino Marzotto, il premio si ispira a suo padre, imprenditore, innovatore e figura importante dell’industria italiana del ’900, ed è dedicato agli “imprenditori di domani che siano in grado di far convivere impresa, società e cultura”.


“Certo. E’ dedicato ai giovani di oggi, sperando abbiano le caratteristiche per diventare imprenditori capaci di generare reddito e occupazione. Impresa e società confinano e sono sinergiche. La cultura è qualità individuale e consegue generalmente al benessere”.

Ma a chi è venuta l’idea per un premio così importante, anche dal punto di vista economico?

“La Natura è talvolta stravagante e se si seguono i suoi messaggi si decide qualcosa anche d’inusuale. Mi parve bello e bizzarro considerare (osservate le leggi e in caso di morte) il padre mio ‘erede universale’, dedicando così alla sua memoria beni per circa 70 milioni di euro e idee per impiegarli utilmente nel tempo. Nel 2005 mi sono auto-considerato ‘moribondo’ (dunque non più morituro), e ho deciso di lasciare ai posteri qualcosa che rappresentasse un ponte tra passato e futuro.
Invece di predisporre testamenti ho semplicemente fatto una donazione e uno stanziamento a lungo termine.
Dicono spesso che i giovani siano in conflitto con i predecessori: mi pare questo non sia stato il caso!”

Il premio è composto da ben 400mila euro. Chi finanzia il progetto?

“In realtà si tratta di un capitale di oltre 20 milioni di euro, e della disponibilità dei redditi che su di esso maturano per dieci anni. I 400 mila euro sono lo stanziamento di quest’anno solo per i grant’s, ovvero le sovvenzioni versate in favore dell’associazione privata progetto Marzotto, di cui sono fondatore”.

Quali saranno i criteri per la selezione e per decretare la vittoria?

“Deciderà una ristretta giuria, apolitica, autorevole e indipendente”.

Il premio “avrà una durata decennale”. Vuol dire che avrà altre edizioni?

“In linea di massima sì, ma i poteri sono del consiglio che deciderà a maggioranza secondo l’esperienza”.

“Il Premio Gaetano Marzotto vuole creare le condizioni ambientali per un cambio di paradigma, sostenendo la nascita di nuova impresa in Italia”. Cosa c’è da cambiare o innovare nell’impresa italiana oggigiorno, per favorire questo cambio e questa rinascita?

“Speriamo — senza presunzione — di promuovere una maggiore attenzione (e capitali) verso chi ha idee, vocazione e meriti per intraprendere iniziative industriali. Il ringiovanimento necessario è totale: molto oltre l’impresa”.

 

L’economia italiana, si dice sempre, si basa sulla piccola e media impresa. È ancora vero?

“La piccola e media impresa sono state il nerbo stabile dell’economia. Se un padroncino fallisce spiace, ma non c’è dramma. Se sbaglia il capo di una ‘cattedrale nel deserto’ cade il governo. La piccola-media impresa ha anche meglio gestito i rapporti umani. In larga parte è ancora flessibile: ma la globalizzazione pone per essa gravi problemi”.

 

Cosa penserebbe Gaetano Marzotto del sistema di impresa italiano attuale?

“Ciò che pensava e scriveva oltre 60 anni fa, senza trovare la grande attenzione riservata all’impresa pubblica. Era intelligente, ma non intellettuale”.

(Fonte: la Rete)

Festa dell'accoglienza Giannino Marzotto

Caricato da VicenzaPiù in data 22 giugno 2010

Festa dell'accoglienza dal conte Giannino Marzotto con l'organizzazione del Circolo Nessuno Escluso di Matteo Quero


Video di apertura della Giornata Nazionale dell'Innovazione 2012

L'innovazione secondo Giannino Marzotto: Pensa al futuro e guadagnati il presente!

(Ultimo intervistato nel video)

Giannino Marzotto nasce a Valdagno il 13 aprile 1928.

Si laurea in Legge con 110/11° nel 1950.

Nel 1946 entra a fianco del padre nella “Manifattura Lane G. Marzotto&F. Spa” di cui diviene Direttore Centrale nel 1953 e Consigliere Delegato nel 1956.
Nel 1958 diventa Vice Presidente e Consigliere Delegato e Presidente nel 1968.

Si dimette dalle cariche operative nel 1969 durante l’autunno caldo, promuove l’avvio di attività innovative e si dedica allo sviluppo di iniziative di ricerca: concorre tra l’altro al rilancio della “Necchi spa” di Pavia di cui è tuttora Vice Presidente.

In una lettera all’On. Battaglia Giannino Marzotto dice di sè stesso. “…ho conosciuto – talvolta nella mia vita – il successo senza inorgoglirmi, ma anche l’amarezza della sconfitta senza tuttavia abbattermi: non mi considero un vincente, ma penso di avere temperamento di combattente…”.

E’ stato dal 1963 al 1967 Presidente dell’Associazione Laniera Nazionale.

Molto noto in gioventù per aver svolto attività sportive ad alto rischio quali automobilismo (vincitore nel ’50 e nel ’53 la Mille Miglia), aviazione, roccia, pesca subacquea.

Lascia la moglie Tamara e le figlie Margherita, Cristiana e Rori...



 
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