13 Novembre 2016
Movimento 5 Stelle Portogruaro
COMUNICATO / INVITO
Cos'è un TEMPIO CREMATORIO e come funziona? È utile o pericoloso per la salute? Quanto può costare? E se ne costruissero uno a Portogruaro?
Queste le premesse:
- Con Delibera di Giunta n°135 del 16/09/2016 sono stati stanziati 10.000 € per il "Piano di Fattibilità Tempio Crematorio"
- Nel Piano Triennale Opere Pubbliche 2017-2019 è presente la voce "Tempio Crematorio" da realizzarsi nel 2017 per un importo di 1.800.000€ interamente finanziato dai privati.
- Nel Piano Regolatore esiste una possibile area cimiteriale individuata in Via Villanova a Portogruaro.
Alla luce di ciò abbiamo organizzato una serata per condividere un altro punto di vista sull'argomento, tenendo in considerazione tre punti per noi fondamentali:
1. la salute dei cittadini: il nostro territorio come è risaputo, è interessato dalla presenza di numerose centrali a biomasse e a biogas, lo studio di fattibilità deve tenere presente la situazione generale dell'aria che respiriamo;
2. I soldi dei cittadini: spesso dietro ad un'operazione del genere, magari in project financing, si nasconde una speculazione ai danni della finanza pubblica e pertanto chiediamo massima trasparenza sulle decisioni economiche;
3. La condivisione con i cittadini: nessuna forza politica che ha concorso alle ultime elezioni aveva in programma un tale progetto: chiediamo quindi che la popolazione venga adeguatamente informata, e che il piano di fattibilità sia reso pubblico per dar modo ai cittadini di esprimersi sulle scelte che verranno fatte.
Vi invitiamo quindi alla serata informativa che si terrà il giorno 17 novembre presso la Sala del Caminetto alle ore 21, nella quale un team di esperti ci spiegherà le ragioni di una scelta. (clicca qui)
Movimento 5 Stelle Portogruaro
CITTA' DI PORTOGRUARO
«NO AL TEMPIO CREMATORIO»
I Cinque Stelle contrari al progetto: «Un altro impianto inquinante»
L’assessore Angelo Morsanuto:
«Le richieste sono in aumento, c’è già un’area individuata»
«Sul tempio crematorio siamo pronti a fare le barricate». Il Movimento Cinque stelle, nel corso dell’ultimo consiglio, ha espresso la sua netta contrarietà al progetto di realizzare nel territorio di Portogruaro una struttura per la cremazione delle salme. Il nodo si è palesato nel corso della discussione sulla variazione di bilancio che prevede, tra le altre cose, di destinare 10mila euro ad uno studio di fattibilità per questo progetto, inserito nel Piano delle opere pubbliche per un importo di 1.800.000 euro.
«Siamo esterrefatti - ha esordito il consigliere pentastellato Claudio Fagotto - con questo impianto si va ad aggiungere un ulteriore fonte d’inquinamento in un’area, che conta già 20 centrali a biomasse.
Il forno crematorio crea diossina che non si disperde e viene quindi assorbita dal terreno e dal corpo umano.
Il nostro non è assolutamente il posto adatto. Perché non pensiamo di utilizzare invece un processo di cremazione a freddo? In altri Paesi lo fanno. Vogliamo parlare poi del project financing? Come sarà gestita la somma».
Perplessità è stata espressa anche dal capogruppo del centrosinistra, Marco Terenzi, che ha parlato di “progetto impegnativo” ed ha chiesto se c’è stata una riflessione anche all’interno della Conferenza dei sindaci.
«Vogliamo appunto studiare la questione - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Angelo Morsanuto - visto che la cultura della cremazione si sta sempre più diffondendo e ci sono dei privati che si sono esposti. Le aree a destinazione cimiteriale, in via Villanova, già ci sono e sono state previste nel vecchio Prg».
«Non abbiamo affatto intenzione di realizzare un’opera che inquini il territorio – ha ribadito il sindaco Maria Teresa Senatore - le prime analisi che abbiamo fatto sono negative e abbiamo la ragionevole certezza che la richiesta da parte della popolazione sia rilevante. E soprattutto l’eventuale struttura avrà un impatto ambientale irrisorio. Nulla vieta di fare tuttavia delle analisi prima della realizzazione. Vogliamo capire se c’è la possibilità di offrire un servizio in più alla comunità».
(Fonte: Gazzettino di Venezia - 04.11.2016)
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