6 Gennaio 2016
INQUINAMENTO AMBIENTALE
DA POLVERI SOTTILI
QUANDO SI DICE "DARE IL BUON ESEMPIO" !
Falò, Foghere, Casere, Panevìn,
Brusa la Vecia...
Si cerca di regolamentarle,
si emanano Ordinanze,
ma poi Zaia ironizza sui divieti
e Barbisan li definisce una barbarie !
E' ancora forte nell'aria l'odore di bruciato dei Falò sparsi in tutto il Veneto, una tradizione popolare fortemente radicata da noi e che in molti vorrebbero si continuasse, un momento di festa e aggregazione, si mangia e beve, pinsa e vin brulè in primis, ma la carne alla brace non manca di certo e molto altro ancora ...
Poi è da considerare che l'usanza, di origini pagane, dice che osservando la direzione del fumo della "Casera" si capirà come sarà l'anno nuovo, così recita un vecchio detto o ritornello dialettale veneto/trevigiano:
« Pan e vin,la pinsa sotto il camin. Faive a ponente panoce gnente, faive a levante panoce tante »
Credenze popolari che male non fanno, basta non crederci troppo, perchè se fosse vero, vi dovrebbero assistere tutti i politici nostrani per poi regolarsi al meglio, per certi verso un po' come l'oroscopo, nessuno ci crede ma tutti (o quasi) lo leggono, ma fin qui tutto bene, se non fosse che da alcuni anni ci si è resi conto che inquinano enormemente, in un Ambiente già malato di suo, e che miete inesorabilmente migliaia di vittime...
Sto parlando di Smog e Polveri sottili, PM 10 e PM 2,5 micidiali per i nostri poveri polmoni e il nostro organismo, tanto che si sta cercando di regolamentarne il pericoloso fenomeno con delle Ordinanze comunali emesse purtroppo in ordine sparso dai Sindaci, senza un disegno unico che ne rafforzi il risultato finale...
Certo, porre dei limiti di grandezza e imporre dei materiali idonei da bruciare non basta e non risolve il grave problema dell'inquinamento, che ha nei camini delle case, delle fabbriche, dalle industrie e nel traffico veicolare, il danno maggiore, ma quantomeno lo limita e non lo ingigantisce, dando un bel segnale di sensibilità ambientalista, un modo di educare alla salute...
Ma qui sorgono le polemiche e anche la beffa, perchè se in molti si stanno impiegando a tutela di tutti, alcuni che dovrebbero farlo per ruolo istituzionale se ne "infischiano", anzi ci fanno pure dell'ironia come il nostro governatore Luca Zaia che da Arcade - TV (clicca qui), accendendo personalmente quel maxi Falò, dice che la presenza di migliaia di persone all'evento, sono la miglior risposta a chi vuol vietare le tradizioni popolari a suon di Ordinanze ! Criticando pure le dimensioni "bonsai" imposte in altezza, che rendono il rito non più secondo tradizione...
Come pure il Consigliere regionale Riccardo Barbisan, che definisce queste Ordinanze e impedimenti alle tradizionali “Casere” una BARBARIE, volute da una certa sinistra che è la stessa che vuole togliere presepi e crocifissi !
Come vedete, Barbisan fa un bel mix tra sacro e pagano !
Io vi ricordo solo che fino a 25 microgrammo per metro cubo abbiamo un’aria respirabile accettabile, tra i 25 e 50 viene definita scadente, e sopra i 50 PESSIMA, senza però abbinare ai numeri quali danni fisici alla nostra salute possono provocare, e andando ai valori delle ultime 48 ore con anche le accensioni dei Falò, abbiamo avuto un picco di 166 (clicca qui) , che Zaia senza fare della sciocca ironia fuori luogo, ci dovrebbe spiegare quali danni provoca e a quali categorie di persone, compresi i soggetti definiti fragili (bambini, anziani e malati), ricordandosi che come Governatore del Veneto ha degli obblighi verso i cittadini !
Chiudo con una considerazione che deve farvi riflettere, quest’anno con le Ordinanze comunali ristrettive sull’accensione dei Falò si è fatto un primo passo che indica una presa di coscienza del problema inquinamento ambientale da smog e polveri sottili, e grazie a questo si è quasi dimezzato il picco negativo dell’anno scorso che era superiore ai 300 microgrammi per metro cubo, e qualcuno dovrebbe andarlo a dire a Zaia, Barbisan e ci metto dentro anche il nostro sindaco Maria Teresa Senatore, augurandomi che non segua i “cattivi esempi”…
PS
Per chi pensa che "trasgredire" per un solo giorno non cambia niente, sarebbe come giustificare chi per una sola volta si ubriaca o si "sballa" mettendo in pericolo la propria vita e quella altrui !
Per coloro che non sono del portoguarese o seguono poco la politica, specifico che nella foto di copertina raffigurante i dati ARPAV relativi a Portogruaro, nel riquadro piccolo è inserito il portogruarese (di Lugugnana) Fabiano Barbisan, parente di Riccardo Barbisan, entrambi siedono in Consiglio della Regione Veneto...
G.B.
Panevìn,
Zaia accende il maxi Falò
A Treviso polemica sull’effetto
inquinante dei roghi,
il Governatore sfida i divieti
TREVISO
Tradizionalisti contro ambientalisti, dopo settimane di polemiche la notte scorsa è stata illuminata dai panevìn.
A Treviso pochi - dieci già bruciati e due previsti oggi - e alti appena un metro e mezzo, come sancito dall'ordinanza varata dalla giunta Manildo contro le PM 10 alle stelle, mentre in provincia la geografia delle "vecie" è stata più variegata, tra comuni come Roncade, Casier e Arcade che hanno ridotto a una manciata i roghi autorizzati (divieti non sempre rispettati) e altri che hanno lasciato più spazio alla tradizione.
Ieri, all'apice delle polemiche sull'opportunità o meno di accendere le pire, la prefettura di Treviso con una nota - a seguito della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica - ha richiamato l'attenzione dei sindaci «sulla necessità di contenere le iniziative a carattere privato concernenti l'accensione diffusa dei panevìn».
Ma, va detto, ormai le cataste erano in piedi e difficilmente i sindaci avrebbero potuto stopparne l'accensione a poche ore.
Chi non ha rinunciato alla tradizione è stato il governatore del Veneto Luca Zaia che ieri sera, puntuale come ogni anno, ha dato fuoco al "re" dei panevìn della Marca, in piazza ad Arcade.
«Una tradizione degna di questo nome va rispettata», ha chiarito Zaia difendendo i roghi della vigilia dell'Epifania dagli attacchi di chi li vorrebbe spenti, nel nome di un'aria ormai irrespirabile.
Tra loro Andrea Zanoni, consigliere regionale del partito democratico: «Zaia è come Ponzio Pilato, se ne lava le mani e accende i fuochi».
Chi difende la tradizione “senza se e senza ma” è il consigliere regionale della Lega Riccardo Barbisan: «Sospendere o ridurre i panevìn è una barbarie contro la cultura popolare. Purtroppo già il tempo che passa rischia di eliminare la tradizione. Perché anticipare i tempi? L'accanimento è il frutto di un'unica regia di ambientalisti e una certa sinistra che vuole anche togliere il presepe e il crocifisso».
Durissimo attacco anche da parte del consigliere leghista Giancarlo Da Tos: «Grigoletto e Franchin rovinano una tradizione millenaria, guastano la festa ai bambini, fanno scempio di un rito che si perde nella notte dei tempi, è semplicemente vergognoso».
(Fonte: Nuova Venezia)
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