13 Luglio 2013 (Ultimo aggiornamento il 14.07.2013 alle ore 11,50 - Pdf)
Paura a Caorle, camping devastato
e per strada la gente fugge dalle auto
Riccardo Coppo
La «tempesta perfetta» che ha colpito giovedì sera il litorale si è abbattuta con particolare furia su Caorle e sul quartiere di Falconera. La furia della bufera ha sradicato svariate decine di alberi che sono crollati all'interno dei camping di Falconera distruggendo quasi una trentina di caravan degli ospiti.
Fortunatamente, l'allerta meteo era stato diramato per tempo permettendo così ai clienti dei camping di rifugiarsi in aree protette. Viale dei Cacciatori è rimasta bloccata fino all'alba dai pioppi crollati al suolo: solo l'intervento della protezione civile, dei vigili del fuoco e dei tecnici del comune, che hanno lavorato per tutta la notte, ha consentito di riaprire il passaggio.
Diversi residenti e turisti della zona avevano peraltro abbandonato le auto in strada in preda al terrore temendo di poter finire schiacciati dagli alberi in caduta. In centro storico non è andata meglio: il Rio Terrà era completamente imbiancato perchè coperto da oltre 5 centimetri di ghiaccio. Innumerevoli i locali e negozi allagati così come gli scantinati.
Alcune attività commerciali ieri hanno dovuto tenere la serranda abbassata per consentire operazioni di ripristino. Si sono registrati anche danni alle coperture delle case: diverse le tegole volate via dai tetti, mentre in Via del Gambero sono addirittura crollati due camini che, fortunatamente, non hanno colpito passanti durante la caduta.
Pesanti anche i disagi registrati in Viale Santa Margherita, dove il manto stradale era coperto da un tappeto di aghi di pino e da ghiaccio. Tantissimi i vetri ed i serramenti danneggiati dalle grandine, così come le automobili.
Anche a Sansonessa sono stati segnalati diversi rami caduti, soprattutto in prossimità del comando di polizia locale e lungo Strada Nuova; nemmeno il ponte Saetta è stato risparmiato con una delle sbarre divelta dalla furia del vento.
Per tutta la giornata di ieri anche il parco acquatico "Acquafollie" è rimasto chiuso perchè pesantemente colpito dalla furia degli elementi: la proprietà parla di danni pari ad almeno 40mila euro, ma da oggi sarà già regolarmente riaperto.
Una conta dei danni subiti dalla città, al momento, risulta invece impossibile viste le tantissime richieste e segnalazioni raccolte da polizia locale e forze dell'ordine.
Il sindaco Luciano Striuli ha comunque chiesto con una lettera alla Regione Veneto di dichiarare lo stato di crisi.
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
MUORE NELLA CASA ALLAGATA
Marco Corazza
Trova la casa allagata, cade nella scale battendo la nuca e muore. Bilancio tragico per la serata di maltempo che si è abbattuta a Caorle. A perdere la vita Renzo Gusso, 65 anni, che l'altra sera è caduto in casa, al civico 22 di via Traghete, mentre cercava di raggiungere la taverna rimasta allagata.
A trovare l'uomo un'ora più tardi è stata la moglie, rincasata dal lavoro. Gusso si era fermato a far visita alla nipotina Camilla di pochi mesi, attendendo che il tempo si sistemasse prima di rincasare. Ha poi salutato i figli, ma quando è arrivato in via Traghete s'è ritrovato la parte bassa della casa sott'acqua.
La bomba d'acqua che si è abbattuta in zona ha mandato in tilt il sistema di pompaggio, di fatto allagando la taverna. Quando il pensionato è entrata in casa, ha cercato di raggiungere il pian terreno attraverso le scale interne all'abitazione, bagnate per il maltempo. È così scivolato, cadendo all'indietro e battendo la nuca. Una caduta violenta nella quale l'uomo ha praticamente perso la vita all'istante.
Un'ora più tardi quando la moglie Gabriella è rincasata, ha fatto la tragica scoperta. La donna, impegnata al lavoro per la stagione, a sua volta aveva atteso che il maltempo si attenuasse. Ha chiamato subito i soccorsi quando ha trovato il marito priva di consocenza, ma ogni tentativo di salvare la vita al sessantacinquenne è stato inutile. Il medico non ha potuto far altro che diagnosticarne il decesso.
Sul luogo della tragedia anche gli agenti della Polizia locale, diretti da Armando Stefanuto, per le indagini di rito. La salma è stata ricomposta nell'obitorio di Caorle dalle onoranze «Caprulae» a disposizione dei famigliari. Renzo Gusso aveva fatto il falegname ed ora si stava godendo la pensione. Un periodo bellissimo quello che la famiglia stava passando con l'arrivo della nipotina Camilla, a cui il nonno era molto legato. Gusso lascia anche i figli Giulia e Marco, con la moglie Gabriella.
Lunedì alle 15 e 30 sarà celebrato il funerale nel Duomo di Caorle.
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
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